Titolo: The only sound you'll
hear is the breath we're taking
Personaggi: Derek Hale, Stiles
Stilinski
Pairing: DerekxStiles [Sterek]
Rating: Arancione
Genere: Introspettivo, Slice of life
Avviso: Slash, Missing Moments, What
if?
Note: Ambientata
durante la seconda stagione.
The only
sound you'll hear is the breath we're taking
Prologo
Derek era davvero esausto ed adirato.
Non riusciva più a tollerare quelle negazioni. Una
dietro l’altra.
Gli serviva.
Nulla doveva essere lasciato al caso ed avrebbe fatto
qualsiasi cosa per averlo dalla propria parte.
«Tu non ti arrendi mai» pronunciò distrattamente il
proprietario della camera dove da mesi si intrufolava senza chiedere il
permesso, incurante di qualsiasi conseguenza.
L’Alpha lo guardò torvo, chiudendo la finestra dietro
di sé e scivolando con grazia sul davanzale. «Da che pulpito».
Il giocatore di lacrosse gli regalò una linguaccia e
con nonchalance tornò a dedicarsi ai libri scolastici. «Non ci riuscirai,
Derek».
Il respiro del licantropo si infranse sul suo volto e
non ebbe neppure il tempo di chiedersi quando si fosse avvicinato. «Ho ancora
te, Stiles», soffiò predatore il moro su un angolo
delle labbra.
Stiles si ritrasse appena, voltando pagina e concentrandosi
sul significato del testo scritto. «Questo non ti aiuterà».
«Lascialo decidere a me» proferì nel momento in cui si
avventò sulla bocca carnosa dell’altro, divorandole con possesso e tirandoselo
contro.
«Derek» ansimò tra un bacio e l’altro con l’intento di
ridestarlo, le labbra già
completamente gonfie e l’aria rarefatta che gli
entrava nei polmoni.
La presa sui fianchi si fece più premente e Stiles si ritrovò trasportato dalla sedia al grande letto,
sovrastato dal corpo possente dell’uomo.
Un gemito soffuso gli scappò in risposta senza averne
alcun controllo e le mani esperte del lupo scesero alle cosce, stringendo
forte, strappandogli un nuovo lamento nel momento in cui i pantaloni del
pigiama furono calati, sfiorandogli la carne bollente.
«Ti sorprendi ancora, Stiles»
disse sulla bocca, mordendogli la mandibola. «Eppure ormai dovresti sapere il
motivo per cui mi ritrovi sempre qui, ogni volta» soffiò nel morso,
regalandogliene uno nuovo sul collo, annusandolo con attenzione. «Ogni notte»
proferì famelico, depositando un bacio lascivo sul pomo d’Adamo e tirando le
cosce piene verso di sé, portandoselo completamente sotto. «Ogni volta se ne
presenti l’opportunità».
Stiles imprecò tra i denti e si ancorò alle lenzuola nel
momento in cui sentì scivolare dentro di sé le dita dell’Alpha, spianandosi la
strada. «Non ti aiuterà» farfugliò il castano con tutto l’autocontrollo di cui
disponeva, ammonendo il nuovo gemito che si apprestava a prendere vita.
«Può farlo in molti modi» affermò risoluto il lupo,
leccandogli il padiglione auricolare. «E sappiamo quanto questo aiuti te» enunciò allusivo direttamente nel suo nervo
uditivo, privandolo del conforto delle dita, sostituendosi completamente e scivolando
senza alcun impedimento dentro di lui, cominciando a muoversi.
L’umano inarcò la schiena a quel contatto, aderendo al
petto dell’altro e stringendo con maggior forza le falangi tra le lenzuola,
tingendole di rosso.
Un nuovo gemito prese vita dalle sue labbra e gli
occhi d’ambrosia incontrarono quelli di giada. «Davvero scorretto, Derek» cantilenò candido, curvando le
labbra in un sorriso furbo ed accattivante.
Stiles in un battito di ciglia se lo tirò contro, lasciando
scivolare la lingua direttamente nella sua cavità orale, assalendolo e
legandolo in un bacio vorace ed ardente, lasciandosi possedere senza alcuna
inibizione finché il cielo non si fosse tinto di rosa pallido.
Devo
ancora realizzare di ritrovarmi con una nuova Sterek
tra le mani.
Ed
ancora di più devo affrontare il fatto che non sia una one-shot.
Oh,
è davvero passato troppo tempo da quando lavoravo a qualcosa che comprendesse
molto di più di un singolo capitolo.
Ma
eccola qui, scritta e bollata e non c’è più nulla che possa fermarla.
E
non posso davvero non ringraziare la mia beta (EarthquakeMG)
che subisce tutto quello che le rigetto senza sbattere ciglio e la mia terza voce
(kira_92) che, a quanto pare, si diverte molto a vedermi sclerare.
La
storia è composta dal prologo qui presente, da dodici capitoli e da un epilogo.
È conclusa già da un po’ e non dovrebbe subire alcun ritardo.
Ogni
martedì, per le prossime tredici settimane, saremo accompagnati da questi due esseri
non bene identificati e decideremo cosa provare per loro. Anche se una tirata
d’orecchie o anche due non gliele toglierebbe nessuno.
Che
una nuova avventura abbia inizio.
Alla
prossima settimana,
Antys