When there's no future
how can there be sin
we're the flowers in the dustbin
we're the poison in your human machine
we're the future your future!
Sex Pistols - God Save The Queen
how can there be sin
we're the flowers in the dustbin
we're the poison in your human machine
we're the future your future!
Sex Pistols - God Save The Queen
Quando seppe del re suo padre, con le labbra ancora attaccate al collo vetroso e le dita chiuse intorno alla bottiglia, per poco non soffocò.
Il vascello reale impegnato in un viaggio diplomatico che aveva portato via parte della famiglia reale -quello che aveva permesso al principe di iniziare quella settimana di follie tra alcool, feste e dame particolarmente disinibite- era stato attaccato da un manipolo di pirati e il sovrano, preoccupato per l’incolumità della regina e della giovane principessa, aveva cercato di proteggerle venendo così spinto oltre il parapetto della nave e finendo in mare. Affogando.
Morte.
Era una parola così vuota e priva di significato nella vita di un nobile, di uno che aveva praticamente tutto.
“Il nostro amato sovrano, conosciuto in tutti i sette regni per il suo coraggio e il suo indomabile spirito guerriero è venuto a mancare, degli spietati assassini hanno posto fine alla sua vita mentre lui e la nobile famiglia reale solcavano il mare che separa le Isole del Pianto dalla terra ferma.
Fino all’incoronazione di un nuovo sovrano, delle sorti del regno si occuperà la regina reggente. ”
Aveva sentito quell’editto fino alla nausea, quasi la voce dello strillone potesse raggiungerlo da punto in cui si trovava fino alla propria finestra, irrompendogli con violenza nella testa. A scriverlo era stata sua madre che, ancora ridotta in briciole dal dolore della perdita, si era dovuta fare forza e mostrare ai sudditi, alla nobiltà e infine ai propri figli di essere in grado di assumere il comando in attesa del compimento della maggior’età del figlio.
Un mese.