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Autore: _Timeless
Stato storia: Completa -one shote -
Paring: Yukio x Rin
Rating: Arancione/giallino
Commenti:  ಠ_ಠ <--- COSA CACCHIO HO APPENA SCRITTO.
Eh, boh, ci ho messo millenni per pubblicarla--- Inutile dirvi che amo questa coppia e... Swish (?).
Per quanto riguarda rating ho messo arancione per sicurezza, because yes, volevo essere certa di non aver combinato un casino.
Se fa schifo, prendetevela con i miei neuroni rincoglioniti che mi danno ispirazioni strane.---
Sono nuova di questo fandom e spero di fare tante nuove amicizie <3
Mi raccomando, fatemi sapere se la fic vi piace o vi fa schifus owo
In caso ho sempre delle buste per il vomito o pasticcini, lascio a voi la scelta (?)-
A presto! <(≧ω≦)/

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Demon's Blood
☩  悪魔の血 - Akuma no chi  

Faintly sparkling blue wires 
connect one person to another. 
They look beautiful, almost like silk threads. 
Could they be the chains also known as "fate"?

- Wired Life (Blue Exorcist Ending)
 

 

✠

~♦~

 
 
Il sangue demoniaco, Yukio, aveva avuto modo di studiarlo per anni.
Non differiva molto da quello umano, all’apparenza.
Esteriormente per niente dissimile:  colore  rossastro o cremisi - a seconda se fosse venoso o arterioso - , stessa matrice semiliquida, e stessa difficoltà nel lavaggio quando finiva su camice o indumenti vari.
L’aspetto, aveva imparato, ingannava sempre in modo struggente l’occhio, invogliandolo a illudersi; la scienza invece, gli permetteva la conoscenza reale del mondo intorno a lui.
Era l’unica speranza a cui si aggrappava.
   
Erano questi gli elementi che ne cambiavano completamente la composizione chimica.
Un’alterazione straordinaria dei livelli di crescita e difesa era provocata soprattutto dall’ultimo in questione:  Blood seal - o ‘’anello di congiunzione’’-;
L’unità in questione, dava inizio a particolari processi che rendevano i corpi praticamente auto rigeneranti, agendo come una specie di duplicatore di particelle sul soggetto in esame.
Era in grado di curare malattie, anche piuttosto gravi;  il problema, tuttavia, era la potente dipendenza che ne causava: perdita di lucidità, scatti e impeti di rabbia, passione ed esaltazione dei sensi che spingeva ad una forte attrazione carnale.
I demoni, a loro modo, erano attirati dagli esseri umani, non solo per la loro anima, ma anche dal sangue che possedevano: a differenza dell’uomo,  loro non potevano rigenerarlo facilmente.
L' andamento della ripresa poteva durare anche anni se non si faceva un ‘’pasto’’ come si deve.
 

~♦~

Da quando era diventato un mezzo-diavolo molte cose erano cambiate, lo stesso per Rin.
Un genere di sentimento, ripugnante e impuro, li legava così prepotentemente da fargli perdere il respiro.
Fin da piccoli, questa sorta di attrazione, li aveva impossibilitati al dividersi, uniti nel bene e nel male; la notte celava carezze, frutto semplicemente di un affetto puro, niente di più che teneri abbracci.
Crescendo, entrambi avevano negato questa  loro congiunzione, annaspando alla ricerca di un punto di rottura inesistente.
Tentativo vano di fuggire dalla propria natura.
Ormai sedicenni, avevano iniziato a provare entrambi interesse per Shiemi, ma per quanto avessero tentato, l’emozione non era la stessa.
Inoltre, come se non bastasse,  tutti e due provavano una gelosia piuttosto morbosa quando l’altro si ritrovava affianco alla ragazza.
Scenate di tutti i tipi, scuse, menzogne e quant’altro.
Mentire a se stessi, poi era la bugia più grande, lo sapevano.
   
 
Non ricordavano la prima volta in cui cedettero alla tentazione.
Una goccia di sangue
L’unico tassello impresso nella memoria lucida.
Semplice reminescenza di risate nervose, rumori striduli di piatti rotti, ringhi e ansimi.
 
 

~♦~

 
Il contatto col pavimento freddo non attutì il calore bramoso e prepotente del bacio che ora li congiungeva, diventando sempre più profondo.
La foga del momento li stava divorando insieme a gemiti sommessi, urli.
Banalmente, un’unione di corpi perfettamente legati, così simili da combaciare alla perfezione, come fossero unici pezzi d’un puzzle.
Mani che si stringono, occhi desiderosi d’incrociare le iridi dell’altro; non facevano che specchiare la loro pazzia.
Una lotta senza precedenti, fatta di morsi, lamenti.
Dolore e amore, uniti insieme, follia nata da anni di torture psicologiche nascoste, di pensieri che struggevano ogni barriera mentale.
Niente etica, niente combattimenti, nessuna morale, la razionalità andata a quel paese -come i loro vestiti, del resto.
Più volte il maggiore si era ritrovato ad alzare la mano verso il soffitto, come in cerca di aiuto,  ansimando appena sotto il tocco del gemello e più volte il minore aveva minacciato di ritrovare la ragione.
Tuttavia, quel piacere, quell’estasi, quel marchio di sangue impresso sui loro corpi li invogliava a continuare quell’atto traviato, macchiandosi d’un fallo indelebile, destinato all’eternità.
  Yukio rifletté a lungo: lasciarsi andare al peccato non era mai stato così dolce; l’altro, come se gli avesse letto nel pensiero, si ritrovò a concordare.
Rin, intanto, stringedosi al petto del suo otouto pregava che il giorno non arrivasse mai.

~♦~

Quel pretesto era l'unica cosa che manteva in piedi la loro follia.
Quell'amore mascherato da malattia era la loro salvezza e, nel contempo, dannazione.
Ma non importava finchè c'erano l'uno per l'altro.