Lo sentivo, sentivo che aveva bisogno di me e del mio sangue e mi chiesi quanto in realtà stesse soffrendo.
-Yuki.- mi chiamò il direttore in uno dei suoi rari momenti di serietà. Mi aveva appena vista correre di notte per i corridoi, era piuttosto normale che avesse intuito le mie intenzioni.
-Non c' è tempo.- replicai con determinazione, quindi il mio padrino corrugò la fronte con aria quasi esasperata sino a sospirare in segno di resa. Ripresi a correre con tutta me stessa.
Avrei fatto di tutto per Zero, anche se in realtà... beh, mi sarebbe certamente piaciuto avere da lui qualcosa in più che sapevo non mi avrebbe mai concesso.
A quel pensiero scossi il capo tra me e me. Mi sentivo così ingiusta! Da una parte c' era Kaname, che per me aveva e avrebbe sempre fatto di tutto; ma come potevo scegliere se Zero nemmeno condivideva il mio affetto?
Eppure in quel momento stavo correndo da lui senza indugi, quasi fosse il mio destino.
Giunta alla sua porta esitai un istante mentre il cuore batteva fortissimo; sicuramente non a causa della corsa.
Non bussai nemmeno e al contrario entrai con passo certo sino a trovarlo sul bordo del letto durante una crisi.
-Yuki... vat...tene.- ringhiò risoluto, ma se davvero pensava che lo avessi lasciato in quelle condizioni si sbagliava di grosso.
Avevo già constatato che in bagno non ci avrebbe disturbati nessuno, quindi mi avvicinai senza troppi complimenti a lui e lo condussi insieme a me nel bagno adiacente, per poi chiudere la porta alle nostre spalle.
Il viso era più pallido del solito e dallo sguardo intuii che stava lottando per trattenersi.
-Bevi Zero, bevi.- mi tolsi il golfino e anche la camicia per evitare di sporcarla di sangue, quindi rimasi in reggiseno davanti a lui.
Infine il suo sguardo color cremisi... svanì.
Mi fissò come se non credesse ai suoi occhi per un minuto buono e mi chiesi se la sete gli fosse davvero passata. Evidentemente era così, quindi sussultai, gli occhi sgranati, quando si avvicinò a me sino a farmi appiattire contro il muro freddo; e anche lì mise entrambe le forti mani contro la parete per chiudermi ogni via di uscita.
-Sei una sciocca, Yuki.- disse Zero con quello sguardo che in tanti anni non ero ancora riuscita a decifrare, -Ti presenti nella camera di un vampiro per farti succhiare il sangue e ti sta bene, mentre se torna il ragazzo umano hai paura.-.
No, non era paura. In realtà era... euforia. Mi sentivo ebbra della sua presenza, come se avessi sempre desiderato quel momento.
Forse, mi resi conto, era davvero così.
-Non ho paura.- ribattei a voce alta.
Ero così vicina alle sue labbra che se mi fossi sporta ancora di pochissimo sarei finalmente riuscita a sentire la bramata morbidezza sulle mie...
-E' proibito.- mi ammonì lasciando cadere una mano lungo il mio viso.
-Lo so.- risposi in un sussurro. I suoi occhi erano incastrati nei miei, ormai i nostri respiri erano l' uno parte dell' altro, -Fallo.- lo provocai.
-Yuki, non posso...
Ora le nostre labbra si stavano sfiorando.
-Non so se poi sarei in grado di fermarmi.- disse cercando invano di resistere alla mia tentazione.
-Non voglio che ti fermi.-.
-Lo hai voluto.- e finalmente sentii le sue labbra premere contro le mie.
Non fu un bacio delicato bensì un ardore passionale che coinvolse le nostre lingue in un incontro dettato dalla disperazione.
La sua mano fu ai miei seni e con un solo movimento sganciò i ferretti lasciando cadere ai nostri piedi l' ingombrante reggiseno. Accarezzò la mia gamba sotto la gonna e mi fece dolcemente scivolare a terra sotto di lui.
Le mie mani furono sulle asole della sua camicia bianca mentre la sua lingua accarezzava dolcemente il mio collo quasi volesse assaporarla.
Sbottonai senza fatica la sua cintura e infine feci scivolare via i pantaloni per poi accarezzare la sua evidente erezione. Quando la liberai dovetti considerare che non mi ero mai accorta di quanto Zero fosse dotato.
Mi baciò con passione quando sfilò via i miei slip e infine scese a penetrarmi con due dita per constatare che ero già tutta bagnata.
