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Autore: alex0792    29/03/2015    0 recensioni
Alex era un ragazzo come tutti gli altri, aveva vissuto una vita maledettamente noiosa e normale fino al giorno in cui ricevette la visita di Lydia, una strana ragazza che gli salvò la vita.
Lydia sapeva teletrasportarsi con un semplice "POOF"= Portable Object Of Freedom; un semplice oggetto che teneva in mano come una pietra preziosa.
[...]
La città si stagliava sotto il suo sguardo vigile, mentre con aria nostalgica osservava ammutolito la città che cominciava a mettersi in moto all’alba di un nuovo giorno, e il Sole stendeva i suoi raggi abbracciando gli abitanti di EastValley.
-Eccoti!- gridò la ragazza comparsa all’improvviso con un sonoro “POOF” –Pensavo non mi avresti dato ascolto-.
[...]
-No, non sei pazzo Alex. E capisco la tua perplessità,ti stai chiedendo in questo istante anche il perchè sei così arrabbiato vero? Non sei arrabbiato, affatto.. Sei spaventato, sei disperato.. E non in questo istante, ma tra pochi minuti, stai ereditando emozioni che sfoceranno in te dopo l’attacco, dopo la scomparsa dell’EastValley fra esattamente 2 minuti. Mi dispiace molto, ma devi assistere a questo-
Un capitolo ogni settimana :) Spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Come mai Mike non è voluto venire con noi? Ci sarebbero stati utili due braccia in più-

chiese Lydia a Walter.

-Non possiamo lasciare la postazione senza almeno un controllore Lydia lo sai. E poi ormai Mike non è più tipo da avventure, ne ha passate fin troppe e ha deciso di smettere dopo aver perso il suo migliore amico nella prima battaglia contro i coloni.-

Il volto di Walter era crucciato, pensieroso -Dio solo sa cosa deve aver provato quel pover uomo sulla sua stessa pelle-.

Il gruppo stava discendendo la collina dove Lydia e Alex si erano teletrasportati la prima volta, in direzione di EastValley, che appariva identica a prima dell'incidente.

Un innaturale silenzio aleggiava nell'area circostante, neanche un flebile cinguettio di uccelli; il nulla più assoluto.

Dopo qualche minuto arrivarono all'ingresso della cittadina; un'ampia strada costeggiata da sporadici alberi in fiore delimitava la carreggiata.

In un altro periodo sarebbe stata una città stupenda, se non fosse per Lydia ora come un enorme cimitero; si, aveva detto a Alex che tutti gli abitanti erano vivi, ma non ne era veramente certa neanche lei. Aveva concordato con Mike di fingere che tutto andasse per il verso giusto, perchè non potevano sfarsi sfuggire l'unico Campione che erano riusciti a salvare dalla razzia del Ladro di Mondi. Sperava sempre, in cuor suo, che Alex non venisse mai a conoscenza della verità, o del grande dubbio che li assaliva, ma sapeva anche che se lui fosse motivato da qualcosa a cui teneva forse sarebbe riuscito a salvare tutti loro.

-Casa mia è per di qua.- disse d'un tratto Alex mentre camminavano lungo la strada principale

Girarono l'angolo per entrare in una strada secondaria perpendicolare alla strada principale, Alex era in testa al piccolo gruppetto.

Passeggiavano tranquillamente nelle strade ben curate dell'Eastvalley; i negozi che si affacciavano sulla strada erano tutti spalancati, come ad invitarli di fare razzia di ciò che gli fosse servito in una eventuale fuga.

Perchè Lydia sapeva bene che se entro due giorni ancora non avessero avuto notizie della sua divisione, sarebbero dovuti partire; Alex doveva essere allenato da qualcuno degli Knight e lei non aveva tempo di perdersi in sciocchi pensieri lacrimosi pensando alla sua squadra.

Passarono davanti ad un'armeria, e Lydia decise di fermare il gruppetto lì qualche minuto per fare rifornimento almeno di munizioni e qualche arma manegevole.

-Tieni, prendi questa pistola- disse la giovane in direzione di Alex.

-Io non so neanche come si usa.-

-Te lo insegnerò appena saremmo tornati a casa, ma intanto prendila, è tua. Ti basti sapere per ora che da qui si toglie la sicura, e con il grilletto spari. Dobbiamo considerare ogni eventualità: se ci attaccasse qualcuno ora non posso pararvi il culo a entrambi.- e si congedò senza neanche aspettare la risposta dei due, uscendo nuovamente in strada e facendo cenno ai due di avanzare.

Proseguirono per qualche altro minuto,Lydia era sempre all'allerta, scrutava ogni angolo e vialetto della strada; non le piaceva il silenzio, gli ricordava momenti della sua vita che avrebbe voluto tanto rimuovere.

Sapeva però che le esperienze passate erano servite per temprare il suo carattere, per far si che diventasse forte e sapesse cavarsela sempre da sola, senza contare sull'aiuto di nessuno oltre che di Gordon, che l'aveva salvata da morte certa.

D'un tratto sbattè addosso ad Alex; vide che i due si erano fermati di colpo a fissare stupefatti l'asfalto davanti a loro.

-Alex, che succ..- le parole gli morirono in gola. Un cratere si trovava al centro della strada,pezzi di asfalto e terra erano stati staccati violentemente e si erano riversati sulle case adiacenti.

Doveva essere il luogo di impatto di uno di quei fulmini viola che si erano riversati sulla cittadina.

Lungo tutta la strada, vetri di finestre, tegole e oggetti erano sparsi per terra, come se gli abitanti avessero intuito il pericolo e avessero cercato di scappare da qualche parte, prima di venire rapiti.

Lo spettacolo che tutto questo dava era sconcertante: la desolazione più totale si sovrapponeva agli attimi di paura di quelle povere persone che erano state strappate con la forza dalle loro case e dalla loro vita.

Tutto intorno al cratere vi erano ampie pozze di sangue ancora fresco, ma nessuna traccia di corpi.Il ragazzo era paralizzato dalla paura e dallo shock, mentre ancora immobile guardava il sangue e in cuor suo sperava che non fosse quello dei suoi genitori.

Ricominciarono a camminare verso la casa di Alex, guardandosi intorno all'allerta, anche se Lydia sapeva che non c'era nulla di cui preoccuparsi, che avrebbe dovuto aspettarsi uno scenario del genere.

Mentre camminavano, il suo passato riaffiorò nei fatti che stavano accadendo all'Eastvalley.

Nuove macchie di sangue stavano comparendo dal nulla, sui muri delle case, per strada.

Era già successo ad Alantide quando ancora era una bambina ed era sola con suo padre.

Il P.O.O.F. cominciò ad attivarsi nella tasca della ragazza, emettendo un bagliore azzurrognolo tra i diversi pezzi dell'involucro di cui era fatto.

L'armatura del P.O.O.F. cominciò a ruotare attorno al nucleo centrale, mentre un acuto fischio echeggiava tutto intorno a loro, entrandogli in testa.

Cominciarono a correre in direzione della casa di Alex, premendosi forte le mani nelle orecchie come a voler attutire quel forte disturbo.

Ma quello non volle cessare, anzi, era sempre più forte nonostante i tre si tappassero le orecchie, il cervello sembrava gli stesse implodendo dentro la testa.

Alex cadde d'improvviso a terra, privo di sensi; la stessa cosa subito dopo accadde a Walter.

-No.. Ragazzi, che sta succedendo?!- gridò Lydia in preda al terrore.

La sua testa scoppiava, non riusciva più a tenere gli occhi aperti.

E d'un tratto diventò tutto buio, silenzioso.

   
 
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