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Autore: ShannaInLuv    26/03/2015    4 recensioni
La GODS è una rock band in esordio composta da quattro ragazzi: Percy, Nico, Jason e Leo. Reyna sarà il loro manager che prima di incontrarli stava sull'orlo del baratro del lavoro.
Reyna si innamorerà di Nico ma... come al solito ci saranno ostacoli.
Jason pensava di non aver bisogno di altro che una ragazza famosa come la modella Piper, ma?
E Leo ? E Percy?
AU!|Renico | Jasper| Percabeth| Caleo | accenni Frazel.
Enjoy it :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Reyna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'm just a Kid

Capitolo 1: Mamma ho perso il lavoro!

Reyna si tamponò le tempie, sbuffò. << Ha urlato una cosa tipo: Avete firmato un contratto e se n'è andata furiosa. Roba da matti. Seriamente, incomincio a pensare che questo lavoro fa schifo. >>
Frank mise sul tavolo tre bicchieri stracolmi di caffè, rigirò la sedia del bar e vi si sedette, guardò divertito l'amica. << E io che pensavo che fare il cameriere del Rock Cafè fosse abbastanza brutto. >>
Reyna storse le labbra e guardò Hazel. << Aiutami. >> mormorò.
Bevve il caffè nero Americano, molto diverso da quello che beveva a San Juan, dov'era nata.
Hazel giocherellò con il suo braccialetto di rubini, era figlia di un famoso commercialista Inglese, anche se lei era nata in una colonia francese, a New Orleans.
Erano indiscutibilmente uniti tutti e tre, migliori amici per la pelle, fin dai tempi del liceo e, ora che erano cresciuti stavano benissimo  insieme nel loro appartamento condiviso nel centro di Manhattan.
<< Io se non trovo uno scoop decente per il finesettimana il Capo tribù mi taglia la testa. >> mormorò avvilita la sua amica.
Frank allargò le braccia. << Solo io non sto nella cacca? >>
<< Io penso che ci sarai tra un po', se non torni a lavorare. >> esclamò Hazel ridacchiando e bevendo un sorso di caffè nero. Poi rivolse la sua attenzione a Reyna. << Insomma che ti ha detto la casa discografica? >>
<< Che devo trovare qualcuno entro tre giorni, o sono fuori dal lavoro di Manager. Ti pare possibile? Mi rifilano le cartucce e io devo pure trovarne uno decente? >> sibilò frustrata. << E hanno detto che questa è l'ultima volta, dopodichè sono fuori. >>
Hazel inarcò le sopracciglia pensosa, poi sospirò. << Beh, ti poteva andare peggio. Potevi essere troncata subito. E comunque quei due che ti sono capitati non erano male... >>
Reyna fece un verso di scherno. << Una pazza isterica e un ubriacone? No, Hazel, poteva capitarmi un assassino. >>
Le due ragazze scoppiarono a ridere. Reyna guardò l'orologio. << Okay, è tardissimo devo andare in studio. >> si sporse a baciare l'amica sulla guancia e lanciò le monetine per il caffè.
Afferrò la sua borsa e si diresse verso l'uscita. Accidentalmente inciampò in qualcosa, arrancò per cercare di non cadere, Frank passava proprio in quel momentò, s'aggrappò a lui e caddero insieme a terra, e le tazzine di caffè vuote si ruppero al suolo.
<< Accidenti! >> grugnì Reyna massaggiandosi il fondoschiena, lanciò un'occhiata truce all'oggetto che l'aveva fatta cadere: era un contenitore di chitarra. Si alzò impettita e guardò l'evidente proprietario. << Potresti non lasciare quella cosa in giro? E' un pericolo mortale! >>