-Sei sicura?- fece lui baciandomi la clavicola e accarezzando l' inguine, tanto che gemetti senza controllo.
-Sì, ti prego...-
Vidi con scarsa lucidità Zero aprire la bocca per rispondere, ma non seppi mai cosa stesse per dire: -Zero! Yuki! Zero ti prego non farle del male!- fece la voce del direttore irrompendo nella stanza di là.
Sgranammo entrambi gli occhi quando bussò alla porta ma non potemmo fare altro che rimanere paralizzati dal terrore quando il nostro tutore aprì la porta del bagno.
-Ragazzi io... OH DIO!- fece lui sgranando gli occhi quando vide il corpo di Zero in protezione del mio altrettanto nudo, -Che cosa state... ma...?-.
-Immagini.- rispose Zero aspramente alzando gli occhi cerulei al cielo e tornando alla sua maschera inespressiva.
-Io... non mi sarei mai aspettato... e... ma Yuki... e tu...- balbettò imbarazzato.
-Ehm, non è che ci lascerebbe cinque minuti?- mi schiarii la voce con incontenibile imbarazzo.
-Cinque minuti.. oh certo! Sì sì, esco e.. sì...- bofonchiò lasciandoci soli. Senza attendere un secondo di più Zero si alzò in piedi raccattando la sua roba e lanciandomi la camicia in malo modo.
-Sei stata fortunata e a essere sincero non so cosa mi sia passato per la testa.- disse con durezza.
-Mi desideri.- feci spallucce con aria innocente, al che Zero si voltò di scatto verso di me inchiodandomi con uno sguardo mozzafiato. Non potei fare a meno di notare quanto fossero scolpiti e dannatamente perfetti gli addominali del fisico asciutto e mi morsi il labbro inferiore nella speranza che non notasse il mio turbamento.
-Yuki io sono un mostro, quando vorrai mettertelo in testa?- mi apostrofò combattendo con se stesso.
-Ma non è vero! Non sei un mostro, Zero.- dissi con sincerità rivestendomi senza fretta.
Zero attese che fossi del tutto vestita prima di aprire la porta, quindi me la presi con comodo.
-Non so ancora come fai a pensare una cosa del genere dopo quello che ti ho fatto l' altra sera e quella ancora prima.- scosse i capelli chiari senza venirne a capo, quindi chinai la testa di lato e sorrisi dinnanzi alla sua ingenuità. Mi avvicinai a passi lenti fino a stargli vicino e, questa volta senza esitazioni, lo baciai delicatamente attendendo che rispondesse al mio bacio, cosa che fece senza farsi pregare.
-Perchè ti amo.- dissi per la prima volta a voce alta, e quella consapevolezza stupì anche me, perchè era così vera, così giusta, che mi domandai come mai avessi atteso tanto per dirlo.
Zero rimase quasi impietrito dalle mie parole, come se fosse stato travolto da un' ondata incommensurabile di emozioni tutte in una volta.
Ancora una volta fece per rispondere ma analogamente a prima il direttore bussò per chiedere se fossimo pronti. Per cosa poi, lo sapeva solo lui.
Lo sguardo di Zero si indurì mentre stringeva le labbra piene, mi scoccò un' ultimo bacio e infine disse. -Sì, siamo pronti.-.
-Bene, perchè dovrei discutere con voi di due... cosette.- improvvisò il nostro tutore quando Zero aprì la porta. Tentai di appiattirmi senza successo i capelli e lo seguii, ma senza attendere oltre uscii insieme a lui fuori dalla porta ignorando gli strepitii del direttore.
Entrambi dovevamo ancora chiarire un concetto e purtroppo non potevamo farli da soli.
Se inoltre volevamo davvero innescare una catastrofe meglio farla in grande!
Prossima meta: Night class. 

Buondì! Sì, non ho fatto concludere il momento, lo so. Beh, è inerente alla prima stagione quindi anche se è un “What If” meglio non allargarsi troppo ahahahah In generale io amo Zero quindi credo che farò altre fanfic tra lui e Yuki (questa volta andranno fino alla fine ;) )
per quanto riguarda questa invece, temo dobbiate accontentarvi ^^ non so se farò un seguito, anche perchè in quel caso sarebbe una battaglia forse col capo ma sicuramente senza coda se non una strage, quindi credo che vi risparmierò e soprattutto risparmierò me stessa xD
A parte questo spero che la ff vi sia piaciuta :3
Sempre vostra, Sarapia <3