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Autore: Lady_Wolf_91    15/04/2015    3 recensioni
"Jensen e Amy hanno avuto un primo disastroso incontro ed entrambi sono intenzionati a non vedersi più.
Una serie di coincidenze però li porterà a conoscersi più a fondo e quando entra il gioco il destino chi lo sa come può finire?"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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XIV



 
 
Dovrei prima parlarne con Jensen. È un bambino non un cane e può anche essere solo per un giorno ma dovrei comunque parlarne con lui perché siamo sposati e parlare di queste cose dovrebbe essere qualcosa che le persone sposate fanno.
E continuavo a ripetermelo come un automa mentre nella realtà ero rientrata a casa con Tommy senza minimamente toccare il telefono nemmeno per controllare se c’erano chiamate perse.
E non è che poi arrivata a casa non ne avessi avuto il tempo, avrei potuto prendere il cellulare e chiamare Jens in qualsiasi momento, avrei anche potuto mandargli un messaggio visto che in quegli anni lo avevo aiutato a familiarizzare col telefono –forse un po’ troppo visto che non ci si staccava quasi mai nemmeno quand’era alla guida- ma niente, il mio intero essere si era categoricamente rifiutata di usare quel maledetto apparecchio elettronico.
Il punto era che io e lui non ne avevamo mai parlato, voglio dire: l’argomento figli non era mai stato toccato per cui non avevo la minima idea di come potesse reagire.
E sì, Aria aveva detto solo un paio di settimane eppure io continuavo a sentire questo nodo allo stomaco che proprio non voleva andare via.
 
