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Autore: panssj17    09/04/2015    3 recensioni
Cosa succederebbe se la piccola peste di casa Son andasse ad importunare "il ragazzo del futuro" ??
Dal testo:
"...Lo vidi sollevare un sopracciglio. Sul suo viso si dipinse un ghigno che mai, mai avevo visto rivolgere verso di me dalla sua controparte del presente. Sembrava così maledettamente identico a suo padre in quel momento.
Si avvicinò pericolosamente a me. Gli occhi dei presenti erano puntati tutti su di noi.
- Ah si è trattato di un errore? – domandò retoricamente con un tono che non mi piaceva per niente...."
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Trunks, Pan, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo aveva evitato per tutto il resto della giornata.
Dopo il loro incontro ravvicinato nella piscina di casa Brief lei aveva preso ancora più le distanze da lui. A cena si era addirittura seduta dalla parte opposta rispetto alla sua e ora, con gli auricolari infilati nelle orecchie, ascoltava musica ad un volume decisamente assordante, lasciandosi cullare dal dolce movimento dell’amaca sulla quale era distesa.
Trunks, invece, seduto in disparte la osservava da lontano.
Se ne stava là, seduto ancora sotto l’enorme gazebo dove era stata allestita la tavola per la cena,  ad osservare la giovane sayan, figlia di Gohan, crogiolarsi nei suoi pensieri.
Ad un tratto fu distratto dall’oggetto delle sue attenzioni da due esili braccia che si appoggiarono sulle sue spalle in un insolito, ma affettuoso, abbraccio.
- La consumerai tutta a furia di guardarla, lo sai vero? – chiese, con una punta di malizia, una voce femminile.
- E tu che ne sai di chi o cosa sto guardando? – rispose lui con una fermezza nella voce che non era per niente paragonabile a quella della sua controparte del presente.
- Perché, anche se non viviamo nello stesso tempo, sono tua sorella… - rispose Bra facendo una leggera pressione con il mento sul capo del ragazzo.
- Perché se ne sta là? Tutta sola? Immersa nei suoi pensieri? Non è da lei… - constatò il giovane.
La turchina sciolse l’abbraccio e si sedette accanto al fratello. Dopo aver accavallato le gambe e incrociato le braccia, posò anche lei lo sguardo sulla sua amica.
Aveva le gambe accavallate e faceva ondeggiare il piede della gamba sollevata a ritmo di musica, sicuramente stava ascoltando qualcuna delle sue canzoni rock. Ancora la Brief, a distanza di anni, non era riuscita a capire come fossero diventate amiche. Come fossero diventate MIGLIORI amiche, per la precisione. Non avevano proprio un bel niente in comune, se non le loro origini aliene.
- Sta pensando ancora a quello che è successo nel pomeriggio… - rispose la ragazza facendo spallucce come ad indicare che la risposta alla domanda che le era stata appena posta fosse scontata e banale.
- Stai parlando del gavettone? – domandò il fratello un po’ confuso.
- Il gavettone? Nah! Quella è stata una sciocchezza! Non era indirizzato a te, è stato un errore! – mi spiegò ancora: - sta pensando a quello che c’è stato dopo… al tuo modo simpatico, e decisamente poco ortodosso, di vendicarti…
- Il tuffo? il mio gesto l’ha turbata fino a quel punto?
- Oh fratellino, Pan è semplicemente cotta di te!
- C-c-cotta di me? – chiese sbigottito Trunks spalancando gli occhi e voltandosi prima verso la sorella e poi verso la moretta che, incurante di essere osservata, aveva iniziato anche a canticchiare.
- Mm mm. – disse solamente Bra: - cioè, nel senso, non proprio di te fratellino del futuro. È cotta di te in quanto Trunks. È cotta di tutti i miei fratelli sparsi per i diversi mondi paralleli.
Distolse gli occhi dall’amica per osservare che ora indicassero le lancette dell’orologio che teneva al polso.
- Perché non la porti a fare un giro in moto? – propose la turchina.
- Pensi sia una buona idea? – replicò lui un po’ scettico.
- Male non le farà di certo. A Pan piace la velocità e almeno la smetterà di torturare quelle povere orecchie con quella musica discutibile. – ironizzò.
Dieci minuti dopo Mirai Trunks con addosso un giubbotto di pelle preso in prestito dal guardaroba della sua controparte del presente e un altro in mano per Pan, si avvicinò alla ragazza.
Facendo attenzione a non spaventarla le sfilo delicatamente gli auricolari dalle orecchie.
- Ehi! Che diavolo succede? – domandò lei aprendo gli occhi e facendo ondeggiare pericolosamente il telo sul quale era sdraiata.
- Puoi smetterla di fare la scontrosa con me? Una volta tanto… per favore? – chiese dolcemente sorridendole e appoggiando gli auricolari accanto a lei.
- Se no che fai? Mi ributti in piscina? – ribattè lei acidamente.
- Non accetterò la tua provocazione solo perché sono più grande di te e quindi più saggio! Coraggio alzati, ti porto a fare un giro! – continuò a parlare utilizzando sempre lo stesso tono di voce e allungandole il casco che teneva nell’altra mano.
- In moto? – chiese lei sorpresa dalla proposta.
- E sotterriamo l’ascia di guerra? Se ti va, ovviamente. – propose ancora.
Pochi istanti più tardi, Pan, stringendo le braccia intorno alla vita del ragazzo del futuro, si allontanava con lui a tutta velocità.
   
 
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