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Autore: innominetuo    11/04/2015    5 recensioni
Piccolo assaggio di come sarà un giorno Agape. Siete avvisati…
Flashfic collegata alla mia long-fic “Καῖρε, ὦ ἐμή ἀγαπητή! - Salve, o mia amata!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Phoenix Ikki
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Mi abbevero di fuoco'
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Solo lei sa essere così, spavalda ed un po’ sfacciata, quando cammina: vuoi per le vie di Rodorio o per il Santuario, vuoi per il resto del mondo, sia quello riscaldato dal sole che quello lievemente illuminato dai fuochi fatui. Essa unisce la bellezza muliebre alla forza dettata da una muscolatura salda e tonica, elegante anche, ma micidiale, se adoperata contro qualcuno.

Con una falcata pigra ed un po’ ondeggiante, affidando alla brezza mediterranea la folta e lunga chioma scura, essa si rivela in tutta la sua statura, piuttosto notevole per essere quella di una donna. Il suo viso non gode di una bellezza armoniosa, delicata e corrispondente ai canoni “classici”: semmai, presenta nei lineamenti un po’ pronunciati un’attrattiva assai più espressiva e sensuale.

Forse pure troppo.

I grandi occhi color ardesia, dal taglio allungato, incorniciati da folte ciglia scure, rivolgono ovunque il loro cupo splendore, suscitando in chi li mira stupore ed un lieve senso di torpore. Oppure chiara ostilità: ma quest’ultimo sentimento, caso mai, lo provano soprattutto le donne… con cui la giovane guerriera può trovarsi ad incrociare il suo cammino.

Il colorito dorato, la bocca golosa, i denti bianchi e forti: tutto, in lei, non suggerisce impegno, sacrificio e dolore, ma godimento, godimento, ed ancora godimento. Neppure le prove fisiche più sfiancanti e la severità inscalfibile di Ikki sono riuscite a piegarla. Non si piega davanti a nessuno, Agape, se non durante i raffinati giochi erotici in cui si diverte ad intrattenere questo o quel guerriero. Ben pochi resistono al richiamo della sua bellezza di fimmina: il petto prepotente, i fianchi poderosi, le lunghissime e forti gambe ricevono, grati, diversi omaggi da molti uomini.

§§§

“Sei arrivata. Hai svolto la missione che ti avevo affidato?” le chiese lui, fissandola in volto con i suoi occhi blu, micidiali come vent’anni prima e come  sempre saranno.

“Sì. Ho portato aiuto a quella popolazione, come mi hai chiesto di fare” rispose la ragazza, laconica. Non erano avvezzi a parlar molto, loro due…

“…Il nemico?”.

“Morto. Ovviamente.” precisò lei, lasciandosi andar seduta per terra, con malagrazia.

“Non ti ho dato il permesso di metterti comoda, Agape. Qui non sei giù a casa con la tua famiglia, ma al Santuario, dal Gran Sacerdote” la rimproverò Ikki, con tono duro “non dimenticare che stai ancora indossando il cloth del Cancer.”.

Sbuffando, Agape si tirò su in piedi:

“Certo. Soprattutto, non debbo dimenticare mai di chi io sia figlia. Di chi io sia veramente figlia.” chiosò, con un sorrisetto ironico sulle belle labbra piene.

“E’ impossibile dimenticarlo, Agape: in questo non posso che darti ragione.” le replicò l’uomo, in tono gelido, congedandola.

§§§§§§

I personaggi della suesposta flashfic sono rigorosamente maggiorenni secondo la Legge Italiana.

Ho composto questo componimento senza scopo di lucro, rispettando i diritti di autore di Mr. Masami Kurumada per il personaggio di Ikki e sottolineando, altresì, che il personaggio di Agape è solo mio e che ne detengo i diritti di autore.


  
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