"May we meet again" queste erano le ultime parole che Clarke mi aveva detto prima di andarsene. Ormai sono passate 2 settimane dalla sua partenza e non faccio altro che ripetermi quelle 4 parole: "May we meet again". Non riesco a pensare ad altro. Vorrei comportarmi come se niente fosse e che la mia vita continuasse dimenticandomi quanto successo, ma non ci riesco. Clarke andandosene ha lasciato in me un vuoto incolmabile, una ferita profonda che non riesce a cicatrizzare. 

 

Sono sdraiato nella mia tenda fissando il vuoto. Non riesco a dormire, troppi pensieri si affollano nella mia mente. Non mi lasciano stare non mi fanno sognare. Mi giro e mi rigiro. Ma niente, non mi addormento. All'improvviso sento un rumore. Esco dalla tenda. Guardo fuori. Piove.

Vado verso il cancello ed esco dal campo Jaha, mi siedo su un tronco fissando in alto. Il cielo sta tuonando, è come se fosse triste e arrabbiato allo stesso tempo. Un po' come me.

Chissà, magari è arrabbiato con le nuvole perché gli hanno portato via il suo Sole.

Io sono il cielo.

Clarke è il mio Sole.

Senza di lei non vado avanti.

Perchè non ci riesco?

Perchè mi sento così vuoto senza di lei?

Fino a quando era qui con me non sapevo che tenessi così tanto a lei, non sapevo che la sua mancanza mi avrebbe potuto provocare tutto questo. In questo momento è tutta sola, non so se sta bene, mi manca da morire. Devo andare a cercarla.