Ed eccomi
qui. Mentre tutti voi sarete immersi nei festeggiamenti [?] io sono qui a
cercare di tenermi sveglia.
Ho giocato
a carte, a tombola, ho perso soldini e ne ho guadagnati anche spolpando qualche
mio cugino o zio! xD
Ora però
che mi sono un po’ rotta di giocare ho deciso di postare un delirio che ho
scritto questa mattina per riuscire a tenere gli occhi aperti per un'altra
mezz’ora, con il semplice intento di tenere fede ad una tradizione. [Se fosse
per me sarei già a letto nella mia fase
Rem!]
È inutile ma, al contempo, importante dire che tutto quello che scrivo è completamente inventato e frutto della mia testolina!
Mr.
Moustache
- Jeph! – chiamò Quinn
entrando in casa con due buste della spesa in mano.
- Sono in cucina! – urlò in
risposta il bassista.
Il biondo subito lo raggiunse
e poggiò le buste sul tavolo.
- Cos’è, non mi dai neanche un
bacio? – chiese offeso il moro, alzando gli occhi dal giornale che era impegnato
a leggere.
- E no caro. Finché non ti
tagli quei baffi te li sogni soltanto i miei baci. – rispose Quinn senza
guardarlo, iniziando a tirare fuori dalle buste la sua
spesa.
- Non mi sembra che stanotte
te ne sia fregato molto dei miei baffi…- commentò con ironia pungente
Jeph.
- Cosa c’entra!? Quella era
un’altra situazione. – minimizzò il chitarrista, prendendo le due confezioni di
birra da sei e mettendole in frigo.
- Si certo, ovvio. Un’altra
situazione. – fece il ragazzo sarcastico.
- Comunque sappi che non ho
intenzione di tagliarmeli. – lo avvertì con occhi ridotti a
fessure.
- E tu sappi che non ho
intenzione di baciarti fino a quando non gli taglierai. – ritorse il
biondo.
- E tu sappi che ci sono molte
persone, li fuori, che pensano che i baffi siano
sexy…-
- E tu sappi che io non sono
uno di quelle persone…- disse, continuando a sistemare i biscotti e i cereali
nella dispensa.
- Ma sappi che io potrei
andare fuori, da quelle persone, per trovare conforto…- continuò il bassista,
guardandolo di sottecchi.
Quinn si girò di scatto - E tu
sappi che, se lo fai, ti caccio a calci nel culo fuori da questa casa…- lo
minacciò allora guardandolo negli occhi.
- Come sei esagerato…- mise il
broncio Jeph – Non si può neanche scherzare.-
brontolò.
- Comunque, visto che tu non
hai intenzione di baciarmi, stasera non venire da me in cerca di coccole, perché
non ne riceverai. – lo avvertì, alzandosi e piegando il
giornale.
- Non verrò a farmi
abbracciare da te, tranquillo. Mi darebbe fastidio il punzecchiare dei tuoi
stupidi baffi sul mio collo. – rispose a tono il biondo, facendogli la
linguaccia.
- Staremo a vedere Allman.
Staremo a vedere. –
Quinn era davvero deciso nel
portare avanti la sua crociata domestica per questo, per tutta la serata non si
avvicinò, neanche per sbaglio, al suo ragazzo.
Il quale però, non gli rendeva
facile il compito.
- Quinn! Devo uscire con Bert
e Dan. Sai per caso dov’è il mio jeans nero? – chiese infatti, entrando in
soggiorno, con indosso solo un fottuto paio di
boxer con delle stelline su uno sfondo rosso.
Il biondo si girò verso di lui
con già con una risposta all’acido muriatico sulla lingua. Lingua che, alla
vista del suo ragazzo, si prosciugò come Spongebob al sole.
Si affrettò a chiudere gli
occhi, anzi, serrargli.
- Sono nel terzo cassetto del
comò. Nel terzo cassetto del comò! – ripeté
gesticolando.
Jeph trattenne una
risata.
