Giorgia si volle prendere a ceffoni da sola, per essersi lasciata convincere ad andare al centro commerciale con Caterina - la sorella maggiore-, e Sarah - la migliore amica di Caterina. Erano andate lì con la scusa di comprare le ultime cose che servivano per l’imminente matrimonio di Sarah, ma la verità era che ogni scusa andava bene per comprare qualche nuovo capo d’abbigliamento. Giorgia proprio non la capiva, la loro fissa per lo shopping. Lei odiava girare per i negozi, per poi tornare a casa a mani vuote dopo non aver trovato nulla che la facesse sembrare carina - o che la facesse sentire abbastanza. “Credo proprio che prenderò questa!” esclamò Sarah, uscendo dal camerino con una t-shirt in mano e gli occhi a cuoricino. “È molto bella” confermò Caterina, avanzando verso la cassa. Giorgia, nel frattempo, le seguiva sbuffando. Dopo aver pagato, le ragazze uscirono dal lussuoso negozio. La suoneria del cellulare di Sarah fece sussultare le altre due. La ragazza parlottò per un po’, dopodiché riattaccò e sorrise come un bambino in un negozio di caramelle. “Cos’è quel sorrisetto?” indagò Caterina, immaginando la risposta dell’amica. “Era Riccardo: Ha detto che ci raggiunge tra pochissimo e che dobbiamo aspettarlo da Jean’s” spiegò la biondina. Giorgia fece una smorfia nel sentire quel nome. Non aveva mai visto il ragazzo di Sarah, neppure in foto. Era sicura che non si trattasse del suo Riccardo, ma in qualunque caso era ansiosa. Le ragazze entrarono nel famoso locale e si sedettero al solito tavolo: quello affianco alla vetrina. Giorgia era troppo concentrata a leggere il menù, per accorgersi dell’arrivo del futuro marito di Sarah. Quest’ultima, invece, se n’era accorta eccome! Difatti, si fiondò subito tra le braccia del ragazzo. Subito dopo lo abbracciò anche Caterina, che aveva già avuto l’onore di conoscerlo e lo trovava simpatico. “Lei è la mia sorellina” spiegò Caterina, una volta tornata al proprio posto. Solo in quel momento Giorgia alzò lo sguardo, e ben presto se ne pentì amaramente. Sbiancò nel rivedere quel ragazzo, dopo un anno e mezzo. Riccardo iniziò a sudare freddo, una volta riconosciuta la ragazza che sedeva al suo stesso tavolo. “Oh...” Riccardo deglutì “Piacere, Riccardo” Giorgia gli lanciò un’occhiata distratta, per poi dire un freddo “Giorgia”. Il ragazzo si ritrovò a pensare che non era cambiata molto. Era diventata sicuramente un po’ più alta e i suoi capelli erano più lunghi, ma era sempre la persona che conosceva. Quel che non sapeva, era che dopo aver ricevuto delusioni era inevitabile cambiare. Angolo autrice: Questa è la prima storia che pubblico su questo sito, quindi non sono molto esperta. Questa storia mi ronzava in testa da parecchio tempo, così ho deciso di provare a pubblicarla. Spero che qualcuno la legga.