Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    13/04/2015    3 recensioni
WonKyu
« Kyu… », mise le mani avanti Siwon, pronto a ripararsi; una nota di panico nella voce. « Perché sei così arrabbiato? », domandò pacato.
Kyuhyun sputò fuori l’aria dai polmoni con indignazione: « E me lo chiedi pure? Io ero lì a dirti come mi sento e tu mi attacchi in faccia? Ma perché non te ne vai a ‘fanculo, cazzo? Tu e quella nuova casa di merda! »
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Kyuhyun
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '50 Prompt'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per gli altri Prompt andate QUI.
 
 
 
 
*
 
 
 
 
Titolo: Casa
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Kyuhyun, Siwon (WonKyu)
Prompt: 02
Rating: Verde
Conteggio Parole: 1855



Quando Siwon gli aveva detto che voleva comprare una casa, Kyuhyun si era sorpreso.
Cosa doveva farci il maggiore con una casa quando avevano a disposizione un intero dormitorio? Perché andava via? Non voleva più stare insieme a lui?
Quelle domande se le ripeteva come un disco rotto nella testa, da mesi, da quando era iniziata quella ricerca; ma mai, nemmeno una volta, aveva dato voce a quelle domande. Non con Siwon, per lo meno. Con se stesso se le era domandate così tante volte da essersi insordito.
Quando Siwon gli aveva comunicato le sue intenzioni, aveva solo risposto: « Okay. », e non aveva aggiunto null’altro.
Si era limitato a visualizzare annunci su internet o a vedere le e-m@il che l’agenzia immobiliare mandava a Siwon con le varie foto e caratteristiche di ogni appartamento.
Anche se Kyuhyun sapeva che Siwon era un tipo preciso, non avrebbe mai creduto che fosse così puntiglioso: erano tre mesi che cercava casa, ma ancora non l’aveva trovata. C’era sempre qualcosa che non andava. O il bagno era piccolo, o il salotto non aveva sufficienti finestre, o la cucina era eccessivamente grande, o non c’era la cabina armadio o chissà cos’altro. Una volta non aveva preso un appartamento perfetto perché c’era il camino.
Bah.
Kyuhyun di sicuro non lo capiva. Poteva semplicemente non utilizzarlo, no? Anche Jiwon glielo aveva suggerito, ma niente. C’era il camino, quindi anche se tutto il resto era perfetto, quella casa non andava bene.
A volte si domandava se si drogasse più pesante del solito… magari non se ne era accorto; d’altronde non è che stavano insieme ventiquattro ore su ventiquattro. Anzi, generalmente erano più le ore e i giorni che non si vedevano che quelle in cui stavano insieme.
Il vibrare improvviso del cellulare lo risvegliò dai suoi pensieri. Lo afferrò e rispose senza neanche guardare chi fosse: « Pronto? »
« Kyu! » Era Siwon.
« Ehi… come mai così contento? », domandò il minore. Anche se il maggiore aveva pronunciato solo il suo nome, si poteva percepire comunque la felicità nella sua voce.
« Ho una grande notizia! », rispose l’altro. Anche tramite telefono, Kyuhyun sentiva che aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro. « Ho trovato una casa! »
Kyuhyun si ammutolì. Da una parte era contento che l’altro avesse finalmente concluso la sua ricerca (smettendo quindi anche di stressarlo, ovviamente), ma dall’altra… aver trovato una casa significava che se ne sarebbe andato.
Come poteva essere felice che Siwon se ne andava definitivamente dal dormitorio? Anche se passavano lunghi periodi distanti a causa dei rispettivi impegni, sapere che l’altro sarebbe sempre tornato nella stessa casa era rassicurante.
Ma adesso?
« Kyu…? »
Kyuhyun si riscosse: « Ah, sì. Wow. Sono davvero felice per te, Siwonnie. »
Ci fu un lungo momento di silenzio, poi la voce di Siwon si levò incerta: « Non sembra, Kyu… », ammise con timore e tristezza miste insieme.
Kyuhyun sospirò stancamente: « No, sono contento. Solo che… »
« Solo che…? », domandò Siwon, con la voce di chi era sul filo del rasoio.
« Solo che… mi mancherai. Senza di te il dormitorio sarà un po’ più triste. », ammise infine Kyuhyun.
Ci fu qualche lungo secondo di silenzio, poi: « Non ti muovere. », fu la risposta senza capo né coda di Siwon; prima di sentire il tu-tu continuo della linea interrotta.
Kyuhyun si staccò il cellulare dall’orecchio di scatto, fissandolo stralunato.
« Cheee? », quasi gridò, sconcertato « Non mi avrai davvero attaccato in faccia! », sbraitò contro il telefono come se fosse la faccia di Siwon « Proprio mentre io ti dicevo finalmente come mi sento… tu mi attacchi il telefono in facciaaa? » Era indignato.
E pronto ad uccidere.
 
