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Autore: Iamsparks    02/04/2015    1 recensioni
«Cosa vuoi da me, Connor?» mi voltai appena, continuando a camminare.
«Da te niente, Green» sorrise «Io voglio te».
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Connor Ball, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desirable blue eyes





«Okay...» il professore cominciò a scorrere gli occhi su tutti i cognomi nel registro per comporre le coppie di studio.
Fare una ricerca sulla seconda guerra mondiale non mi disturbava più di tanto, più che altro ero preoccupata sul fatto di capitare con qualcuno con cui proprio non andavo d'accordo.
«Allora, Tennyson» la mia migliore amica «con...» FA' CHE SCELGA ME, TI PREGO «Morrison» sorrise soddisfatto, guardandole. Mary mi guardò dispiaciuta facendo spallucce. La possibilità che io capitassi con lei era uno su trenta, e non era capitato. A mano a mano che il professore assegnava le coppie le mie possibilità di capitare con qualcuno che conoscessi calavano sempre di più, e alla fine rimanemmo in quattro. Gli altri si erano velocemente recati fuori dalla classe per andare a casa, ed ora eravamo io, Butler, Stewart e Ball. Le tre persone che più odiavo in quella classe, ma fare una ricerca con Austin Stewart non doveva essere poi così male, e nemmeno con Outumn Butler.. il problema era Connor Ball, l'odioso ragazzo con il ciuffetto tinto; il ragazzo che più odiavo sulla faccia della terra.
«Green e Ball» pronunciò il mio cognome insieme al suo. Voltai di scatto la testa verso di lui, e mi guardò sorridente facendomi l'occhiolino. Feci un'espressione disgustata e poi uscii dalla classe senza guardarmi indietro, ma dovetti farlo per forza quando una mano forte e grande mi strinse il braccio in una morsa agghiacciante.
«Dove pensi di andare?» la sua voce mi invase le orecchie, e rabbrividii.
«Ball, lasciami» ringhiai dimenandomi.
«Abbiamo una ricerca da fare» mi tirò a sè e sorrise immobilizzandomi «Sarà divertente farla con te» ammiccò con un tono persuasivo.
«Mi fai schifo» lo dissi come se glielo volessi sputare in faccia, ed in effetti se avessi potuto farlo credo che gli avrei sputato per davvero in faccia.
«Mmmh.. aggressiva» rise «Mi piace».
«Dobbiamo fare solo una stupida ricerca di storia» alzai gli occhi al cielo «La faccio io e poi metto il nome di tutti e due, okay?» in effetti sarebbe stato molto meglio così che passare un pomeriggio con quegli occhi azzurri a guardarmi senza nessuno a disturbarci.
«No, voglio farla anche io» intravidi uno stupido sorrisetto, e capii che c'era qualcosa sotto. Quando mai Ball non accettava di farsi fare i compiti al posto suo? Era impossibile.
«Okay, a casa mia alle quattro» sbuffai liberandomi dalla sua presa e ricominciando ad avviarmi verso casa.
«Sono le tre, non vale la pena di tornare a casa, giusto?» mi afferrò il polso e mi girò con prepotenza.
«Devo andarci lo stesso, tu fai come ti pare, mh?» dissi scocciata.
«Vieni a casa mia, la facciamo lì» ecco dove voleva andare a parare.
«No grazie Ball, casa mia andrà benissimo» risi senza cascarci.
«Voglio farla a casa mia» insistette.
«Okay, facciamola a casa tua! Che palle!» sospirai esasperata.
«Grazie» rise, pensando di far ridere anche me.
«Fai davvero schifo, e ci credo che attiri solo puttane» dissi con un'espressione schifata.
«Credo di averne attirata una buona stavolta» rise e mi avvolse un braccio attorno alle spalle. Lo guardai dal basso e lui mi sorrise avvicinando il suo viso al mio. Lo rigirai velocemente, permettendo alle sue labbra di sfiorare appena le mie guance.
«Se parli di me ti sbagli di grosso, Ball» presi il suo braccio e lo feci ricadere pesantemente al suo fianco, liberandomi. Cominciai a camminare velocemente, anche se non sapevo esattamente dove andare.
Sentii la mano di Connor sulla spalla, e la sua risata sul mio collo.
«Bel culo» rise guardandolo di nuovo. Mi girai di scatto.
«Non guardarlo mai più» feci un'espressione stupita «Non permetterti mai più Connor».
«Come vuoi, ma non sai quello che combino in classe allora» sorrise mordendosi il labbro inferiore «Ti squadro da capo a piedi ogni mattina, Green» contrasse la mascella.
«Mi rifiuto di venire a casa tua» mi voltai e me ne andai velocemente per la mia strada, anche se sapevo che lui era dietro di me, ad osservarmi con i suoi occhi affamati.
«Adoro inseguirti» sentii la sua voce ridere divertita, e i suoi occhi su di me.
«Cosa vuoi da me, Ball?» mi voltai appena, continuando a camminare. Lo vidi sorridere ed in un attimo mi prese per il braccio tirandomi a sé e facendomi ritrovare ad un palmo dal suo naso.
