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Autore: piccis    24/12/2008    3 recensioni
24 Dicembre.
Un giorno atteso da tutti.
Bambini, ragazzi, genitori, nonni, zii; chi più, chi meno aspetta sempre con ansia che l’orologio faccia scoccare la mezzanotte.
Chi per festeggiare, chi per scartare i regali, chi semplicemente per parlare del nuovo anno che sarebbe arrivato di lì a poco.
Ma soprattutto per passare una giornata in compagnia dei parenti e degli amici più cari.
Tutti.
Tutti, tranne lei.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche nei giorni di festa c’è qualcuno che soffre.

 

24 Dicembre.

Un giorno atteso da tutti.
Bambini, ragazzi, genitori, nonni, zii; chi più, chi meno aspetta sempre con ansia che l’orologio faccia scoccare la mezzanotte.
Chi per festeggiare, chi per scartare i regali, chi semplicemente per parlare del nuovo anno che sarebbe arrivato di lì a poco.
Ma soprattutto per passare una giornata in compagnia dei parenti e degli amici più cari.
Tutti.
Tutti, tranne lei.
Una ragazza è affacciata alla finestra di una piccola baita in montagna, intenta a guardare i fiocchi di neve accumularsi uno sopra l’altro ed andare a formare un manto bianco che faccia da atmosfera per quella notte così speciale.
Molti sono i pensieri nella mente di Samantha, ma uno in particolare scaccia tutti gli altri.
Perché?
Perché lei è dovuta restare lì
Perché non ha potuto andarsene con lui?
Sono passati più di due mesi da quel giorno, ma se lo ricorderà per sempre.

 

Un ragazzo alla guida di una Passat grigia si gira verso la figura in ombra dalla parte del passeggero.
“Allora ti è piaciuta la serata?” le chiede sorridendo.
La luce di un lampione illumina la figura, che si rivela essere una ragazza dai capelli biondo cenere che le arrivano alle spalle, e due occhi azzurro cielo.
Ridenti. Felici.
“Certo! Il concerto è stato davvero magnifico!” risponde anche lei con un sorriso.
Due sorrisi.
Due visi felici.
Due mani unite.
Due persone innamorate.

 

“Sammy ecco la tua cioccolata! Con tanta panna, come piace a te!” una signora sulla quarantina, con capelli biondi e occhi azzurri si avvicina da dietro tenendo tra le mani una tazza rossa.
La ragazza tende una mano senza staccare gli occhi dalla neve.
La madre le consegna la tazza, le fa una carezza sui capelli e torna in salotto, per festeggiare con gli altri.
Lei guarda quella massa bianca nel piccolo recipiente.
Odia la panna.
A quanto pare nemmeno sua madre se ne ricorda, ora che è così occupata con il suo nuovo fidanzato.
L’unico che la conosceva, che la conosceva bene, se né dovuto andare, lasciandola sola in un mondo che non le va più bene.
Rilascia un sospiro e si stringe di più nella sua coperta di lana.
Un suo regalo.
“Quando non sarò presente per riscaldarti tra le mie braccia, stringiti in questa coperta e immagina che sia io.”
A questo ricordo affonda ancora di più il viso nel tessuto, cercando una traccia di quell’odore che tanto le manca.

 

“I THS sfonderanno! Sono dei grandi!” la ragazza è ancora entusiasta della serata.
Lui le lancia uno sguardo sorridendo, mentre lei ha incominciato un riassunto dettagliato della musica che si è sentita quella sera.
“...e la chitarra...è stata semplicemente spettacolare...quel chitarrista farà strada.” Annuncia sicura.
“Allora ti è piaciuto il chitarrista, eh? Mi devo preoccupare?” fa uno sguardo inquieto.
Lei ride spensierata, e il suono si diffonde nell’abitacolo.
“Ma no sciocchino! Tu sei il mio unico orsacchiotto!” sorridendo gli da un piccolo pizzicotto sulla guancia.
Lui si gira e la guarda con occhi accesi.
Accesi d’amore per quella ragazza.
“Ti amo Sammy...” le dice in un sussurro, dolce.
Gli occhi le risplendono mentre risponde con altrettanto entusiasmo “Ti amo anch’io Lucas...”
Si guardano ancora negli occhi.
Ancora un attimo.
Un attimo di troppo.

 

“Manca pocooooo!!!!”
La ragazza, Samantha, viene riportata alla realtà da un urlo di gioia.
Sente che una goccia d’acqua salata sta scendendo lungo la sua guancia, e la lascia scorrere, fino a quando non muore sulle sue labbra.
Altre se ne aggiungono.
Ogni goccia, un dolore.
Le guance sono umide: troppo dolore represso che si sta scatenando.
“5!...”

 

Un paio di fari accecanti illuminano il buio.

 

“...4!...”

 

Un suono di un clacson scaccia la quiete della notte.

 

“...3!...”

 

Il ragazzo si gira verso il rumore e vede un camion che si avvicina rapidamente.

 

“...2!...”

 

Si rigira verso la ragazza e si guardano con occhi spalancati dal terrore.

 

“...1!...”

 

Un ultimo tocco di dita, un ultimo sussurro.

 

“...Nataleeeee!!!”

E poi il nulla.

Solo il ricordo di due semplici parole.

 “Ti amo.”

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Questa storia l'ho scritta pe run contest di scrittura di un forum...
E' uscita di getto...in mezz'ora circa...
So che è proprio proprio tristissima...
Ma spero che vi piaccia...^^
Ringrazio già adesso tutte le persone che la leggeranno e/o commenteranno...^^
Un bacio e TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE!!!! :D
Silvy

  
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