Quando Siwon spalancò la porta della sua camera, Kyuhyun quasi cadde dal letto per lo spavento.
« Kyuhyunnie! », salutò l’altro con un gran sorriso; ma l’unica risposta che ottenne fu una cuscinata in piena faccia. Il cuscino candido gli si spalmò sul volto con potenza e un tonfo sordo, oscurandogli la vista e bloccandogli per un secondo il respiro.
« Ahi… », piagnucolò il maggiore, vedendo il cuscino che cadeva a terra.
« Brutto bastardo… », ringhiò Kyuhyun, alzandosi in ginocchio sul letto e afferrando una delle ciabatte, pronto a tirargli anche quella.
« Kyu… », mise le mani avanti Siwon, pronto a ripararsi; una nota di panico nella voce. « Perché sei così arrabbiato? », domandò pacato.
Kyuhyun sputò fuori l’aria dai polmoni con indignazione: « E me lo chiedi pure? Io ero lì a dirti come mi sento e tu mi attacchi in faccia? Ma perché non te ne vai a ‘fanculo, cazzo? Tu e quella nuova casa di merda! », sbraitò, sempre più arrabbiato ad ogni parola.
A Siwon venne da ridere, ma si trattenne: « E dai, Kyu… ti avevo detto di aspettare, che volevo parlarne in faccia e non per telefono… », provò a spiegarsi.
« Non mi hai spiegato proprio un cazzo! Mi hai solo detto di non muovermi! », precisò Kyuhyun.
Siwon lo guardò confuso: « Non l’ho detto? », domandò. Si vedeva lontano chilometri che davvero credeva di averlo fatto.
Quell’espressione confusa rabbonì un poco Kyuhyun, che comunque risposte con stizza: « No. », ringhiò.
« Beh… » Siwon cominciò a sudare un po’ freddo.
« Sei un completo imbecille. », decretò il minore.
« In questa situazione, forse, un pochino lo sono stato, sì… ma ero convinto di non averlo solo pensato. », ammise Siwon.
« Senza forse: sei un idiota. », disse con cipiglio severo Kyuhyun.
Siwon sorrise: « Okay. Senza forse. Lo sono stato. »
« Bene; almeno su qualcosa siamo d’accordo. », sbuffò Kyuhyun, mettendosi seduto sul letto di botto e intrecciando la gambe, allacciando la caviglie davanti all’inguine. Afferrò l’altro cuscino e se lo strinse al petto, pronto a usarlo come arma. Quindi alzò gli occhi furenti sull’altro, aspettando una spiegazioni.
Siwon sospirò, dopodiché di avvicinò e si sedette sul bordo del letto, di traverso, con una caviglia sotto le natiche e l’altro piede piantato bene a terra. « Kyu… », lo chiamò piano.
« Che c’è. », rispose stizzito l’altro, senza guardarlo, ma fissando piuttosto il pavimento.
« Kyuhyunnie… », riprovò Siwon, con tono dolce « Guardami, dai… »
Kyuhyun sbuffò, ma girò lentamente gli occhi e la testa verso di lui, senza dire niente.
« Ti andrebbe di andare in un posto? », domandò Siwon, stringendogli una mano tra le sue.
« Eh? » Kyuhyun si sarebbe aspettato di tutto, tranne una domanda simile.
« Dai, ti prego… ho bisogno che vieni da una parte con me, poi parliamo per bene. », sorrise dolcemente il maggiore.
Kyuhyun avrebbe voluto dirgli di no, che non ci pensava neanche per sogno, che con lui non sarebbe andato da nessuna parte fino a che non avesse ricevuto la sua risposta… avrebbe voluto. Ma la curiosità, su di lui, esercitava sempre un certo fascino, maggiore persino del buonsenso. Perciò disse: « Va bene… », e si alzò.
 
