23/12/2008
4 recensioniLa neve cadeva inesorabile, quella notte.
Soffici e candidi fiocchi, così simili a cotone, si depositavano sul terreno scuro e desolato, facendo insopportabilmente da contrasto.
Che tristezza, pensò, tutti quei nivei mucchietti gli ricordavano la pelle di una persona, di quella persona.
Che, ormai da qualche tempo, l'aveva lasciato solo, facendolo lentamente scivolare in un baratro oscuro e senza fine.
Si sorprese, quel giorno che ora appare così lontano e confuso, nello svegliarsi in un letto che non era il proprio, che non era il loro.
La prima cosa che vide, si ricordò, fu un corpo in movimento, bianco anch'esso, che di primo acchito sembrò essere un fantasma.
Ma poi realizzò che si trattava soltanto di un maledetto medico, quello che gli diede la tragica ed inaccettabile notizia.
- Sei fortunato, ti sei salvato per un pelo. Mihael Keehl, invece, non ce l'ha fatta.
11, 42.
L'ora del decesso dell'anima di Mail Jeevas.
In quell'ultimo periodo Matt si chiese spesso come avrebbe potuto condurre una vita senza Mello, che era l'unica cosa che lo teneva attaccato a questo mondo controverso.
La solitudine fa male, lo sai bene.
Ti squarcia il cuore, lo lacera facendolo in tanti piccoli pezzi, che, al contrario di uno stupido puzzle, non potranno essere rimessi nell'ordine giusto.
Mai.
Rivolse uno sguardo al cielo, Matt, domandandosi se il suo Mel, da qualche parte lassù, lo stesse guardando.
E rise, il giovane Mail, rise fino a farsi venire le lacrime.
- Quante cazzate.. - pensò.
Lui in Dio non aveva mai creduto, però ammirava così tanto la fede di Mello che, in uno strano e contorto modo, tutto suo, aveva iniziato a pensare che forse..
.. forse qualcuno c'era.
- Ma, se esiste veramente, perchè non ha voluto farmi congiungere con te anche in un'altra vita?!
Urlava, ormai, talmente forte da non riuscire ad udire nient'altro che la sua voce straziata.
E, com'era prevedibile, dopo il riso venne il pianto.
Per quanto tempo pianse, il povero Matt?
Nessuno lo sa con certezza, ma a Lui, che lo stava davvero guardando, sembrò un'eternità.
Giunse poi il silenzio, quello pesante, e doloroso.
Che fu interrotto da una voce cristallina e, per Mail, assolutamente inconfondibile.
- Non posso rispondere alla tua domanda, Matt, poichè neppure io riesco a concepire tutto questo.
Però una cosa posso dirtela, e vedi bene di ricordarla,
Soulmates never die.
E, infine,
tornò il sorriso.
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Mi rendo contoche questa fic, forse, è un po' nonsense e non è di certo scritta perfettamente, ma ci tenevo a pubblicarla, quindi spero che a qualcuno possa piacere.
Grazie a tutti <3