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Autore: Desire88    14/04/2015    1 recensioni
“scusa ma chi sei? Ci conosciamo?”
La ragazza le si avvicino ”ma come non mi riconosci? Potrei offendermi” disse con una specie di ghigno “ sono la stessa ragazza che ti saluto cinque anni fa mentre andavi via e che ti regalo la collana che porti”
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Era tanto che non andava in quel posto, ed anche quella sera era come la prima volta, si sentiva dentro un mix di emozioni, la strada che usavano per le gare si trovava vicino la cittadina di Aprilia, all’inizio la strada era dritta ma poi iniziavano delle curve a gomito fino ad arrivare ad una rotonda per poi tornare in dietro fino alla partenza, quante volte aveva vinto e tante altre aveva visto persone ed amici perdere la vita su quella strada, quando si è giovani non si pensa al pericolo che si corre, ci sta solo la voglia di essere una persona importante in tutto e per tutto.
“Emma, sei venuta alla fine” disse Marta vedendo la sua amica
“Sono venuta a vedere questo famoso campione di cui mi hai parlato” rispose Emma togliendo il casco
“Vedrai, ne sarai sorpresa, vieni che le gare stanno iniziando”
Le prime gare andarono lisce come l’olio, Emma stava fremendo dalla voglia di correre ma sapeva che non poteva fare una cosa del genere, erano anni che non correva e non voleva più mettere in pericolo la sua e la vita di altre persone.
“Ecco, tocca al campione” sussurro Marta ad Emma
La gara consisteva nella partenza di cinque moto, il campione come chiamava Marta aveva il corpo minuto mani piccole e da questo Emma dedusse che fosse una ragazza, aveva una Honda CB 1000 R modificata “bella moto ed è tenuta molto bene, la ragazza ha buon gusto, vediamo se è veramente forte come dice Marta” pensò Emma
Il campione prima di mettersi affianco alle altre moto si fermo davanti Emma e fece un mezzo inchino verso di lei, Emma senti il sangue ribollire in tutto il corpo perché quello era il saluto che riservava lei quando correva alle persone che voleva sfidare, così il campione andò affianco alle altre moto per la gara ma continuando a guardare la vecchia campionessa.
“Emma, ma conosci il campione?” chiese Marta
“No! non lo conosco”
“E allora perché ti ha sfidato? Che intenzioni hai?”
“Sono venuta solo per guardare Marta, non ho nessuna intenzione di correre stasera” disse Emma tranquilla
Dopo la gara del campione Emma disse a Marta che aveva proprio ragione, il campione che ci stava adesso era veramente in gamba e meritava il soprannome che gli avevano dato, ma non poté finire il discorso perché il campione andò dritto da lei e face rombare il motore in segno di sfida verso Emma.
“Perdi il tuo tempo tesoro, Emma non ha intenzione di correre” disse Marta
Il campione continuo ad accelerare la moto in modo che tutti si girassero verso di loro e tante persone nel riconoscere Emma iniziarono a bisbigliare il suo nome, ormai Emma ed il campione erano circondate da persone.
“Come ha detto la mia amica non ho intenzione di correre, sei tu il nuovo campione e non m’interessa correre.” Disse Emma girandosi ed andando verso la sua moto, ma il campione le sbarro la strada.
“Per caso hai paura?” chiese il campione azzittendo tutti visto che era la prima volta che parlava con qualcuno
“Io? Paura di te? ha ha ha, cara non ho paura di nessuno, non mi va soltanto di correre” rispose Emma avvicinando il viso al casco e continuando a parlare disse “magari sei tu che hai paura, nessuno sa chi sei, sei così brutta che hai paura che tutti svengano nel guardarti?”
“Corri contro di me è se vinci cosa che dubito, io mi leverò il casco e farò vedere a tutti chi sono” disse il campione
“E se dovresti vincere te? che dovrei fare io, sentiamo”
“Se vinci tu, devi solo dire che io sono più forte di te e che sono il nuovo campione effettivo e che tu sei una vecchia perdente!”
“Emma Lascia stare, non farti provocare” disse Marta
“Sì! hai ragione, non corro contro di te ragazzina!”disse Emma
“Che ti fai proteggere dalla tua amica? Erano tutte cavolate quelle che si dicevano anni fa allora, sei proprio una vecchietta rammolita!!”
