Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: Kaho    23/12/2008    6 recensioni
Tre sipari sul film di FMA. Spoiler per chi non ha visto il film.
#1 [Al&Winry] - «Winry, dovresti andare a letto, è tardi.»
#2 [Roy&Winry] - Winry aspettò. Non si sarebbe certo arrabbiata, se fosse rimasto in silenzio; c’era abituata, alle domande senza risposta.
#3 [Ed&Winry] - Winry non poteva immaginare un incontro migliore di quello.
Buon Natale, Sara!
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I titoli sono ripresi tutti dall’adorabile, poetica “Porcelain” dei Cautarize.

FullMetal Alchemist non mi appartiene affatto. E nemmeno Shamballa.

 

Buon Natale, Kay.

Ricordati di farmi un regalo con il tuo borsellino a forma di rana bello pieno, okay? <3

 

 

 

 

 

Tired of sleeping with ghosts

 

 

 

#1 – Fell asleep with your ghost woke up with a headache.
From a cure that's only temporary, and in the morning always fails me.


 

Il suo udito non l’aveva ingannato: c’era veramente qualcuno nell’officina.

All’inizio aveva pensato che quel piccolo rumore metallico fosse frutto della sua mente, legata al ricordo di interi pomeriggi passati da Winry con Ed.

Si era alzato sentendo sete (e pensando che, finalmente, poteva ‘avere sete’, anche se il prezzo che aveva pagato era troppo alto) ed era giunto in cucina.

Mentre riempiva il bicchiere d’acqua, aveva sentito ancora quel rumore.

Un brivido sotto la pelle – sensazione ancora nuova per Alphonse, però c’era qualcosa che mancava, e lui lo avvertiva terribilmente bene – ed ebbe l’impulso di tornare sotto le lenzuola e restarci fino al mattino, torturandosi nel dubbio piuttosto che sapere.

Ma, in un modo che gli apparteneva tipico del suo modo d’agire, avanzò verso l’officina, aprì la porta con un cigolio e guardò Winry, la vecchia tutta da meccanico addosso e le mani sporche di grasso che lavoravano su d’un braccio meccanico inconfondibile.

Fulminea, la testa di Winry si alzò di scatto e gli occhi assottigliati azzurrissimi lo fulminarono sul posto.

«Cosa ci fai alzato a quest’ora, Al?»

Alphonse abbassò gli occhi a terra, costernato.

«Sono sceso per un bicchiere d’acqua e ho sentito un rumore. Tutto qui.» spiegò, con tono piatto, continuando a tenere gli occhi fissi a terra.

«Ora sai che non è un ladro!» esclamò Winry con un mezzo-sorriso, che Al vide con la coda nell’occhio. Quando la risentì trafficare con l’auto-mail, fu certo che i suoi occhi erano sull’oggetto e rialzò lo sguardo, traboccante di tristezza e colpa.

«Winry, dovresti andare a letto, è tardi.»

«Non ho ancora finito.»

«Winry…»

«Ho detto» lo trafisse ancora, senza alzare gli occhi, solo con il tono basso, tagliente e vagamente tremulo della voce. «Che devo finire quest’auto-mail.»

«O-ok… allora ti preparo una tazza di the e la beviamo insieme, uh?»

Il cacciavite strinse un bullone all’altezza del gomito. «Non ce n’è alcun bisogno.»

«Vado a prepararlo.» concluse Al, ignorandola, e uscì dalla stanza in fretta e furia, quasi correndo in cucina. Riempì la teiera, la mise sul fuoco, prese una bustina di the, preparò le tazzine, lo zucchero e il latte.

Quando non ebbe più nulla da fare, appoggiò le mani sul lavabo e lo strinse con forza, sospirando profondamente per allentare il pulsare frenetico del suo cuore e il martellare assillante nella sua testa.

Nell’officina c’era l’odore di Edward, il braccio di Edward, nascosto nell’armadio, dove l’aveva lasciata, c’era la divisa di Edward e perfino la ragazza che amava Edward.

 

 

#2 – And I'm sharing a drink with a memory,

and a laugh with an empty seat.

 

 

«E così sta per andare al confine del Paese, uh?»

Le dita di Roy Mustang si contrassero sul manico della tazza che poco prima gli aveva offerto, fumante di the alla fragola, un gusto dolciastro e infantile che Winry amava ancora.

«Sì.»

La risposta piatta e secca non la infastidì affatto e nemmeno la sua presenza lì, a quel tavolo, di fronte a lei.