Il ragazzo, più o meno ventitrè anni come lei, si accigliò e continuò a mangiare tranquillamente il suo muffin al cioccolato.
Reyna odiava sentirsi ignorata. << Okay, >> grugnì. << Sto parlando con te... >>
Il ragazzo che aveva cercato di ucciderla stava al tavolo con altre tre persone, una delle quali un ragazzo biondo che si alzò e le sorrise. << Scusaci, ci dispiace tanto. Uhm, ti sei fatta male? >> domandò scrutandola.
Reyna incrociò le braccia al petto e guardò oltre il ragazzo, verso il proprietario della chitarra, quello con i capelli neri. << Lui non sembra dispiaciuto. >>
Il ragazzo dai capelli neri asimmetrici si pulì la mano sui pantaloni scuri, si alzò e le porse la mano, con un espressione vagamente seccata. << Beh, mi dispiace. >>
Reyna strinse la mano del ragazzo. << Non è vero che ti dispiace. >>
Il ragazzo si accigliò. << Certo che sei incredibile. Prima ti arrabbi perchè non mi scuso e poi hai il coraggio di arrabbiarti perchè lo faccio. >>
<< Dico solo che potresti essere un po' più sincero. >>
Il ragazzo dai capelli neri fece per ribattere quando Hazel spuntò dalle spalle di Reyna e urlò: << Nico! >>
Reyna scoccò un'occhiata all'amica. Non ci poteva credere. Quello non poteva essere il famoso Nico. Quello dolce e gentile? Simpatico? Altruista?
No, certamente non era davvero il fratello di Hazel che lei non aveva mai visto ma solo sentito parlare.
Nico - e no, non poteva essere lui - scoccò un'occhiata a Hazel, poi le sorrise. << Ehilà, sorellina. >>
Accidenti. A. Marylin Monroe.
Certo, non c'entrava niente Marylin ma con qualcuno doveva pur prendersela no?
Hazel scoccò un bacio sulla guancia del fratello, guardò Reyna dispiaciuta. << Reyna... questo è... Nico. >>
Forse Reyna fece una smorfia perchè Hazel abbassò gli occhi, Nico scoppiò a ridere. << Quella Reyna? >>
La ragazza si sentì avvampare di vergogna. << Sì, quella. Perchè ? >>
<< Boh, nei racconti di Hazel eri più carina. >>
Reyna avvampò. << Ma come... >>
<< E più simpatica. >>
<< Beh, anche tu. E anche più bello. >>
Nico rise e si voltò, come per decretare la fine della discuissione. Perchè lui poteva decidere la fine della loro discussione?
Nico raccolse la chitarra e oltrepassò Reyna. << Ci si vede. >>
<< OH MIO DIO! >> strillò Reyna controllando l'orario. Era tardissimo e aveva già perso l'autobus per arrivare alla casa discografia.
Tutti la fissarono curiosi, compreso Frank che probabilmente stava rischiando il posto come cameriere.
Reyna si abbandonò sulla sedia dove prima c'era Nico e iniziò a singhiozzare. << Ho perso il lavoro. >>
<< Reyna... >> Hazel sembrava in difficoltà. << Mi spiace. Ascolta potremmo.... >>
<< Ho perso il lavoro! Ho fallito come Manager e come tutto! >> strepitò.
<< M- manager? >> balbettò un ragazzo riccioluto affianco a lei.
<< Leo, Reyna è un Manager in cerca di qualcuno da sponsorizzare. >>
<< Ma è fantastico! >> esclamò l'ultimo ragazzo, quello che non aveva parlato fino ad ora. Aveva i capelli neri e gli occhi verdi. << Noi siamo in cerca di un Manager. >>
Reyna sollevò lo sguardo e scrutò i ragazzi. Solo ora si era accorto di svariate cose:
1. Erano quattro ragazzi giovani.
2. Li aveva già visti su Youtube.
3. Leo aveva due bacchette, Nico aveva una chitarra e Jason aveva un'altro sacchetto contenente un basso, forse.
<< Fantastico! >> esclamò a bocca spalancata. Guardò stupefatta Hazel che si stava torcendo le mani nervosa. << Perchè non me l'hai detto? >>
