Come
un temporale d’inverno..
Quella notte
d’inverno era la più fredda da anni nella soul
society. Tutti si erano già
scambiati un saluto affrettato prima di tornare a casa a mangiare dalle
proprie
mogli.
Matsumoto,
invece, era ancora in ufficio a sistemare gli ultimi documenti.
Finì che
ormai
era notte inoltrata e non aveva voglia di uscire in quella notte fredda
e
raggiungere casa sua, per trovarla vuota e fredda. Decise
perciò di restare in
ufficio.
Si sdraiò
sul
divano ma non riusciva a prendere sonno, allora andò a
cercare un libro da
leggere.
Aprì uno
scaffale
polveroso e vi trovò un vecchio album di fotografie. Si
sistemò sul divano a si
mise a sfogliarlo con nostalgia.
Le foto che
guardava con occhi pieni di lacrime erano le sue e di lui,
l’unico
che l’avesse mai fatta veramente innamorare, l’unico
che se n’era andato
senza un ciao, l’unico che lei non
avrebbe mai capito veramente..
Si
addormentò
accoccolata sul divano con in mano quel vecchio album e le guance
rigate da
calde e amare lacrime.
Venne svegliata
nel cuore della notte da un lampo.
Un lampo in pieno
inverno, un lampo con un tuono al seguito, un lampo con un temporale.
Matsumoto
sentì
che non era sola in quella stanza..
Sentì un
respiro
affannoso, delle gocce che producevano un rumore sordo cadendo a terra..
Lei si
limitò a
ricambiare il bacio che quell’insolito visitatore le stava
dando e a toglierli
i vestiti zuppi d’acqua.
Quella
notte Matsumoto non la passò da sola nel suo letto freddo,
ma finalmente
la
passò con lui, lui
che aspettava da troppo tempo..
Il mattino dopo
matsumoto si svegliò sola nel suo letto,come tutte le
mattine.
Lui era scomparso
com’era solito fare, ma
questa volta aveva lasciato un regalo che nove mesi dopo Matsumoto
avrebbe
chiamato Gin, come il padre.
Ma lei
era
sicura che un giorno lui sarebbe tornato,
perché lui era come un
temporale d’inverno..
sarebbe tornato
un giorno..
e quella volta
lei non gli avrebbe permesso di andarsene un'altra volta.