“Sai che ti dico!! Ci vediamo tra dieci minuti alla partenza” disse Emma andando verso la sua moto
“Emma, ferma, non puoi correre, non sei pronta per farlo, sono anni che non corri e pericoloso “disse Marta afferrando la ragazza per il braccio
“Non preoccuparti, conosco la strada, conosco la mia moto ma soprattutto conosco me stessa, distruggerò quella sbruffona”
Arrivata alla partenza Emma si giro a guardare la sua sfidante, “preparati a perdere ragazzina, puoi fregare gli altri ma non me”
“Ne sei sicura Emma, vuoi ti do qualche metro di vantaggio?”
“Zitta e corri!”
Una ragazza si mise davanti le due moto e alzando un fazzoletto inizio il conto alla rovescia… “tre… due… uno… viaaaaa!!!”
Partirono ed Emma prese subito il comando della gara, ma il campione dietro di lei non la faceva respirare, continuarono cosi per qualche km finché ad una curva il campione non supero Emma che ora si trovava dietro, superata la rotonda e tonando in dietro iniziarono a sorpassarsi avvicenda prima Emma poi il campione di nuovo Emma al comando una gara sensazionale che non faceva capire chi avrebbe perso, solo un errore fatto da una delle due avrebbe potuto far vincere la gara all’altra, arrivate ad un km dal traguardo e con la strada dritta, correvano una affianco all’altra nessuna delle due riusciva a superare l’altra e cosi arrivarono fino al traguardo stupendo tutti quanti e fermandosi nello stesso momento, ricevendo da tutti fischi e applausi per il grande spettacolo che avevano visto.
“Per essere una vecchietta, devo dire che vai ancora alla grande” disse il campione
“Devo dire che per essere una ragazza strafottente e sicura di se non sei niente male” rispose Emma
“Ora ti saluto vecchietta, ci vediamo in giro”
“Vai già via?” chiese Emma ma dal campione ricevette solo un militare ma con sole due dita della mano per poi andare via.
“emmmmmmmmaaaaaa, sei stata fantastica” disse Marta alla sua amica
Ma Emma era presa da un pensiero, “quel saluto, solo una persona mi saluta in quel modo e mi chiama vecchietta” pensò
“Marta io devo scappare, passa da me a casa domani va bene?” ed Emma mise in moto e andò via prendendo la strada di casa, mentre guidava pensava alla ragazza con cui aveva corso, l’aveva chiamata vecchietta e le aveva fatto il suo saluto, possibile che sia lei?
Emma decise di fare un'altra strada per arrivare prima a casa, nel caso fosse chi pensava che fosse doveva fregarla guadagnando tempo, infatti arrivata vicino casa fermo la moto e prosegui a piedi verso casa di chi doveva bloccare, così poco dopo vide arrivare una moto, una Honda nera modificata, “lo sapevo “pensò Emma e senza pensarci si mise davanti la moto per bloccarne l’entrata in garage.
“Lo sapevo che eri te” disse Emma
“Ed io sapevo che mi avresti scoperto, vecchietta” disse Vicky togliendosi il casco e facendo un sorriso alla ragazza difronte a lei
“Perché non melo hai detto?”
“Perché anche io ho i miei segreti e ora se mi vuoi scusare vorrei mettere la moto a posto”
“Ok, vengo con te però” disse Emma
Arrivate in garage Vicky fermo la moto e la sistemo con cura.
“Devo sapere qualcos’altro oppure non devo sapere altro da te?” chiese Emma dopo che Vicky le si mise affianco
“Come si dice, ogni cosa ha suo tempo” disse Vicky con un sorriso andando verso la porta per uscire
“Abbiamo tutto il tempo che ci serve, ora mi puoi parlare no?”
“Vuoi salire? I miei non ci sono e così possiamo parlare e mi puoi chiedere quello che vuoi” disse Vicky avvicinandosi ad Emma e guardandola.
Emma non resistette e bacio Vicky, con un bacio all’inizio lento ma che man mano diventava sempre più profondo.
Ora nessuno poteva fermarle e tra un bacio ed un altro arrivarono fin dentro casa di Vicky.
 
  
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