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Autore: Asialive    15/04/2015    2 recensioni
« –Ho vissuto davvero a lungo. Tanti anni e...No, non sembra abbastanza.
Non mentirò per dire che lo è. Voglio continuare a vivere,in parte per te, Alec.
Non ho mai voluto vivere tanto qaanto in questi ultimi mesi, con te. –
–Allora moriremo insieme. Lasciami almeno restare con te. –
–Tu devi tornare. Devi tornare al mondo. –
–Non voglio il mondo, voglio te. – »

SHADOWHUNTERS-CITTÀ DEL FUOCO CELESTE
Dire che quelle parole non facessero male sarebbe stato un po’ come mentire. Faceva male sapere che il suo ragazzo, la persona che amava più al mondo, avrebbe preferito morire piuttosto che lasciarlo andare. Faceva male. Come una scheggia di ghiaccio in fondo al cuore, impossibile da sciogliere, impossibile da sopportare.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'ciò che non si vede degli altri'
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« –Ho vissuto davvero a lungo. Tanti anni e...No, non sembra abbastanza.
Non mentirò per dire che lo è. Voglio continuare a vivere,in parte per te, Alec.
Non ho mai voluto vivere tanto quanto in questi ultimi mesi, con te. –
–Allora moriremo insieme. Lasciami almeno restare con te. –
–Tu devi tornare. Devi tornare al mondo. –
–Non voglio il mondo, voglio te. – »
 
SHADOWHUNTERS-CITTÀ DEL FUOCO CELESTE
 
 
Dire che quelle parole non facessero male sarebbe stato un po’ come mentire. Faceva male sapere che il suo ragazzo, la persona che amava più al mondo, avrebbe preferito morire piuttosto che lasciarlo andare. Faceva male. Come una scheggia di ghiaccio in fondo al cuore, impossibile da sciogliere, impossibile da sopportare.
Ma era anche un sollievo, una gioia improvvisa, una verità troppo bella per essere vera.
Era bello sentirsi importante per qualcuno. Era bello sapere che una persona sarebbe arrivata perfino a sacrificare se stesso per non lasciarlo andare via di nuovo. Se solo quella persona non fosse stata Alec sarebbe stato anche meglio.
Socchiuse lievemente gli occhi, lasciandosi invadere da quel male nocivo che pian piano cominciava a logorarlo da dentro.
Non perché non l’amasse; ovvio che l’amava, ovvio che era pronto a sacrificare qualsiasi cosa per lui... Già, qualsiasi cosa. Persino la sua stessa e  immortale vita.
In quel momento si sentì di disprezzare l’amore. Quel sentimento così lugubre e oscuro. Quel desiderio che non portava nient’altro che sofferenza e dolore. Perché sarebbe stato tutto più semplice se Alec non lo amasse. Se lui non lo amasse.
–Non puoi restare con me. Non esisterà più nessun me dopo che il demone avrà preso la mia forza vitale, il mio corpo si disintegrerà. Quattrocento anni, ricorda. – da quando spifferava la sue vera età così senza pensarci? Perché faceva così male pronunciare quelle parole? Quelle semplici parole...  
Non volle nemmeno ascoltare il demone mentre parlava. Non gli interessava,  non avrebbe mai lasciato che le sue parole avessero fatto vacillare la maschera di determinazione che aveva appena coscientemente indossato, lasciando così intravedere, tutto il dolore, la sofferenza, la paura che lo tormentavano in quel momento. Non voleva complicare le cose più di quanto potessero già essere.
–Devo salvarti Alec... – nessuno avrebbe mai potuto sapere cosa si provava nel pronunciare quel nome senza crollare. – Te e tutti  quelli che ami; in fondo è un prezzo basso da pagare per tutto ciò, non credi? – sapeva di aver premuto il pulsante esatto. Sapeva quanto Alec tenesse alla sua famiglia e quanto avrebbe dato per proteggerla fino alla fine. Fino alla morte. Eppure, nonostante, in quegli occhi azzurro-cielo non poté non intravedere  un’ombra di esitazione. Come se anche lui, adesso, facesse parte più che mai della sua famiglia. Come se lui fosse importante tanto quanto Jace, o Isabelle. E ne ebbe la certezza quando udì quelle parole così nette fuoriuscire dalla tenera bocca del ragazzo.
–Non tutti quelli che amo... –
Magnus non rispose subito. Gli mancavano le sue solite parole pronte. Gli mancava il coraggio che sempre lo aveva accompagnato. In quel momento ebbe solo voglia delle sue labbra. Voleva avere un ultimo momento felice prima di andarsene per sempre.
No... – disse infine. Ma non era questo quello che avrebbe volto dire. Avrebbe voluto dirgli che lo amava, che non importava del resto, non gli era mai importato. Avrebbe voluto dirgli che lo avrebbe amato in eterno, anche quando lui sarebbe diventato vecchio e i suoi capelli corvini sarebbero pacatamente sbiaditi. Avrebbe voluto stringerlo forte tra le sue braccia e baciarlo, perché non vi era nient’altro di più dolce delle sue labbra, del suo respiro, delle sue dite che gli accarezzavano dolcemente  la pelle. E lo fece, senza ripensamenti. Lo baciò, lo cullo sul suo petto, si strinse così forte a lui come se da un momento all'altro sarebbe potuto scomparire nuovamente dalla sua vita. E disse ciò che mai più avrebbe potuto dire in quei gesti che valevano di più che di mille parole.
Non importava quanti occhi avessero addosso.
In quel momento vi erano solamente loro nel loro piccolo.
E quando finalmente si distaccò da lui vi fu nuovamente solo dolore e un ultimo capitolo da sfogliare alla fine della sua storia.
Un epilogo che nemmeno lui aveva voglia di leggere.






Angolino per me...
Salve a tutti! E' da un po' che non ci si sente. Sono _Marty01_, ho dovuto cambiare account per alcuni problemi... E... Non, so. Non scrivi da circa due mesi e credo di essermi arrugginita un po', quindi ditemi voi cosa ne pensate di questo testo.
Volevo anche avvisare che pubblicherò alcune storie del mio vecchio account su questo prima di cancellarlo.
Spero sia stata una buona lettura.

Marty
 
   
 
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