E stata la mia prima e finora unica yaoi scritta in un momento di ispirazione, dunque abbiate compassione^^''. Per realizzarla mi sono ispirata a varie fan fiction lette, quindi scusate se puo sembrare un lavoro non originalissimo, ma voleva essere un omaggio al mio personaggio preferito tra tutti quelli dei manga che mi accompagna sin dall eta di 11 anni, ovvero Trunks, che non riuscirei a vedere coinvolto in un rapporto sentimentale se non con Goten (oltre che con me che sono sua moglie ovvio v.v). Non c e molta azione, si concentra infatti di più sui pensieri dei personaggi, anche se a dire la verità mi sono venuti piu semplici da scrivere i pensieri di Goten, che riflettono i miei, che quelli di Trunks^^'''.Spero che possa piacere e che qualcuno di buon cuore lasci un commentino, buona lettura^^
I CAP :
ATTRAZIONE
Una piccola camera, un letto disfatto, il buio della notte, il silenzio….il
silenzio che viene presto rotto da mugolii e gemiti stillanti di piacere, due
ragazzi, i loro corpi caldi e soddisfatti che si accasciano uno a fianco
all’altro sudati e ansanti dopo aver trovato la liberazione dall’ardente
desiderio reciproco. “ Ti amo “….”Anch’io mio Principe, con tutto il cuore “.
”GOOOOTENNNNNN…SVEGLIATI DEVI ANDARE A SCUOLA E TARDI”, la voce di Chichi dalla
cucina risuonò per tutta la casa ridestando il bell’addormentato che poltriva
ancora chiuso in camera. “Ahhhhhh” Goten aprì gli occhi di soprassalto urlando e
sedendosi sul letto tremante e confuso. Si rese conto solo allora di essere
nella propria stanza e che doveva alzarsi perché il mattino era gia sorto da un
pezzo ed era ora di andare a scuola. Prese i primi abiti che trovò nella
confusione del suo armadio e li indossò, si lavò con cura, e dopo una veloce
colazione uscì di casa con aria silenziosa e afflita levandosi in volo per
arrivare piu in fretta. Durante il tragitto non faceva che pensare alle immagini
della sera precedente, che vagavano senza una connessione logica,
libere,indistinte e confuse nella sua mente “ Ancora quel maledetto sogno…”
continuava a ripetersi. Gia, erano mesi ormai che lo perseguitava, che
continuava ad avere visioni oniriche della stessa scena, da quando…bè da quando
era stato dolorosamente costretto ad ammettere quello che aveva paura di
confessare persino a se stesso…. Si era innamorarto del suo migliore amico.
Nessuno però lo avrebbe mai saputo, avrebbe sofferto per tutto il resto della
sua vita. Si vergognava, si vergognava immensamente di provare quei sentimenti
per un altro ragazzo…per quel ragazzo. Aveva provato piu e piu volte a
scacciarlo dalla sua testa, a respingere quei pensieri, ma nonostante tutti i
suoi sforzi non ci riusciva, perche quello che aveva nel cuore era troppo
autentico, troppo intenso per poterlo cancellare con la semplice forza di
volontà. Tuttavia avrebbe preferito morire piuttosto che confessare una cosa del
genere. Sapeva che questo avrebbe dato un dolore immenso ai suoi genitori, che
avevano cercato di crescerlo coi piu sani princìpi, e sapeva soprattutto che
avrebbe perso la fiducia e la stima di Trunks, il suo principe come lo chiamava
lui, che era il tesoro piu bello e prezioso che la vita gli avesse riservato,
anche se sapeva che non lo avrebbe mai ricambiato, ma forse era giusto cosi, un
ragazzo cosi intelligente ed elegante sarebbe stato sprecato al fianco di un
poco di buono come lui, riflettè facendo un sorriso amaro. Con questi pensieri
giunse presto a scuola, e facendo attenzione a non farsi vedere da nessuno,
atterrò leggiadro come una libellula sul terrazzo, pronto ad un’altra dura e
snervante giornata di lezione. “ Ehi Goten “ Il ragazzo si voltò di scatto
riconoscendo il proprietario della voce che lo chiamava, e quando si accorse che
i suoi sospetti erano fondati, a Goten mancò un battito nel vedere l’oggetto dei
suoi desideri che si avvicinava a lui riservandogli il suo meraviglioso sorriso.
Come era bello con quei jeans aderenti e la camicia in parte sbottonata che
lasciava intravedere il suo corpo tonico e atletico inebriato di dolce profumo,
come era bello perdersi nella profondità di quei laghi azzurri che lo fissavano
teneramente, e quel suo modo di muoversi cosi intrigante e sensuale, si sarebbe
volentieri ucciso per questi pensieri, ma ogni volta che lo guardava la sua
mente perdeva il controllo e la razionalità, lasciandosi cullare da quei
sentimenti di pura adorazione per l’amico.