Quando raggiunsero quel lussuoso palazzo in vetro e mattoni, Kyuhyun non ebbe più dubbi: era lì che Siwon sarebbe andato ad abitare nella sua nuova casa.
« Mi prendi per culo? » Non riuscì proprio ad esimersi dal chiederglielo.
« No. Di certo non qui nel parcheggio, per lo meno. », disse Siwon, mentre chiudeva la macchina con la chiusura centralizzata comandata da un pulsante sulle chiavi.
Kyuhyun gli scoccò un’occhiataccia a causa della battuta a doppio senso, imbronciandosi ancor di più, ma non disse nulla e serrò le labbra, seguendolo dentro il palazzo, poi nell’ascensore e infine dentro l’appartamento.
Era bello, lussuoso, gigantesco. Era proprio da Siwon: trasudava lusso da ogni dove. Anche lo zerbino sembrava lussuoso.
« Questa casa è fastidiosamente perfetta come te. », borbottò Kyuhyun, sfilandosi le scarpe nell’ingresso e avanzando in calzini sul parquet color noce.
Siwon ridacchiò, sfilandosi a sua volta le scarpe e infilandosi le ciabatte rosse, seguì l’altro all’interno dell’appartamento.
Kyuhyun ispezionò tutte le stanze, notando che non mancava proprio niente di quello che l’altro aveva richiesto: un bel salotto pieno di finestre, una cucina non eccessivamente grande con un’isola per mangiare, una cameretta dove aveva allestito una palestra, una gigantesca cabina armadio, un bel bagno con doccia e vasca e una camera da letto che nemmeno l’Imperatore. Nessun camino in vista.
« Direi che è esattamente come la volevi. », sentenziò.
« Già. », concordò Siwon, andando in cucina a prendere due calici e una bottiglia di vino. La stappò prima di portarla in salotto.
Si sedette sul grande divano e puntellò la mano per far sedere Kyuhyun vicino a lui.
Anche se riluttante, Kyuhyun andò a sedersi incrociando le gambe sul cuscino.
Siwon versò da bere e porse uno dei calici all’altro, che lo tenne in mano senza sorseggiarlo.
Brutto segno.
« Kyu… perché non me ne hai parlato prima? Perché non mi hai detto come ti sentivi? », esordì Siwon, dopo qualche momento.
Kyuhyun fece spallucce.
« Kyu… », lo ammonì Siwon. Aveva sempre voluto che l’altro gli parlasse, e fare scena muta proprio adesso non glielo avrebbe mai permesso.
Kyuhyun lo fissò per un attimo, poi sospirò: « Perché pensavo che mi prendessi per un piagnone appiccicoso come Donghae… », spiegò.
Siwon scoppiò a ridere: « Non potresti mai essere come Donghae! Ti manca la dolcezza e l’innocenza, nonché la petulanza. »
Kyuhyun lo fulminò con lo sguardo: « Mi stai dicendo che non sono per niente gentile? »
Siwon gli strinse un braccio intorno alle spalle e se lo avvicinò, baciandogli la fronte: « Sei gentile a modo tuo… »
« Sì, come no… che bel contentino, grazie! », sbuffò irritato il minore, non sottraendosi però alle coccole dell’altro.
Siwon sorrise col naso infilato nei capelli dell’altro e la bocca sulla sua fronte.
« E comunque ti odio. », volle precisare Kyuhyun, giusto per rimarcare il fatto di sentirsi mortalmente offeso.
Siwon gli baciò la punta del naso: « Kyu… sai perché ho voluto comprare una casa? »
« Per toglierti noi dalle balle. », rispose convinto Kyuhyun.
Siwon scosse la testa con un sorriso: « Mi voglio togliere qualcuno dalle balle… anzi, più di uno!, ma non di certo tu! », spiegò.
Kyuhyun alzò un sopracciglio, perciò Siwon cercò di essere più chiaro: « A causa dei nostri troppi impegni, passiamo moltissimo tempo lontani. E quando riusciamo a vederci, nella maggior parte dei casi non possiamo quasi nemmeno stare insieme perché ci sono tutti gli altri in mezzo ai piedi. »
« E quindi? », domandò Kyuhyun, con un delizioso broncio sulle labbra piene.
« E quindi… », sospirò Siwon « avere una casa tutta mia vuol dire avere tutto il tempo e lo spazio e la privacy solo per me e te, per noi. »
Lo sguardo che Siwon gli lanciò fu tenerissimo e a Kyuhyun si aprì un Mondo di sfaccettature e significati e il cuore perse un battito.
« Hai fatto tutto questo… per noi? » sussurrò.
« Finalmente l’hai capita, testone… », sorrise il maggiore, chiedendogli la bocca con un dolce bacio.
 
 
 
FINE

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: slanif