Quando Jens tornò, verso sera, Tommy era nel pieno di una crisi di pianto.
“Perché sento un bambino piangere dal pianerottolo?”
E quando entrò nel salotto e mi trovò intenta a cantare una ninna nanna alzò entrambe le sopracciglia fissandomi confuso “A quanto pare dovrei chiedere perché c’è un bambino nel nostro salotto.”
Senza sapere perché –e forse era la vergogna e la frustrazione per non riuscire a calmare il bimbo- arrossii sbuffando aria dal naso “Posso spiegare.”
“Sì, è proprio quello che spero.”
Lui si appoggiò alla porta incrociando le braccia al petto mentre io continuavo ad agitarmi con Tommy tra le braccia “Aria gli sta trovando una famiglia affidataria e mi ha chiesto, ecco solo per un paio di giorni, insomma di aiutarla.”
Jens inclinò la testa mentre le sue sopracciglia si corrucciavano sempre di più “Quindi, immagino verrà a prenderlo tra poco?”
“Ecco, insomma, una settimana.”
“Una cosa?”
“Massimo due, Jens è una situazione complicata devi capire che-”
“Oh ma io capisco, capisco che Aria non riesce a trattare questo bambino come gli altri e che tu ti sei fatta coinvolgere in qualcosa più grande di te e che non hai nemmeno chiesto la mia opinione.”
Alzai gli occhi al cielo e davvero era stato buono fino a quel momento, perché doveva piangere proprio ora e rendere tutto più difficile?
“Hai ragione, avrei dovuto chiamarti ma non l’ho adottato, sarà per un paio di settimane.”
“Sapete che state parlando di un bambino, vero? Avete pensato a come si sentirà lui ad essere sballottato da un posto all’altro?”
Si allontanò raggiungendo la stanza e io lo seguii “Jens mi dispiace, davvero non ho pensato, se tu potessi ascoltare tutta la storia e, che stai facendo?”
Mentre parlavo lui si era tolto la maglia mettendosene una pulita e aveva indossato la giacca “Esco.”
“Jens.”
“Amy, non voglio litigare con te, ma non, non siamo pronti per questo.”
“Non lo stiamo adottando.”
“Come se non sapessi come andrà a finire.”
“No non lo sai infatti e non lo so nemmeno io ok? Possiamo parlarne?”
“Non mi sembra tu ne abbia parlato con me quando potevi, facciamo così, fammici pensare…no! Ed è la mia risposta definitiva.”
Continuai a seguirlo mentre raggiungeva la porta d’entrata mentre sentivo le gambe tremarmi leggermente e la voce incrinarsi “Non stai davvero andando via.”
“Ho bisogno di una boccata d’aria, trova una soluzione ok?”
E uscì dalla porta chiamando l’ascensore aggiungendo poi, senza nemmeno voltarsi “E dagli da mangiare prima che perda tutta la sua voce.”
E in pochi minuti mi ritrovai da sola con la voglia di piangere.
Ma Tommy continuava a urlare, quindi tornai dentro, ricacciai indietro le lacrime e gli preparai del latte, dopo un po’ si addormentò placidamente con ancora la bottiglia tra le piccole manine.
Sospirai stanca e con cura lo adagia sul letto circondandolo con dei cuscini e ok, avevo sbagliato, non era certo una cosa da poter essere portato in casa senza nessuna conseguenza e sì, non ne avevamo mai parlato e probabilmente non eravamo ancora pronti per quello ma, insomma, non gli avevo chiesto nulla, solo di ascoltare la storia e di ‘sopportare’ la sua presenza per un paio di settimane, c’era davvero bisogno di avere una reazione così esagerata?
Forse c’era qualcos’altro ma in quel momento non potevo fare a meno di pensare di aver sposato un completo idiota.
Rimuginando e sbuffando mi addormentai risvegliandomi alle sei del mattino seguente, stranamente Tommy dormiva ancora mentre di Jens non c’era nessuna traccia, presi il telefono mandando un messaggio a Matt chiedendogli se fosse con lui e provai a chiamare Aria.
“Se non fossi la persona più importante che ho verrei la e ti ucciderei per avermi chiamato a quest’ora.”
E non volevo piangere, perché davvero non volevo fare la parte della bambina ma non potei impedire ad un gigantesco blocco di otturarmi la gola “…Aria…”
Sentii un fruscio dall’altro capo del telefono segno che si era alzata dal letto “Tesoro, che succede?”
“Matt è lì con te?”
“Sì, sta dormendo come un ghiro, Amy, non farmi preoccupare: che succede?”
“Jens è, lui è andato via.”
Potei quasi immaginarmela mentre inclinava la testa cercando di capire le mie parole “Andato via? Che vuol dire che è andato via?”
“Lui ha detto che usciva e non è ancora tornato e abbiamo litigato e Aria…ho fatto un casino.”
“Sì è arrabbiato per Tommy?”
“Sì.”
“Gesù Amy, mi dispiace, dammi il tempo di vestirmi e vengo a riprenderlo ok? Credevo si sarebbe arrabbiato ma non così tanto”
“Nemmeno io” fissai il piccolo fare alcuni movimenti nel sonno e gli carezzai la testa, era assurdo da dire ma dal primo momento in cui l’avevo preso in braccio avevo sentito qualcosa, come una scossa sottopelle che percorreva il mio corpo arrivando dritta al cuore e ne avevo visti di bambini, e la figlia di Julia –mia sorella- era adorabile e l’avevo adorata fin dal primo momento ma quello, quello era qualcosa di strano e inspiegabile che non mi era mai successo prima. “Non voglio che tu venga a prenderlo.” La verità era che era passato a stento un giorno ma l’idea di doverlo dare via mi provocava un’ansia assurda.
“Intendi adesso o anche in futuro?”
“Intendo…non lo so ok? Dovrei parlarne con Jens ma lui non c’è ed è stato chiaro e…Dio Aria, è una follia vero?”
“Forse, o forse era destino?”
“Bel destino.”
“Ascolta, cerca di calmarti ok? Magari Jens era arrabbiato anche per altri motivi, magari il suo è stato uno sfogo, appena torna cerchi di parlarci ancora ok?”
“Sempre se tornerà.”
“Certo che tornerà, non ti lascerebbe mai così.”
“Ok, ti faccio sapere.”
“Ti voglio bene.”
“Anche io.”










Angolo tenero(?)
E dunque eccoci qui, vi annuncio miei cari che questo è in teoria il penutilmo capitolo (in teoria perchè in pratica c'è sempre quella famosa os che per me chiude il cerchio a tutto e di cui vi parlerò nel prossimo capitolo.
E' stato un lungo(?) viaggio ragazzi miei(?) ma come tutto anche questa storia ha avuto un inizio e ha una fine.
E niente, ci tenevo che questo capitolo finisse così, con questa chiacchierata tra le due donne che adoro, spero che il rapporto tra Aria e Amy sia rimasto evidente perchè sì, questa è una storia d'amore, ma per me l'amicizia rimane fondamentale e Aria per me è l'amica che tutti vorremmo avere e spero di aver fatto capire l'affetto che lega le due.
Nel prossimo capitolo avremo la chiusura di tutto, Tommy, Jens Amy, tutti i nostri personaggi (più o meno) avranno un loro punto e ah nel prossimo capitolo scoprirete anche perchè questa storia si chiama Dove cadono i fulmini ^^
E niente, (quante e ho detto??) pubblico oggi che è mercoledì perchè oggi è una giornataccia perchè avevo bisogno di entrare qua dentro e niente, un grazie a tutti voi che mi seguite, non sapete davvero quanto conti per me avervi!
<3
   
 
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