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Autore: AliceInWonderbook    11/04/2015    2 recensioni
Glitter And Gold
L'armadio di Alec provoca a Magnus scompensi emotivi decisamente forti, quindi decide di trascinare il suo ragazzo in un giro di shopping sfrenato.
[MALEC]
#564 PAROLE#
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Glitter And Gold

Magnus fissava da un paio d’ore l’armadio di Alec, con aria critica, passando ogni tanto due dita sui vestiti.
Il problema che lo affliggeva e gli faceva accapponare la pelle era uno ed uno soltanto: il nero.
Non aveva nulla contro il nero, se abbinato con qualche colore sgargiante e, ovviamente, una cascata di glitter.
Nell’armadio del suo ragazzo, infatti, era tutto maledettamente monocromatico, magliette nere, pantaloni neri, giacche nere, mutande e calzini neri. Nero, nero e ancora nero, roba da non credere!
“Alec!” urlò lo stregone, lasciandosi sfuggire un gemito disperato, quasi isterico.
Il ragazzo, arrivato sulla soglia, si appoggiò allo stipite della porta, osservando, per nulla preoccupato, l’altro.
“Ti supplico di farmi un favore, Alec” cominciò Magnus.
“Come se avessi scelta” borbottò in risposta.
“Già, beh, dobbiamo assolutamente fare shopping!”
“Un no sarebbe inutile, vero?”
“Probabilmente ti trasformerei in un chihuahua e ti comprerei un collare rosa” disse annuendo il ragazzo.
Alec sospirò e scosse la testa, dopodiché afferrò la sua giacca, ovviamente nera, e fece segno a Magnus, che si precipitò verso di lui, indossando un boa di piume dorate.
“Pronto?”
“Non si è mai pronti ad un giro di shopping con te, Magnus Bane. Soprattutto quando si è le vittime predestinate…”
Si diressero verso il centro e Magnus trascinò Alec in un negozio qualsiasi, che vendeva abiti del tutto scadenti.
Vedendo il posto, Alec inarcò un sopracciglio, ma non fece domande.
“Salve, dove sono i camerini?” chiese Magnus, dopo aver arraffato un numero indefinito di abiti dalle grucce.
La commessa fece un cenno con la mano, scocciata, con uno sguardo truce, mentre la bolla di gomma da masticare le esplodeva in faccia, lasciandola perplessa.
“Sei stato tu, vero?” chiese Alec, cercando di non ridere.
“Hai visto come ci guardava?” fu l’unica risposta che ricevette, prima che Magnus lo spintonasse all’interno di un camerino e chiudesse la tenda.
Gli passò i vestiti da indossare e rimase fermo, a fissarlo.
“Resti qui?” furono le prime parole che vennero in mente ad Alec.
“Non dirmi che ti vergogni, su… Stavolta avrai addirittura le mutande addosso” rispose l’altro, con un sorrisino malizioso.
Quando Alec ebbe indossato i vestiti, lo stregone lo fissò, arricciando il naso.
“Staresti bene anche con un sacco della spazzatura addosso” sbuffò.
Alec si passò una mano sul volto, impacciato.
“Comunque – esclamò Magnus – ora viene la parte divertente”.
Con uno schiocco delle dita trasformò completamente l’outfit del compagno, cambiando il colore dei pantaloni in un verde lime.
La cinta, l’unico tocco di nero, oltre ai suoi capelli, era piena di paillettes argentate e metteva Alec decisamente in imbarazzo.
“Oh santo Cielo! – gemette il povero ragazzo – la camicia fucsia no!”
Magnus sorrise divertito, prima di indicargli i piedi, intrappolati in degli stivaletti rivestiti in pelo viola.
Prima che Alec potesse dire alcunché, però, lo stregone schioccò le dita per la seconda volta e i vestiti che il ragazzo aveva indosso prima si rimaterializzarono al loro posto.
“Cosa…” cominciò Alec, stupito.
“Credi davvero che cambierei qualcosa di te?” mormorò Magnus, avvicinandosi a lui.
“Io… N-non” per una volta il ragazzo era senza parole.
“Sei perfetto, sai? – continuò sussurrando – E poi, non è che me ne faccia molto dei vestiti che hai indosso. Preferisco quando sei senza”
Alec rise, ma la sua risata venne soffocata dalle labbra di Magnus che si posavano sulle sue.
“Sei unico e sono terribilmente felice che tu sia mio”.

#spazioautrice: salve, salvino! la mia prima Malec yay *si emoziona e si asciuga una lacrimuccia*.
devo ringraziare la pagina facebook We are out for prompt, perché con i suoi event sprona sempre a scrivere storie, altrimenti il mio account sarebbe decisamente morto... ops?
comunque, per chi non lo sapesse il titolo della storia è anche il titolo di una canzone di rebecca ferguson, che potete ascoltare cliccando
qui.
se lasciaste una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, sarei davvero felicissima e vi regalerei un patapandacorno, del colore che preferite.
vi lascio i miei "contatti" se voleste chiedermi qualcosa e non vi andasse di usare i messaggi di EFP, per qualche oscura ragione.
detto questo, baci e biscotti della fortuna a tutti quanti,
alice in wonderbook
 
  
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