«Da te niente, Green» sorrise «Io voglio te, non solo qualcosa, ti voglio tutta» si leccò il labbro carnoso e roseo prima di avvicinarsi.
«Fanculo te e la ricerca» sibilai guardando i suoi occhi celesti.
«Pensi di concludere qualcosa con queste frasi aggressive?» sollevò appena il labbro superiore, e mi guardò come se volesse mangiarmi.
«E tu pensi di concludere qualcosa solo perché hai un bel faccino?» sorrisi appena, mentre il suo respiro caldo si infrangeva sulle mie labbra socchiuse.
«Se volessi potrei anche fare l’amore con te qui, nel parcheggio» intrecciò le sue dita ai miei capelli lunghi e castani.
«Non lo faresti senza il mio permesso, e poi cosa credi?» risi «Io mi so difendere» dissi con un tono da smorfiosetta.
«Vuoi provare?» mi provocò, seducente.
«Proviamo» sorrisi sicura di me.
Mi prese per i fianchi e mi sbatté con forza per terra, bloccandomi i polsi. Non c’era pericolo che qualcuno ci vedesse, il parcheggio era deserto da almeno due ore, e nessuno si addentrava nella periferia della mia città alle tre di pomeriggio, nessuno tranne me ed Connor a quanto pare.
Intrecciò le mie dita alle sue, mentre con l’altra mano mi alzava la maglietta. Aprì agilmente le gambe mentre io cercavo di colpirlo nelle parti basse: se l’aspettava.
«Mmmh…gioco scorretto Green» rise perfido mentre le sue dita giocavano con il mio reggiseno. Stava davvero facendo quello che aveva detto, e non avevo più via di scampo se non dimenare il busto. Provai a muovermi, facendogli allentare la presa, ma niente da fare, non voleva mollarmi.
«Arrenditi» mi sussurrò nell’ orecchio, provocandomi miliardi di brividi in tutto il corpo, che intanto era ancora intrappolato sotto al suo imponente fisico da ragazzo diciannovenne.
«Neanche per sogno» mormorai. I miei tentativi di liberarmi erano tutti vani, non servivano a niente e lui avrebbe ottenuto quello che voleva, perché sapevo che non avrebbe rinunciato.
«Amo il tuo lato combattivo» sorrise, affondando il suo viso nel mio collo, e baciandolo insistentemente «Ammettilo che non sai difenderti con me» insistette, facendo lentamente passare la sua lingua sulla mia pelle fredda.
«Okay, è vero, ora lasciami andare» mi arresi, senza forze, e senza nemmeno più la voglia di respingerlo.
«Oh no, il patto non era di lasciarti andare se tu ti fossi arresa» rise perfido.
«Connor » lo rimproverai dura «Lasciami andare» gli morsi il lobo dell’orecchio, sperando che si fosse almeno allontanato un po’. 
«Mmmh…la passione sta invadendo anche te» baciò avidamente il mio collo, come se fosse qualcosa di suo, come se fossi la preda e lui il predatore.
«Smettila» gemetti.
«Mi hai sfidato, Green, ora vincerò» mormorò contro la mia pelle dolorante.
«Dopo ti sentirai soddisfatto?» chiesi deglutendo lentamente «Ti sentirai soddisfatto di avermi fatto fare qualcosa contro la mia volontà?».
«No» borbottò, senza smettere di stringermi.
«Bene, allora lasciami» sospirai. Perlomeno era un ragazzo con un po’ di dignità.
«Okay» sbuffò alzandosi e lasciandomi libera di respirare. Mi diede una mano per alzarmi, e mi ritrovai ancora una volta a due centimetri da lui «Ma non finisce qui» ringhiò prendendomi il viso con una mano.
«Altroché se non finisce qui» annuii, e poi guardai le sue carnose labbra che un momento prima erano sulla mia pelle.
«Ti confido un segreto» rise appena, ed avvicinò il suo viso al mio orecchio «E’ dal primo superiore che ti osservo, e che ti voglio» morse leggermente il mio lobo e poi si allontanò, girandosi e avviandosi verso la sua auto nera. Lo raggiunsi velocemente, prima che potesse sparire lungo la strada, e lo presi bruscamente per il braccio. Si girò, con la faccia confusa.
«Baciami» mormorai senza pensarci due volte. Sorrise e mi prese il viso tra le mani, baciandomi lentamente. Mi aggrappai ai suoi capelli, e mi lasciai trasportare dalle sue labbra.
«Cosa ti ha fatto cambiare idea?» sussurrò interrompendo quel momento perfetto.
«Mi hai lasciata andare» risposi riavvicinando le sue labbra alle mie. Piano piano scesero più giù, e ritornò a baciarmi il collo, stringendomi forte «Andiamo a casa tua» risi, e mi fece entrare in auto senza farselo ripetere due volte.



#AUTRICE
Ciao a tutti/e :)! 
Eccovi un altro One Shot, questa volta il protagonista è Connor :3 . Spero come al solito che vi piaccia. Lasciatemi una recensione, perchè voglio sapere cosa ne pensate! Per me è veramente importante.
Grazie per aver letto la storia!
E grazie se la metterete tra le preferite/ricordate.
A presto,

Axx

 
  
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