- Ma sei sicuro? Ho già
controllato ma non ho trovato nulla. – disse quindi, facendo
spallucce.
- Ma si! Te lo stirato l’altra
sera. E lì! Vai a controllare! – cercò di liquidarlo Quinn, cercando di tenere
gli occhi fissi sulle immagini che scorrevano sullo schermo della
tv.
- Ma ho già visto. –
insistette il bassista – Vieni a controllare tu, per favore? – chiese quindi,
avvicinandogli e facendogli passare una mano tra i
capelli.
Quinn sbuffò e si allontanò da
lui. – Okay okay. Vedo io. –
Così detto si avviò
velocemente verso la loro camera da letto, costringendosi a guardare avanti e a
non girarsi mai.
Si chinò poi davanti al mobile
vicino al letto e aprì il terzo cassetto, trovando subito i
jeans.
- Vedi? Te l’avevo detto che
stavano qui! – esclamò girandosi.
Ops. Non avrebbe potuto fare mossa più
sbagliata.
Jeph. Ancora con indosso solo i boxer. Davanti a lui.
Si diede quasi uno schiaffo in
faccia con l’intento di coprirsi gli occhi.
- Vestiti Jeph. Subito. – gli
ordinò perentorio, iniziando ad avanzare.
- Apri gli occhi Quinny. Ci
sono spigoli vivi ovunque. Non vorrai farti male. – lo avvertì il bassista con
tono suadente.
Era vicino. Troppo vicino.
Pericolosamente
vicino!
- Non preoccuparti. So come è
fatt- ahio! – si lamentò quando diede una ginocchiata a quella che doveva essere
una sedia.
- Te lo avevo detto io. Su
Quinny, fai il bravo, apri gli occhi. – fece Jeph con tono calmo e paterno,
andandogli più vicino.
- No! Neanche per sogno! Tu…tu
bari! Non ci si comporta così! – si lamentò il più piccolo ostinandosi a tenere
la mano sugli occhi.
Rimase poi in silenzio,
aspettandosi una risposta da parte del ragazzo che però non
arrivò.
Jeph rimase zitto ma avvicinò
la sua mano a quella del biondo e gli prese delicatamente il polso, portandosela
poi sul petto.
Quinn la ritirò immediatamente
quasi la pelle del bassista fosse incandescente.
- nono! Non vale! Tu bari! –
ripeté correndo per allontanarsi da lui e rifugiandosi in
bagno.
Il più grande andò dietro la
porta e bussò.
- Dai Quinn! Questa storia è
una seccatura e va avanti da troppo ormai! – cercò di farlo
ragionare.
- Non mi interessa! Non so
perché ti ostini a tenere quei maledetti baffi. Non mi piacciono! – si impuntò
il biondo.
Jeph allora rimase in silenzio
e perse il sorriso.
Poi soffiò dal naso quasi
fosse un drago.
Si stava innervosendo. Si
stava arrabbiando.
- Stupido egoista! – esclamò
subito dopo e se avesse potuto avrebbe anche ringhiato. Dopo di che si allontano
dalla porta, iniziando a vestirsi velocemente e poi uscì di casa, sbattendo la
porta.
Ancora chiuso in bagno Quinn
era rimasto sorpreso e ferito dalle parole del suo
ragazzo.
Dai, quand’è che aveva smesso
di essere un gioco?
Uscì lentamente dal bagno,
quasi si aspettasse che Jeph non fosse realmente uscito di casa sbattendo la
porta ma che era ancora li ad aspettarlo.
Un peso sul petto lo
opprimeva. Si chiamava senso di colpa.
A passo strascicato andò verso
il soggiorno dove prese il suo cellulare, rimase però a guardarlo quando si
accorse che non aveva nessuno da chiamare.
Sicuramente ora Bert e Dan
erano insieme a Jeph.
