Il sole era ormai da tanto tramontato, lasciando libero spazio alla bellissima luna.
In periferia della piccola città non c'era nessuna anima viva a passeggiare sotto le meraviglie del cielo stellato. Le strade erano deserte e buie tanto che sembravano essere state inghiottite dal buio della notte. I lampioni erano spenti o perfino rotti da qualche bullo sconosciuto. Ogni tanto a tradimento si accendeva qualche luce dentro le case per poi scomparire di nuovo e sprofondare nel nulla.
Era una notte insolitamente tranquilla. A disturbare ogni tanto il silenzio notturno però erano i quattro ragazzi, che stavano su una vecchia e rotta panchina sotto un albero spoglio. Faceva freddo e si poteva notare ogni tanto tremare i quattro giovani, che erano vestiti in modo troppo leggero. Forse anche quell'albero spoglio pure sentiva il freddo...
Il ragazzo che stava sulla panchina dalla parte sinistra si chiamava Lucas. Lucas Guedalla. Era un fanciullo di vent'anni. Alto e slanciato. I suoi capelli scuri sembravano indomabili come anche il suo carattere. I suoi occhi color ghiaccio mai lasciarono indifferenti le ragazze.
Nella mano destra egli teneva una bottiglia di whisky, ma non sembrava intenzionato a berla tanto che erano i suoi compagni a bere il whisky poco alla volta.
Era triste e stava giù di morale.