<< Perchè pensavo...ecco... loro sono nuovi e non pensavo ti interessasse. Scusami. >>
A Reyna brillarono gli occhi. << No, no, siete perfetti. Un nuovo gruppo, quattro ragazzi scatenati che suonano.... uhm >> li squadrò. << Pop? >> chiese speranzosa.
Leo ridacchiò e mosse le bacchette a tempo di chissà quale musica. << No, Splendore. Rock. >>
Reyna spalancò la bocca. << Rock ? >> ripetè sconvolta.
Lei odiava il Rock. Non era una musica orecchiabile per lei e assolutamente non pensava di poter portare quei ragazzi da qualche parte. Si sentì di nuovo presa dallo sconforto.
Rock, dannazione!
Incurvò la schiena. << Sono finita. Mi spiace ragazzi non poso esservi utile. >>
<< E perchè no? >> domandò quello biondo.
<< Perchè Reyna odia il Rock e non ha avuto molta esperienza. >> spiegò Hazel.
<< Ma è perfetto, scusa! >> esclamò Leo, tutti lo guardarono stupefatti. << Lei è giovane, noi siamo giovani. Una buona esperienza per tutti e due. O no? >>
Reyna sospirò e scosse la testa.
<< Giusto. >> confermò il ragazzo moro con gli occhi verdi, sorridendo.
Quello biondo sollevò le spalle. << Io ci sto. >>
Reyna guardò alternativamente i ragazzi. Era un suicidio, lo sapeva. Non sarebbero mai riusciti a sbarcare oltre. Guardò anche Hazel che sorrise. E Frank anche.
Leo le porse il pugno, gli altri due ragazzi pure. Reyna sospirò e battè il pugno con il loro. << Ci proveremo. >>
Quello biondo tirò fuori il cellulare. << Chiamo Nico. >>
Reyna annuì. << Dobbiamo muoverci sennò mi licenziano e basta. >>
***
Reyna spalancò le porte della sede Sony, dove lavorava lei, con dietro i quattro ragazzi. Scorpì che si chiamavano Percy - quello che aveva gli occhi verdi-, Jason - quello biondo- e naturalmente Leo e Nico.
Camminò impettita verso Octavian, il suo capo, in realtà era il vice ma trattava tutti come se fosse il capo. Octavian stava con un blocchetto in mano e non appena la vide si accigliò, guardò l'orologio e sorrise, appuntando il ritardo della ragazza.
<< Complimenti Reyna, il capo sarà felicissimo. >>
<< Octavian, >> grugnì la ragazza. << ho fatto tardi perchè... beh, guarda tu stesso. >> e indicò i quattro ragazzi.
Beh, non era propriamente la verità. Però Octavian sbiancò e la penna gli cadde dalle mani, deglutì e sforzò un sorriso. << Nuovi ragazzi da far esordire? >>
Reyna gli sfoderò il suo miglior sorriso a trentadue denti. << Esatto, fammi passare. >>
Reyna oltrepassò Octavian senza neanche aspettare la risposta e aprì la porta del Capo. << Capo? Posso entare? >>
<< Sì, Reyna. >> rispose una voce stancante.
Reyna spalancò la porta. << Le ho portato un nuova band rock, i GODS. >> guardò i ragazzi che le sorrisero.
Il Capo balzò sulla sedia, levò le gambe sul tavolo e calò giù gli occhiali, iniziò a sorridere come un ebete. Guardò alternativamente Reyna e i ragazzi con uno scintillio negli occhi.
<< Ma è fantastico! >>

AngolinoAutrice(?)
Aloha!
Sono tornata con una nuova fic, dato che ho finito l'altra, Forbidden Love. Questa sarà un po' più felice ehehe, però sempre drammaticalmente drammatica.
Io amo Reyna e Nico insieme, nel libro sono una friendship adorabile e sono consia che lui sia gay però... cercerò di manterlo più IC possibile, okay?
Spero che vi incuriosisca :)
Un bacio
Shanna

 
   
 
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