Il mio mondo di musica e te
Inuyasha
era furioso.
Quella
stupida di una smorfiosa era preoccupata per quell'imbecille
mentre,lui, l'aveva difesa!
Uscì
dall'Istituto senza ascoltare le proteste dei bidelli e si diresse a
casa senza badare a nulla,tanto che una macchina dovette sterzare
all'improvviso per non investirlo.
A
casa non c'era nessuno,almeno avrebbe potuto sfogarsi senza suo
fratello tra i piedi.
“Meglio così,nessuna domanda a cui rispondere.”
Sbatté violentemente la porta della sua camera e,dopo aver buttato all'aria gran parte dei suoi spartiti e tirato dei pugni sul muro, si sedette alla scrivania tenendo la testa tra le mani.
“Quella SCEMA.”.
Giurò
a se stesso che se le avesse rivolto la parola nuovamente sarebbe
stato solo per insultarla.
Passò
una buon'ora a scrivere nuovi pezzi ma,ognuno di essi, erano ben
lontani dal quello che aveva scritto dopo aver ascoltato Kagome
cantare.
Kagome.
Quel
nome lo perseguitava.
Se
all'inizio aveva avuto un dubbio,ora ne era certo: non poteva essere
quella mocciosa a suonare e cantare così divinamente.
Sì
alzo e andò in cucina,aveva bisogno di calmarsi e bere un bicchiere
d'acqua era l'ideale;peccato che, finito di bere, strinse così forte
l'oggetto che lo mandò in frantumi,ferendosi la mano.
“Accidenti!Per fortuna è solo superficiale.”.
La
porta di casa scattò al giro della chiave e ,mentre puliva, entrò
in casa suo fratello che sorpreso esclamò :
“Ma
che ci fai qui?”.
Lo
guardava perplesso senza capire,ma il ragazzo alzò solo le spalle
senza rispondere.
L'uomo
scocciato sospirò e chiese :
“Sei
uscito prima?”.
“Sì,non
avevo voglia di starci.”.
“Non
è molto produttivo per il tuo rendimento.”.
“Tsk...E tu che ci fai qui?”.
“Ho preso una pausa.”.
Inuyasha alzò un sopracciglio e ridendo disse :
“E poi ti lamenti di me?”.
Il fratello lo osservò un attimo e poi come se nulla fosse gli chiese :
“Cos'hai fatto alla mano?”.
“Eh...?Ah nulla.”
“Sarà...Comunque io esco.”.
“Kagura?”.
“Esatto.”
Inuyasha
fece una smorfia,disgustato.
Kagura,la
ragazza di su fratello, non la sopportava proprio;quella si che era
una smorfiosa.
Si
annotò nella mente che avrebbe dovuto cercare una nuova ragazza al
fratello al più presto possibile.
Sesshomaru
si preparò e stava abbassando la maniglia della porta quando
domandò :
“Non vai a lezione di piano?”.
“No,non ne ho voglia.”.
L'uomo
aggrottò la fronte,non riusciva a capire il comportamento del
fratello minore.
Per
lui,quelle lezioni e il piano stesso, erano importantissimi.
Sospirò
ed uscì,scuotendo la testa rassegnato.
Rimasto
solo,Inuyasha, imprecò tra le labbra : per colpa di quella ragazza
non poteva neppure andare a suonare.
Sbuffò.
Cos'altro
poteva rovinargli?
Il
giorno dopo,a scuola, Inuyasha ignorò completamente i tentativi di
Kagome di chiamarlo e di parlargli.
Finite
le lezioni si diresse alla scuola di musica e ,quando arrivò, si
sedette al piano e cominciò a suonare, aspettando che Miroku e la
sua cara compagna
arrivassero.
Miroku e Kagome entrarono
contemporaneamente nella stanza ma,dietro di loro, si profilò anche
la figura di una terza persona : Sango,l'insegnante di Kagome non che
fidanzata di Miroku.
Miroku,il primo a
parlare, esclamò :
“Bene cominciamo!Avete
ancora molto da fare voi due.”.
E dicendo così li indicò
entrambi con uno sguardo sconsolato.
Appena Miroku smise di
parlare Sango prese la parola e aggiunse:
"Miroku mi ha raccontato cos' è successo la scorsa lezione ma, dato che non ci si può fidare poi molto, – e scoccò un occhiataccia al ragazzo – voglio che suoniate di nuovo “Per Elisa” , d'accordo? “.
I
due annuirono e cominciarono a suonare, ma il risultato fu ancora più
disastroso della volta precedente : Inuyasha suonava con
rabbia,premendo forte sui tasti, mentre Kagome sembrava assente.
L'urlo
dei due insegnanti che urlavano all'unisono “Basta!”
si diffuse per la
stanza,interrompendo quella cacofonia di suoni.
I due maestri,dopo essersi
lanciati uno sguardo d'intesa, si fecero un cenno col capo e
Miroku,ghignante, si schiarì la gola per poi dire :
“Visti i...risultati,d'ora in avanti abbiamo deciso che voi – e passò il suo sguardo da Inuyasha a Kagome – suonerete insieme un ora extra per esercitarvi.”.
Inuyasha non poté credere
alle proprie orecchie e alzò gli occhi al cielo,Kagome al contrario
non fece una piega né cambiò espressione.
Miroku ancora più
ghignante guardò l'orologio al suo polso e continuò :
“Da adesso.”.
Il ragazzo,sconcertato, si alzò dallo sgabello su cui era seduto ed esclamò :
“Cosa?!”
“Hai capito bene. Buon lavoro”
E detto così sia Miroku che
Sango uscirono voltandosi e salutandoli solo con un cenno della mano.
Inuyasha rodeva dalla
rabbia;Miroku era un suo buon amico,oltre che insegnante, forse il
migliore ma quando si comportava così non lo sopportava.
Si girò verso il piano e
aspettò che anche Kagome lo facesse ma,la ragazza, era troppo
presa a ripensare al giorno prima ,quando Inuyasha non si era
presentato alla lezione, ed era rimasta lì ad aspettarlo per due ore
fino a quando la signora della reception non era venuta a dirle che
era l'ora di chiusura.
Non aveva smesso di
piangere, neppure davanti alla porta di casa.
E,sdraiata sul letto, aveva
continuato fino al tocco di Morfeo.
Ora,ripensandoci, le
salivano agli occhi di nuovo quelle gocce salate e sapeva che se
avessero cominciato a scendere non si sarebbero fermate.
Girò il viso verso il ragazzo che trasalì...
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Ok,ok.
Sono in ritardo,anzi mi ero quasi dimenticata di questa mia creazione.
Ma ci sono,no?
E, lo so,sono stata perfida a tagliare il capitolo così.Ma..
La suspense serve.Eccome se serve.
Però vi dirò già da subito che durerà a lungo perchè domani parto e "Bye bye" fino al 7 Gennaio!
Già.Non uccidetemi!
Io vi voglio bene e poi è Natale!
Un bacio.
Kikka-chan.
RINGRAZIAMENTI:
Ringrazio Roro-chan,adorata Senpai/Sensei per sostenermi sempre.
Kirarachan,sorellina miaaaa, questo capitolo è tutto per te.Dopotutto mi hai detto di scriverlo no?
Mikamey : Carassima^^,piaciuto questo capitolo?Spero,sei un po' il mio portafortuna.xD