Osservava la divisa sporca, le lunghe occhiaie e lo sguardo stanco dell’ex-Colonnello senza particolari reazioni. L’ira era ormai soffocata in Winry, abituata da anni a testare la propria pazienza.

«Come mai è venuto qui?»

Una domanda incolore, ma Roy Mustang si irrigidì e prese un sorso della propria tazza, evitando il suo viso come faceva da quando lei gli aveva aperto la porta e lo aveva invitato dentro.

Winry aspettò. Non si sarebbe certo arrabbiata, se fosse rimasto in silenzio; c’era abituata, alle domande senza risposta.

«Io… dovevo passare da lei, signorina Rockbell

«Ah,» Winry appoggiò il mento su una mano. «Il passato la perseguita. Purtroppo non potrò darle il mio perdono senza riserve, spero mi comprenda. Non sono ancora pronta ad un simile passo, e forse non lo sarò mai.»

L’ex-colonnello annuì, mestamente, alzando gli occhi fino ad incontrare quelli di Winry. Aveva uno sguardo comprensivo e appena triste, ammorbidito da una sfumatura malinconica nelle iride scure.

«Non c’è bisogno di giustificazioni.»

La ringraziò per il the e uscì dalla porta, calcandosi il berretto da ufficiale sul volto.

Winry lo guardò finché scomparve oltre l’orizzonte; sparì davanti ai suoi occhi come un fantasma, dissolvendosi nella luce obliqua e sanguinea del sole al tramonto.

 

 

#3 – Do you still look the same? Will you still look at me the same?
Cause I know that I don't, I've gotten so old in these last few years.

 

Winry non poteva immaginare un incontro migliore di quello.

C’era polvere, c’era rumore, c’era Edward esattamente come lo ricordava; lo scenario di un’allucinazione prodotta dalla sua testa, gremita di ricordi.

In quegli anni passati quasi sempre in una solitudine interiore, Winry si era fatta una mezza idea sulla memoria, perché non le pareva possibile sentirsi vecchia alla sua età. Dopo notti insonni passate tra auto-mail e lubrificanti, aveva convenuto che non erano i ricordi bensì ciò che si perdeva in vita ad invecchiare.

Lei aveva perduto man mano un po’ tutto, perfino la sua razionalità. Altrimenti, perché Edward era lì e lei lo stava abbracciando?

Non era per nulla logico, non era da Winry, abbracciare Edward, nemmeno dopo tanto distacco.

Per cui, in cuor suo, Winry era convintissima di aver raggiunto l’apice della follia e che presto Alphonse avrebbe dovuto venire a salvarla per l’ennesima volta da se stessa, quel caro, caro ragazzo di cui avrebbe sinceramente voluto innamorarsi.

Né il tocco reale di Edward e nemmeno la montatura dell’arto meccanico che effettuò lei stessa, niente di tutto ciò le fece andare via la sensazione di irrealtà che la stringeva in una morsa.

È tutto a posto, Winry, ora Alphonse arriva e ti porta il the, uh?

Erano tutti felici che ci fosse Edward, nella confusione delle detonazioni, negli spari, nelle macchine che volavano sopra la città; perché lui sistemava tutto, in modo perfetto. Perché era , con loro, nell’ennesima battaglia.

Eppure c’era polvere e rumore. Non si riusciva a pensare. Era forse per quello che tutti parevano entusiasti del suo arrivo?

Quando svanì, ancora, portandosi anche Alphonse con sé, Winry seppe che il fantasma di Edward non riusciva a essere il suo eroe, nemmeno in un’illusione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La prima “fiction” su FullMetal Alchemist! Spero di non aver scritto cavolate, ho visto il film di Shamballa tempo fa su MTV e non sono proprio sicura sicurissima di aver scritto tutto nel modo giusto. Avvisatemi degli strafalcioni. XD

Ho sempre desiderato scrivere qualcosa su Winry. *_* è un personaggio poco considerato purtroppo. ù_ù

 

Il desiderio natalizio di Kay – alias Mao_chan91, la sensei dell’EdWin, che ha ispirato questo Alphonse e che mi ha fatto conoscere Porcelain! (L) – me ne ha dato la possibilità.

Ebbene, Kay, prometto solennemente come impegno dell’anno di documentarmi meglio su FMA per quella cosuccia che tu sai. ù_ù La nostra è una sfida a cui non posso mancare!

Buon Natalissimo, Sara. J

 

Buon Natale anche a tutti voi lettori, of course. XD

 

Kaho

[in versione natalizia che comprende un naso rosso da renna]

 

  
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