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Autore: TheCrimsonGhost    12/04/2015    2 recensioni
Il cimitero quella sera era di un atmosfera inquietante all’inverosimile: le tombe in pietra era quasi assopite dalla nebbia, i corvi gracchiavano a tempi alternati (ogni cinque secondi c’era un gracchio), i ramoscelli che ricoprivano il suolo scricchiolavano quando li si calpestavano, faceva molto freddo e fra qualche ora probabilmente avrebbe piovuto.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cimitero quella sera era di un atmosfera inquietante all’inverosimile: le tombe in pietra era quasi assopite dalla nebbia, i corvi gracchiavano a tempi alternati (ogni cinque secondi c’era un gracchio), i ramoscelli che ricoprivano il suolo scricchiolavano quando li si calpestavano, faceva molto freddo e fra qualche ora probabilmente avrebbe piovuto. L’unico essere vivente in quel terrificante cimitero era il becchino Arnold; guidato dalla lieve luce prodotta da una lampada ad olio ormai scheggiata e riparata spesso alla buona e meglio.
 
Molti consideravano il lavoro di Arnold terrificante, ed alcuni esordivano con: “Solo un pazzo sorveglierebbe un cimitero!” ma il vecchio becchino c’era abituato; secondo lui bisognava aver paura più dei vivi che dei morti.
Il vecchio Arnold era basso, mingherlino e con un grande naso aquilino; il quale a prima vista gli dava un aspetto inquietante, ma conoscendolo si capiva fosse una brava persona.
Mancavano poche ore e Arnold sarebbe tornato a casa sua, avrebbe baciato sua moglie dormiente sulla fronte e avrebbe dormito a sua volta.
Da qualche mese alle bare erano stati aggiunti dei lunghi tubi che portavano direttamente all’eterna dimora del morto, poiché nel caso ci fosse stata una sepoltura prematura, egli potesse parlare e respirare tramite quel tubo. Arnold sapeva che quei tubi erano pressoché inutili, poiché tutti scapperebbero a gambe levate sentendo un morto parlare; anche se egli fosse realmente vivo.
 
Arnold sentii delle urla provenire dalla bara vicino un grosso albero ormai spoglio delle sue foglie. La voce era femminile, disse: «Aiuto! Sono stata sepolta viva…»
Arnold illuminò la bara e disse: «Mi dispiace, ma lei è morta cinque anni fa, e qualsiasi cosa ci sia lì sotto io non intendo dissotterrarla».
 
  
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