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Autore: TheCrimsonGhost    11/04/2015    2 recensioni
I miei genitori morirono, e circa qualche giorno dopo, ebbi l’occasione di incontrare dopo tanti anni mio fratello per sapere cosa dicesse il testamento lasciatoci. Ero davvero impaziente di incontrarlo, per vedere come fosse cambiato, cosa avesse imparato e se avesse fatto nuove conoscenze mentre era lontano da casa.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano diversi anni che non vedevo mio fratello. Quando lo portarono via di casa era ancora piccolo, i miei dissero che era un po’ troppo speciale per stare con me.
La mia infanzia nonostante tutto procedette normalmente, ero abbastanza introverso e quelle poche volte che mi obbligavano ad uscire le passavo sotto un albero a leggere o a spaventare gli uccellini sugli alberi. Ma nonostante questo facevo parte di un ristretto gruppo di amici, quasi tutti con gli stessi hobbies, sfortunatamente non ci incontravamo quasi mai. 
 
I miei genitori morirono, e circa qualche giorno dopo, ebbi l’occasione di incontrare dopo tanti anni mio fratello per sapere cosa dicesse il testamento lasciatoci. Ero davvero impaziente di incontrarlo, per vedere come fosse cambiato, cosa avesse imparato e se avesse fatto nuove conoscenze mentre era lontano da casa.
Mio fratello arrivò a casa, era praticamente cambiato dall’ultima volta che lo ebbi visto: era più alto, più robusto e con dei lineamenti più maschili; quest’ultimi accentuati dalla folta barba color castagna.
«Ciao Joseph, da quanto tempo? Come stai?»
«Ciao Robert, sto bene,» risposi «ti va di bere qualcosa prima di leggere il testamento?»
«Perché no? Comunque ci andremo piano… Voglio conservare la lucidità per raccontarci di questi ultimi anni in cui siamo stati lontani».
Andammo nel salone della casa: con un bellissimo caminetto in pietra, una soffice moquette color nebbia, i vari trofei sportivi di papà ed un piano bar come lo si vedono nei locali più lussuosi.
Robert cominciò a versare in due bicchierini di vetro un po’ di Vodka, mi passò il bicchierino, alzò il suo e disse: «Voglio brindarne alla ricongiunzione col mio amato fratello!»
Poi mandammo la Vodka giù in un sorso.
Robert non era proprio cambiato nel carattere, sempre allegro, anche nelle situazioni più brutte; tipo questa. Robert poi improvvisamente si rannicchiò a terra, cominciò ad avere spasmi e stranamente sembrava ingrossarsi… Si stava trasformando in qualcosa di orribile: gli crebbero le ali, le corna e le sue gambe vennero sostituite ad un paio di zampe caprine. Si alzò ringhiando, poi mi aggredì stringendomi il collo; ero nel panico, sarei morto! Cercai qualcosa con cui difendermi, allora presi la bottiglia di Vodka e gliela fracassai in testa. Il demone cadde, poi cominciai a conficcargli ripetutamente la bottiglia di Vodka nel cranio il quale dava la sensazione di star fracassando una zucca.
 
Nel salone poi entrò un domestico, la sua espressione era di puro terrore, urlò e corse via a cercare aiuto. Dopo un po’ nel salone arrivò la polizia, mi presero per portarmi in un luogo sicuro. Venni portato nella mia stanza, mi stesi sul letto, avvolto dal calore della mia camicia di forza.
  
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