Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Mimi24    29/03/2015    0 recensioni
Ah le superiori quel momento magico che viviamo tutti noi, un edificio pieno di adolescenti con gli ormoni a mille! Naturalmente questo può essere il periodo più brutto, quello più bello o quello meno significativo delle nostre vite. Gli amici, lo studio, le passioni, le prime vere antipatie, i professori che desiderano solamente rovinarvi la vita (anche se non lo ammetteranno mai), i problemi che sembrano insommortabili e i primi amori.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ah le superiori quel momento magico che viviamo tutti noi, un edificio pieno di adolescenti con gli ormoni a mille! Naturalmente questo può essere il periodo più brutto, quello più bello o quello meno significativo delle nostre vite. Gli amici, lo studio, le passioni, le prime vere antipatie, i professori che desiderano solamente rovinarvi la vita (anche se non lo ammetteranno mai), i problemi che sembrano insommortabili e i primi amori.
Il mio primo amore lo ebbi all'età di quindici, quasi sedici, anni. Fin da piccolina soffrivo di innamoramento precoce, mi bastava vedere un bambino o un ragazzo che mi ispirava fiducia e simpatia che subito mi innamoravo follemente e tentavo di attirare l'attenzione di quest'ultimo. Con il tempo e l'avvento dei social network scoprire tutto di un ragazzo divenne più facile. Al tempo frequentavo il secondo liceo linguistico, la mia scuola aveva soltanto due indirizzi: Classico e Linguistico. Tra i due indirizzi non scorreva buon sangue ma stranamente tutte le mie cotte furono del Classico: Diego di 4B, Andrea di 5A, Alex di 5A, Francesco di 3F ed altri fino ad arrivare ad Andrea di 3B. Tutti quelli elencati furono le mie brevi cotte dorante la seconda. 
Parliamo però di Andrea di 3B, le nostre classi si trovavano allo stesso piano ma io non lo avevo mai visto fino al giorno in cui guardandomi in giro annoiata non lo vidi. Che visione celestiale! Leggermente più alto di me, le spalle abbastanza larghe per la sua età, capelli neri spettinati e corti, occhiali da vista e maglia dei Metallica. Ma ciò che più mi aveva affascinata era il neo a lato della bocca. Fu un colpo di fulmine. Lo stesso giorno lo notai alla fermata dell'autobus e il primo pensiero che mi balenò in mente fu: “Oh mio dio! Anche lui fa il pendolare!” il secondo passo fu, una volta arrivati nella stazione dei treni, scoprire da che città provenisse. Non fu difficile. La faccenda si complicò quando non riuscì a scoprire il suo nome. A quasi una settimana da quando lo vidi per la pima volta mi ritrovai a osservarlo ed essere scrutata a mia volta. Fui la prima a distogliere lo sguardo. Questo giochetto proseguì per quasi tre settimane quando mi stufai e smisi di guardarlo sperando in una sua mossa. Più i giorni passavano più riflettevo sull'idea di non interessargli affatto. Cosa significavano quegli sguardi? Ero io che complicavo tutto? Che avessi frainteso?
Era molto probabile. La prima volta che parlai di Andrea alle mie amiche gli assegnai l'epiteto di Innominato (Esatto come quello dei Promessi Sposi). Le mie amiche mi suggerirono di attaccare bottone con una scusa e alla fine giungemmo a quattro possibilità:
1. Fare finta di cadere davanti a lui che sarebbe stato costretto ad aiutarmi a rialzarmi
2. lanciare dei fogli facendo finta che fosse un incidente e farmi aiutare da lui.
3. Lanciare il mio cellulare dalle scale quando lui fosse stato qualche gradino più in basso di me, farmelo raccogliere e fare qualche battutina stupida.
4. Presentarmi
Naturalmemte tutte necessitavano di grande coraggio. Ma poi un giorno cadde la Manna dal cielo e scoprii il suo nome. Andrea. Mai mi era parso così affascinante come nome. Subito lo cercai e lo aggiunsi su un social network ed aspettai impaziente che accettasse. Ma passati diversi giorni la mia pazienza si lanciò direttamente dalla finestra. Ricominciai a lanciargli degli sguardi alla fermata del bus e lui ricambiava. Esattamente non ricordo quanto tempo passò sta di fatto che accettò la mia richiesta. Guardavo attentemente tutto ciò che faceva, le foto che caricava, ecc... 
Mi sentivo una perfetta stalker. Un giorno finalmente mi feci coraggio e gli scrissi, poco dopo mi rispose e così cominciammo a chattare. Ogni volta che lo incontravo per i corridoi gli sorridevo e lui ricambiava. Il suo sorriso era in assoluto la cosa che preferivo anche più del suo neo. Una mattina mentre comminavo annoiata per i corridoi della scuola lo vidi baciare una biondina. Mi congelai all'istante, non pensavo fosse fidanzato, non lo avevo mai visto con questa ragazza. Mi girai e corsi in classe.

Non gli rispondevo più e lo evitavo quando lo vedevo. 
I suoi messaggi aumentavano, voleva delle spiegazioni che io non ero intenzionata a fornirgli. Dopo quasi una settimana di silenzio da parte mia lo trovai davanti alla porta della mia classe e prima ancora di potergli dire qualcosa lui mi baciò. Risposi al bacio solo dopo qualche istante di stupore. Lo staccai quanto bastava per poterlo guardare negli occhi. << Perchè mi baci? Non sei fidanzato? >> chiesi delusa, lui continuava a guardarmi negli occhi pensieroso << Stai parlando di Marika? >> distolsi lo sguardo e tentai di divincolarmi dalla sua stretta ai miei fianchi. << Marika mi ha baciato perché ha da sempre una cotta per me >> tornai a guardarlo << Quindi a te non piace? >> lui fece segno di no con la testa e tornò a baciarmi. 
Fummo interrotti dalla campanella. Ci salutammo con un ultimo dolce bacio.


<< Non importa quando questa relazione è terminata fatto sta che è stato il mio primo amore e il primo amore non si scorda mai >> dico alzandomi dal divano lasciandoci mia figlia ormai diciasettene. << È stata con lui la prima volta... vero? >> annuisco distrattamente pensando ad Andrea. Ho deciso di parlarne a mia figlia perchè ormai è abbastanza grande per sapere queste cose. << Che fine ha fatto? >> non ero pronta a rispondere a questa domanda la sua mancanza si faceva sentire ancora, anche con tutti gli anni passati. << Se n'è andato da molto tempo. >>
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Mimi24