GOTEN : “Sciao Trunksy” (solo a lui era concesso dargli quel soprannome) come
va??
TRUNKS: “Tutto bene grazie. Sapevo che saresti atterrato qui, infatti ti ho
aspettato. Ma ora dobbiamo sbrigarci ad andare in classe, la campanella e gia
suonata da un pezzo!!”
GOTEN : “Davvero?? Molto prima del solito stamattina….bè quando e cosi… andiamo
allora”. I due sayan si precipitarono in aula e si sedettero appena in tempo per
l’inizio della lezione, alla quale assistettero facendosi di tanto in tanto
qualche dispetto e sgranocchiando di nascosto pacchetti interi di patatine come
al solito. Arrivò presto l’ultima ora, che prevedeva la materia preferita da
Goten e Trunks….l’educazione fisica. Giunti in palestra i due amici si
separavano perché seguivano corsi diversi, infatti mentre Trunks si dedicava
alla tradizionale ginnastica di base, Goten si allenava con la squadra di basket
della scuola, sport in cui era diventato un vero asso. Finita la sua routine di
esercizi quotidiana Trunks si recò nell’altra ala della palestra per aspettare
Goten e tornare a casa insieme, ma soprattutto per spiarlo durante gli
allenamenti. Fece capolino con la testa da un angolino della parete e osservò il
suo amico mentre correva a perdifiato per il campo cercando di recuperare la
palla. Aveva sempre avuto un’ammirazione smodata per Goten, il suo Goten, gia da
tempo infatti si era accorto di guardarlo con occhi diversi, non piu con
l’affetto con cui si guarda un caro amico, no, era qualcos’altro, c’era una
sorta di attrazione che era nata dentro di se e che lo invadeva tutto. Non
faceva altro che pensarlo, sognarlo, desiderare piu di ogni altra cosa al mondo
la sua vicinanza e le sue attenzioni. Al contrario di Goten, Trunks non si
vergognava affatto dei suoi sentimenti, anzi avrebbe voluto gridarli al mondo
intero, ma il suo timore era quello di perdere per sempre il suo migliore amico,
semmai fosse stato così pazzo di rivelargli la verità….”Cosa dovrei fare..andare
da lui e dirgli Goten sono..uno di quelli?? “ si chiese fra se e se. Sapeva che
questi non lo avrebbe compreso, che avrebbe deciso di non vederlo piu, e non
poteva permettere assolutamente che questo succedesse, non poteva vivere senza
di lui, si accontentava di restargli accanto come amico e di guardarlo da
lontano, si era questo che doveva fare, proprio come stava facendo in quel
momento. Era davvero stupendo mentre si allenava, col sole che gli carezzava il
bel viso e i capelli adorabilmente scompigliati, il suo corpo perfetto imperlato
da minuscole goccioline di sudore che gli rendevano aderenti la gia succinta
divisa, lasciando veramente poco all’immaginazione, e poi quel suo modo di
essere sempre cosi estroverso, divertente, spontaneo, totalmente l’opposto del
suo carattere timido e chiuso, quei grandi e ridenti occhi neri, che ormai erano
divenuti la sua linfa vitale, tutto ciò che gli occorreva per sentirsi in pace
col mondo. Ma tutto quello sarebbe stato il suo piccolo segreto chiuso a chiave
in un angolino nascosto del suo cuore.
” FORZA GOTEN DACCI DENTRO…...SEI IL MIGLIORE “ urlò un all’improvviso un coro
di ragazze scatenate distogliendo Trunks dai suoi pensieri. Ah, ecco che
ricominciavano quelle stupide oche che sbavavano dietro al suo amico e che gli
avevano persino fondato un fan-club. A quest’ora dovrebbero essere gia a casa da
in pezzo, e invece si erano appena sedute sugli spalti per assistere agli
allenamenti di Goten. Ma perche non si rassegnavano..era tanto difficile capire
che il loro idolo le detestava?? Perche non si decidevano a levarsi dalle
scatole una volta per tutte?? Non avrebbe mai voluto ammetterlo, ma ne era
incredibilmente geloso, voleva essere il solo ed unico centro di interessi per
Goten , lui era suo , lo voleva tutto per se, ma sapeva bene che presto il suo
migliore amico avrebbe trovato una ragazza, e lo avrebbe messo al secondo posto
tra i suoi affetti, prima o poi questo sarebbe certamente successo pensò il
povero Trunks quasi con le lacrime agli occhi mentre le nubi rossastre del
tramonto facevano capolino dai monti e avvolgevano come un velo la grande città
.