Basta. Gli chiudo la porta in faccia. Adesso devo riposare la mente,
più che il corpo. Mi sa che sarà il contrario.
Mi accorgo di quanto questa stanza mi assomigli, di quanto il mio
pigiama e questo letto in cui mi sto coricando, siano come me.
È tutto privo di calore, trasmette distacco. Queste pareti
bianche e spoglie… anch’io sono così
con lui.
Ho lasciato la luce accesa. Mi devo alzare a spegnerla… che
palle… Perché non c’è un
interruttore vicino al letto come in camera sua?