Avrebbe voluto chiamare lui
per dirgli che quell’”idiota” se l’era davvero meritato ma qualcosa gli diceva
che, forse, non sarebbe stato tanto felice di sentirlo. Così si andò a sdraiarsi
sul divano, demoralizzato e triste.
Non poté fare altro che
addormentarsi abbracciato ad un cuscino.
Quando si svegliò era mattina,
data la luce che filtrava dalle imposte delle finestre non completamente
chiuse.
Alzò il busto rendendosi conto
che non aveva dormito nel suo, loro, letto ma che aveva addosso una coperta ed
un cuscino sotto la testa.
Fece un piccolo sorriso
pensando che anche quando c’è l’aveva con lui Jeph non poteva fare a meno di
essere dolce e premuroso nei suoi confronti.
Si alzò dal divano in stato
comatoso e si sfregò gli occhi per cercare di abituarli a quella luce che
inondava il soggiorno.
Si guardò intorno e notò che
il capello e la giacca di Jeph erano attaccati all’appendiabiti e che il suo
cellulare e le sue chiavi erano al loro posto sul mobiletto
all’entrata.
Sospirò e camminò lentamente
verso la loro camera. Si affacciò, quasi timoroso, alla porta, notando che il
suo ragazzo era tranquillamente addormentato nella sua parte del
letto.
Quindi si avvicino piano e si
stese sulla sua di parte ch era invece ancora intatta, facendo piano per non
svegliarlo.
Gli si accoccolò vicino,
posando il viso su una mano e accarezzando delicatamente i capelli del ragazzo
con l’altra.
Rimase a guardarlo per un po’.
Pensò che infondo quei baffi
non gli stavano poi così male.
- Non avevi detto che non mi
saresti venuto a cercare per le coccole? – chiese improvvisamente Jeph, ormai
sveglio, facendo sobbalzare il più piccolo, che ritirò la mano dai suoi
capelli.
- S-scusa…- balbettò, quando
incontrò gli occhi scuri di Jeph che lo guardavano, tutt’altro che
ironici.
- Scusa per ieri. Hai ragione.
Sono un egoista. Non ho pensato al fatto che forse a te piacciono davvero
quei…cosi. – disse poi, indicando
i suoi baffi.
Jeph nascose un piccolo
sorriso divertito.
- Per questo…si beh, se non
vuoi tagliarli va bene lo stesso. Cioè, ti amo ugualmente. – continuò poi
abbassando lo sguardo da quanto era in imbarazzo e incartandosi un
po’.
Dopo qualche secondo di
silenzio sentì Jeph posargli un dito sotto il mento per alzargli il volto. Poi
si avvicinò ed unì le loro labbra in un leggero bacio che pensò Quinn stesso ad
approfondire.
Quando si allontanarono il
biondo si passò la lingua sulle labbra.
- Uhm…infondo non sono poi
così male…- commentò.
Jeph rise ma si allontanò,
prima di alzarsi dal letto, quando
il ragazzo si sporse nuovamente verso di lui per un altro
bacio.
- Ma dove vai? – chiese allora
contrariato.
- A farmi la barba…- rispose
semplicemente, facendo spallucce.
Il piccolo aprì la bocca per
la sorpresa. Ma cosa faceva? Lo prendeva in giro?
Poi semplicemente fece
spallucce e scosse la testa.
Non importava. In un modo o
nell’altro Jeph era sempre il suo Jeph.
Ed era perfetto
così.
Bene. Come si spiega tutto
questo?
Dicendo semplicemente che ho
visto qualche video sul Channel degli Used sul tubo e in alcuni c’era il nostro
bel bassista con i baffi [assolutamente d’accordo con Quinn! Non mi piacciono
per niente quei baffi! Come Bert con i capelli biondi o lui e Quinn con la barba
lunga! >.< ma che ci possiamo fare! Sono maschi e fanno le cose come gli
pare a loro! xD]
Comunque, scusate per questa
idiozia e spero mi perdonerete! xD
Fatemi
sapere!
BACI E BUON NATALE
A TUTTI! <3<3
Vale