Che senso ha il Natale?
Il successo
irruppe nella mia vita
come un temporale.
Spesso mi fermo
a riflettere sulla
mia vita,sul mio futuro.
Spesso mi chiedo
se esistesse
qualcosa dopo la morte,non posso credere che ognuno di noi sia
destinato a
finire. Tutti lasciano una traccia del loro passaggio in questo
mondo,tutti
contribuiscono a mettere insieme ogni piccolo pezzo di
quell’enorme puzzle chiamato
“
Esistenza “ .
Credo che esista
il fato,una forza
alla quale nessun uomo può opporsi,indipendentemente dal
potere o dal tenore di
vita. Credo che ognuno abbia un tragitto ben stabilito che ci implica
di
compiere delle gesta,grandi o piccole che siano,ma pur sempre utili ed
indispensabili.
Spesso mi chiedo
se è vero che esiste
un’entità superiore che tutti chiamano “
Dio “ ,o gli attribuiscono altri nomi
in base alla religione,ma è pur sempre lui.
Le circostanze
mi hanno insegnato a
diffidare di tutti,perfino di Dio,fino a negare la sua esistenza.
Sono seduto alla
mia scrivania,cerco
ispirazione per un nuovo testo,ma oggi sembra che i miei problemi mi
offuscano
i pensieri più del solito.
Ci rinuncio.
Ormai esasperato,poso la
penna sul foglio,e con la mano mi sfioro la fronte,fino a posarla
delicatamente
su di essa,reggendo la mia testa ormai troppo pesante.
Quella notte non
avevo dormito
granchè,erano un po’ di giorni che i miei pensieri
mi tenevano completamente
impegnato.
Mi alzo,stanco,e
mi dirigo verso la
porta,passo davanti la finestra,e con grande stupore noto la grande
Berlino
tutta innevata.
Era un
po’ di tempo che vivevo lì,ma
non avevo mai visto una cosa simile,tanta neve in un centro
urbano,pazzesco!
Mi sporgo
maggiormente. Candidi
fiocchi di neve,delicati cadono dal cielo grigio.
Così
belli,così ordinati.
Aprì
la finestra,il freddo gelido mi
invase,ma non mi turbò,anzi fu piacevole e fresco.
Inspirai a pieni
polmoni,l’odore
della nevi fresca per me era una riscoperta importante,ricordo solo
vagamente
le poche volte che andavo in montagna ,da piccolo,con la mia
famiglia,quando
avevo ancora una famiglia,ora ho una madre a Magdemburgo e un padre chi
sa
dove.
Quel paesaggio
invernale mi
incantava,sembravo un bambino davanti ad una vetrina di un negozio di
giocattoli.
Mi sentivo
felice,ma la mia anima era
pur sempre inquietata.
Sporgo la mano
fuori dalla finestra.
Tanti piccoli fiocchi candidi e gelidi si posarono sulle mie
dita,sciogliendosi
subito dopo a causa del calore della mia pelle.
Do uno sguardo
veloce intorno a me e
per poi chiudere delicatamente la finestra.
Scendo al piano
di
sotto,dove,stranamente,vi trovo mio fratello.
<<
Buon giorno Tomi! >>
dissi allegro
<<
Giorno >> mi rispose
sorridendo
Era disteso sul
divano,pensieroso.
Forse quel tempo
rendeva pensieroso
anche lui,il mio unico fratello,che i problemi e le preoccupazioni non
sapeva
neanche dove fossero di casa.
<<
Qualcosa ti turba? >>
mi sforzai di domandare
<<
No,tutto in ordine … tutto
perfetto >>
<<
Ne sei certo? >>
<<
Si >> rispose secco
<<
Sei strano,pensieroso …
serio >> dissi titubante
<<
Ti sbagli,sono solo un po’
stanco >> terminò sorridendo
Lo guardai
bene,squadrandolo da testa
a piedi
<<
Sarà … >> risposi
dirigendomi in cucina.
Ero immerso nei
miei pensieri,quando Tom
irruppe nella stanza
<<
Tra due giorni è la vigilia
di natale >> mi aggiornò
<<
A cosa serve il Natele?
>> chiesi sarcastico
<<
Non lo so,credevo ti facesse
piacere festeggiare … tutto qui >> disse
dandosi da fare apparecchiando
la tavola per la colazione
<<
Non ho detto che mi dispiace
festeggiare,ho solo chiesto a cosa serve >> affermai
freddo
<<
Era solo una scusa per fare
un po’ di chiasso … stop! >> rispose
<<
Si,classico >>
<<
Cosa vuoi sentirti
dire?!?che adoro il Natale perché nasce Gesù
Cristo?!? >> chiese irritato
<<
Certo che no!io
stesso non la penso così,perché dovrei
volere una cosa del genere da te? >> risposi versando il
latte nelle
tazze
<<
Chi lo sa,da un giorno
all’altro cambi opinione >> concluse
accomodandosi a tavola
<<
Non è vero,io sono molto
coerente con le mie scelte! >> lo ammonì
Lui non
rispose,ma si precipitò a
divorare quell’abbondante colazione.
Lui era
così.
Insopportabilmente
unico.
Semplice ma
complicato.
Dopo tutto era
mio fratello!come
biasimarlo?
Decisi di
uscire,non mi volevo
assolutamente perdere quella giornata così
speciale.
Allora,subito,mi
alzai da tavola e
dopo aver messo la mia tazza nel lavandino mi rivolsi a Tom
<<
Tomi,sistemi tu qui?
>>
<<
Credo di si >>
<<
Cosa vuol dire che credi di
si? >> chiesi esterrefatto. Quel ragazzo era
così strano …
<<
Vuol dire che penso di
sistemare tutto,ma non ne sono certo >> concluse
riprendendo a mangiare
<< Lasciatelo dire,hai una mante contorta! >> aggiunsi guardandolo stupito per poi dirigermi al piano superiore.
Continua....
Ciao
a tutti!questa è la fan fiction
a tema natalizio che avevo già preannunciato!
Innanzi
tutto voglio dire che tutto
ciò che è scritto non è assolutamente
attinente a fatti realmente accaduti,dal momento
che Bill,Tom e tutti i Tokio Hotel,purtroppo non mi appartengono. Per
tanto ciò
che è scritto è esclusivamente frutto della mia
mente contorta ^_^
Questa
è la seconda fan fiction che
pubblico sui Tokio Hotel la prima si chiama “ Aiutami a
sorridere “ se siete
interessati e non lo avete già fatto,leggetela.
Spero
che come primo capitolo sia
stato soddisfacente e vi prego fatemi sapere cosa ne pensate e se ne
vale la
pena continuare ^_^
Ah!dimenticavo!non
sarà molto
lunga,comprenderà 4 0 cinque capitoli al massimo!
Bacioni
e recensite in molti!
Brauccia