Come questa pietra è il mio pianto che non si vede

Jason era stanco, semplicemente stanco, stanco di tutto. Si era davvero stancato di essere forte, di stringere i denti e andare avanti, perché lui non era intoccabile. Anche lui poteva soffrire, anche lui poteva dubitare, ma soprattutto anche lui, che per tutti era un pilastro di sostegno, aveva bisogno di qualcuno a cui appoggiarsi, qualcuno che fosse forte per lui e che lo spronasse ad andare avanti. Jason aveva bisogno di lui. Lui che sapeva resistere come nessun altro, lui che lo sorreggeva nei momenti di bisogno, lui che non traspariva dolore, lui che era più solido di una roccia, lui che era uno dei pochi davvero capace di stenderlo, di spiazzarlo, di confonderlo. E Jason lo ammirava, mentre con la punta delle dita osava sfiorarlo, lui rimase rigido, immobile, a subire la carezza in cui Jason aveva messo tutto se stesso. Lo guardava ma era come se non lo vedesse, non mostrava emozioni ma era un prezzo da pagare, un grande prezzo da pagare per vivere il loro amore, Jason lo aveva imparato. Non pensò a niente in quel momento, né a Piper né a Rayna neanche agli occhiali che stavano lentamente scivolando giù dal naso, mentre la luce del sole li illuminava all’ombra del più romantico dei tramonti; si chinò verso l’amante, lasciando scivolare la mano più in basso di quanto avesse mai osato, protese le labbra a pochi centimetri quando… Click!
Un flash lo colse di sorpresa facendolo sobbalzare, si raddrizzò in fretta sentendosi avvampare e davvero non seppe che dire di fronte al suo, una volta, migliore amico Leo Valdez che, macchinetta fotografica alla mano, sorrideva con un inquietante luccichio negli occhi.
“ E no, Jason, ora sono proprio curioso di vedere come fai a baciarlo, forza!” lo incitò con un grosso sorriso.
Jason batté le palpebre e si aggiustò gli occhiali quando, sfortuna volle, una non-così-felice Pipier passò dietro le loro spalle sibilando: “ Buona fortuna a trovare le labbra”
Leo alzò la macchinetta: “ Okay ora sorridete, voglio farvi una foto: dite ‘mattone’!”
“ N-no! Non fargli la foto, s-si vergogna…”
E, per una volta nella sua vita, Leo Valdez era davvero rimasto senza parole. “ … cosa?”
“Non lo vedi da com’è arrossito?” ribadì l’altro.
Il figlio di Efesto guardò prima Jason, poi il mattone. Ma siamo davvero sicuri che al Tartaro ci fossero stati solo Percy e Annabeth? “ Ehm… No. Però nasconde davvero bene le sue emozioni, amico, è una roccia”

Angolino Autrice
Buona sera :3
Ehm. Sì, non ha senso ma mi girava di farla xD
AHAHAHA, non mi aspetto granché ma spero almeno vi paiccia <3
Dubito che quel sorpresa fosse infatti tale xD
Ma si sa… La Jatton vien shippando :3
Ora scappo,
grazie per aver letto, recensite!

SHIPPATE BRASON!

Baci
Konan