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Autore: kidfrost    03/04/2015    1 recensioni
Grainne, sorella di Sylphid di Basilisk ed allieva di Radamanthys di Wyvern commette l'errore di distrarsi durante una missione, viene sconfitta e portata nel Tempio di Athena.
"Sollevò lo sguardo sul ragazzo che la stava portando in braccio, il suo viso era giovanissimo ma nei suoi occhi c'era la luce più limpida e ruggente che Grainne avesse mai visto. Senza che potesse fare nulla il suo viso si rigò di lacrime che si mischiarono al sangue e per qualche istante riuscì a percepirle, erano calde."
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Parto con una one-shot ma vorrei poterla continuare :')
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Regulus, Nuovo Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Eccola qui, la piccola serpe-

Grainne aveva la vista offuscata, scorgeva poco o nulla di quello che aveva attorno, ma percepiva di essere nel Santuario di Athena. Glielo diceva quella disgustosa sensazione di antica giustizia che trasudavano le pareti, quella calma e quella luce che le davano il voltastomaco.
Attorno a lei era un gran vociare, dovevano essersi radunati un buon numero di cavalieri minori e servitori della Dea. Grainne giaceva sul pavimento, perfino le lastre di marmo parevano tiepide, come se nulla potesse essere freddo ed inospitale in quel posto. Sputò sangue quando un Allievo la colpì al viso con un pugno. Forse non proprio tutto.

-Basta così.-

Intervenne una voce ferma, un uomo adulto, evidentemente rispettato perchè attorno a lei le voci scemarono e rimase abbracciata solo dal silenzio.

-Chi è costei?-

-Progenie di Specter, nobile Sisyphus.-

Rispose lo stesso che la aveva colpita e per un attimo si sentì quasi onorata, addirittura un Gold era giunto al suo cospetto di lei che, dopotutto, non era che l'ombra di una pennellata sulla Grande Tela.

-Che cosa ci fa qui? Come avete fatto a catturarla?-

-L'abbiamo trovata che strisciava vicino alle nostre terre, Signore era sola e siamo riusciti a sopraffarla.-

Tre contro una, non esattamente uno scontro leale, ma era stata lei la sciocca a sporgersi così tanto... Per un attimo le era sembrato di udire un suono dolce ed una luce, come un richiamo, un istante di distrazione nel quale aveva abbassato le difese e se li era trovata addosso.

-Mi ha morso al polso, mi ha quasi dissanguato, questa cagn- -

Percepì la gamba dell'Allievo muoversi, la avrebbe colpita con un calcio alla bocca della stomaco e lei non poteva fare nulla per difendersi. Le avevano messo dei bracciali che le tenevano legate le mani e comunque non aveva più una briciola di forze in corpo.
Il calcio però non arrivò mai, qualcosa si frappose fra lei ed il piede dell'Allievo ed era la cosa più pura che Grainne avesse mai scorto in vita sua. Simile a quella luce che l'aveva distratta ma enormemente più forte e gentile, scintillava di puro oro e sembrava emanare luce propria.

-Se la colpisci così, come un vile, non sei meglio di lei.-

Non era nessuno che avesse parlato fin'ora, aveva una voce tanto giovane da non poter essere più che un ragazzino eppure nel suo tono c'era la forza di pochi. Grainne tentò di aprire le palpebre gonfie e riuscì ad intravedere la figura sfuocata di un ragazzo che vestiva una sacra Cloth dorata tanto scintillante da farle male agli occhi.

-Il mio allievo ha ragione, soldato.- intervenne di nuovo Sisyphus di Sagittarius -Ricordati chi sei, un cavaliere di Athena... nel tuo cuore non deve essere albergare l'ira. Ma tu Regulus, tu sei sempre troppo irruento- ma Grainne poté percepire dalle sue parole quanto fosse fiero di lui.
-Cosa facciamo di lei maestro?-

Quello che era stato chiamato Regulus si chinò su di lei e sollevò una mano, come per toglierle una ciocca di capelli dal viso, ma la ragazza si ritrasse, chiudendosi a riccio su se stessa. Cos'era quella sensazione? Cos'era quel calore così innocente da riuscire a scaldarla, a scacciare ogni sua paura? Com'era possibile che si sentisse così a suo agio vicino a lui? Era un suo nemico mortale, avrebbe dovuto desiderare di avere la forza per destarsi e colpirlo e invece riusciva solo a tenere gli occhi chiusi, pur di non fissare la sua luce.

-Portala in infermeria Regulus, in quello stato non riusciremo ad interrogarla.-

Sentì nuovamente il ragazzo avvicinarla, ma questa volta non poté fare nulla per impedirgli di raggiungerla. Poteva sentire il tepore della sua luce anche senza che la sfiorasse, ma quando poggiò le mani sulla sua schiena e sotto le ginocchia tutte le certezze sulle quali si era fondata la sua esistenza crollarono come un castello di carte. La sollevò come fosse una bambina, eppure non era tanto più alto e grosso di lei e la strinse delicatamente, come si fa con le cose di cui si ha cura. Non avrebbe dovuto desiderare di vederla morta? Perchè non l'avevano finita?

Regulus iniziò a camminare con la ragazza in braccio, facendosi strada tra gli allievi ed i Cavalieri che erano giunti nel Tempio, fino a che non fu all'esterno, in cima alla grande scalinata che dava sulla vallata. Qui Grainne socchiuse di nuovo le palpebre e sgranò gli occhi sotto l'immensa vista di quel paesaggio che la lasciò senza fiato. I monti e le colline verdeggianti, il cielo che pareva di un azzurro incontaminato, i templi che costituivano le case dei Cavalieri ed ogni cosa brillava sotto la luce del primo sole dell'aurora.

Sollevò lo sguardo sul ragazzo che la stava portando in braccio, il suo viso era giovanissimo ma nei suoi occhi c'era la luce più limpida e ruggente che Grainne avesse mai visto. Senza che potesse fare nulla il suo viso si rigò di lacrime che si mischiarono al sangue e per qualche istante riuscì a percepirle, erano calde.

-Non ti preoccupare, andrà tutto bene.-

Perfino la sua voce sembrava fatta di pura luce da quanto era candida. Grainne non ebbe più certezze, se non una, che nulla brillava più degli occhi di Regulus di Leo.


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Wah allora, questa storia l'ho scritta di getto dopo aver ripreso la lettura di Lost Canvas, uno dei miei fumetti preferiti... e Regulus ovviamente è il mio personaggio preferito. Sono stata a lungo indecisa se scrivere una fanfiction su Conaire, il personaggio che appare nel capitolo extra a lui dedicato, ma alla fine ho deciso di creare un personaggio da zero per far risaltare meglio questo tema della luce degli occhi di Regulus. Il motivo un po' sciocco è che in una delle pagine dell'extra Conaire dice "il suo sorriso nel sole del tramonto è così abbagliante che devo abbassare gli occhi" al contrario, ho voluto creare un personaggio che riuscisse a sostenere la vista della luce di Regulus e che ne fosse attratta non perchè giù seguace di un Dio della Luce, ma figlia di Hades.
Spero di poter scrivere ancora di loro, ho un po' di idee per altri episodi e ovviamente per dare una conclusione degna alla breve, breve storia di questi due personaggi.

 

   
 
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