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Autore: ileen    12/04/2015    0 recensioni
Io e una mia amica, non che compagna di classe, avevamo pensato di scrivere questa storia assolutamente inventata da noi su dei nostri compagni di classe. Parla di questi due nostri compagni e la loro storia insieme. Parla dei loro sentimenti, dei loro pensieri e di quello che fanno, di come si parlano e molto altro. E' una storia su due amanti, che sono ostacolati. La storia complicata e drammatica di un amore. Non credo che li conoscete, ma spero vi piaccia lo stesso. Magari un giorno, chi lo sa, potrebbe capitare veramente questa cosa ai vostri compagni. Inoltre, questa storia è stata pubblicata anche su Wattpad da Zoe Caldieraro (la mia amica e compagna di classe).
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 1

Alessandro's pov
Era il primo giorno di scuola e mi faceva male la testa per la sera precedente. Ero seduto in classe con i miei nuovi compagni. Mi venne in mente tutto quello che avevo fatto quella notte. Ero stato con la mia ragazza, Eva, a casa sua, nella sua camera. Avevo perso la verginità con lei alla sua mega festa di compleanno. Al solo pensiero, mi venne un sorriso da ebete mentre fissavo la porta dell'aula. Uscii dai miei pensieri quando un ragazzo entrò in classe, aveva ancora gli occhiali da sole in faccia, era in ritardo, puzzava di fumo. Probabilmente aveva perso tempo fumando una cicca. "Magari dopo gliene pacco una" mi ritrovai a pensare. Era un ragazzo con i capelli e occhi marroni, aveva un buffo taglio, ma gli donava, e la testa un po' sproporzionata rispetto al corpo. Indossava un paio di jeans neri, una canotta dell'Obey e delle Vans bordeaux. Gli sorrisi e lui continuava a fissarmi con uno sguardo indecifrabile in volto, mi guardava finché mi raggiunse e si sedette affianco a me.
La tutor iniziò a parlare dei prof si soffermò su una certa Gleria:" La professoressa Gleria sarà la vostra coordinatrice. È una donna abbastanza vecchia con i capelli bianchi e la troverete dappertutto". "Chissà cosa ha fatto ieri sera per farli diventare così bianchi" dissi e subito dopo in quell'aula iniziarono tutti a ridere. Smisi di ascoltare quello che i tutor dicevano e iniziai a parlare con il ragazzo affianco a me. Giovanni, credo si chiami. Era simpatico e gli piacevano praticamente le mie stesse cose: videogames, cicche, feste, ragazze.

Giovanni's pov
L'estate era finita. Feste, alcool, fumo, amici: ecco come erano trascorsi i miei 3 mesi di vacanza. Mi ero divertito un botto con le cose per me più importanti. Ma adesso era ora di cominciare un nuovo anno scolastico, forse il più strano: la prima superiore e avevo scelto un liceo scientifico. Era ormai il primo giorno di scuola e io stavo fumando l'ultima sigaretta dell'estate, per ricominciare. Entrai in classe un po' in ritardo, con i miei Ray-Ban neri ancora in faccia e diedi un'occhiata un po' a tutti, ma mi soffermai su un ragazzo. Aveva gli occhi marroni e capelli castani, ma sorrideva. Quel sorriso era strano, diverso, speciale. Non avevo mai visto un sorriso del genere in un ragazzo, sembrava entusiasta della vita. Era felice veramente e non avevo mai visto persone davvero felici. Decisi quindi di sedermi vicino a lui. Indossava dei jeans blu, una camicia a quadri senza maniche e delle All-Stars grigie. Si chiamava Alessandro e aveva i miei stessi interessi: ragazze, feste, videogames,  cicche. Insomma, se c'era da godersi la vita, lui non si tirava indietro. Mi ricordo che fece una battuta, mentre la tutor parlava. Sembrava il classico buffone allegro, che toglie la tensione dalle noiose giornate di scuola. La mattina seguente ci trovammo per fumare una cicca prima di scuola. Mi accorsi che aveva uno strano modo di fumare: teneva il filtro della sigaretta sul "bordo" e dalla sua bocca usciva una nuvola di fumo compatta e intensa. Iniziai a conoscere un po' tutti i miei prof e anche qualche mio nuovo compagno. Quel sabato ci sarebbe stata una festa a casa mia per "inaugurare" il nuovo anno scolastico. Invitai tutti i miei amici, Alessandro e la sua ragazza. Ormai era tutto pronto, mancavano solo gli invitati. Quando arrivarono, il dj mise la musica a tutta bomba. Dopo circa un'ora, uscii per andare a fumare una sigaretta e lì trovai Alessandro, mentre beveva e fumava contemporaneamente...
"E allora, come va?"
"Benissimo, vecchio. Ci sono delle tipe strafighe lì dentro. Non so come fai a esserle solo amico e niente di più"
"Allora fattele. Che problema hai?"
"No. Io sto con Eva. Ho perso la verginità con lei, non posso lasciarla. Ma dimmi, tu non sei più vergine, vero fra?"
"Ovvio." Mentii. Io ero ancora vergine, perché aspettavo la ragazza giusta. Era davvero importante per me. "Va be', io vado. Ci vediamo dopo casomai"
"Ok. A dopo"
Rientrai e mi misi quasi subito a ballare e a saltare come un deficiente, perché alla fine una festa è fatta per divertirsi...
  
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