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Autore: Sputnik from outer space    17/04/2015    4 recensioni
Il suo nome è Kyle Rogers, un ventenne piantagrane che spreca ogni giorno a guardare TV e bere birra. La sua vita cambierà completamente quando, dopo una disastrosa giornata, metterà piede al Freddy Fazbear Pizza's.
Genere: Azione, Comico, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '5 Notti da Incubo'
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Era un torrido pomeriggio di metà agosto, quando mi ritrovai senza elettricità. E senza gas. E, eh già, senza acqua corrente.

In realtà non era tanto colpa mia... Mia sorella Emily mi diceva in continuazione: << Kyle, sei un imbecille! Invece di ridurti ad un'ameba umana davanti al computer, trovati un lavoro!!!>>. E invece il lavoro lo cercavo! Solo che io non sono uno spiantato, sono solo molto sfortunato. Ogni volta che cercavo lavoro mi ripetevano sempre: << Mi spiace, signor Rogers, ma temo che lei non abbia le qualifiche adatte per svolgere questo lavoro.>>, anche quando cercavo lavoro come netturbino. Ora qualcuno mi spieghi che diavolo di qualifiche deve avere un netturbino per fare il suo stupido lavoro? Una laurea forse? Credo di si, una laurea in psicologia, per capire quei fessi dell'ufficio di collocamento...
Infine, dopo l'ennesimo colloquio andato male, mi sono trovato di nuovo sul divano. Verso quell'ora ero solito stravaccarmi sul divano a guardare spettacoli di varietà in TV.
Quando avvenne il disastro stavo guardando "Lascia o Rattoppa", di Mike Buonanotte. Improvvisamente la televisione si spense, costringendomi ad alzarmi, molto faticosamente. Dopo un rapido controllo ai cavi, pensai che fosse proprio la TV ad essere guasta, così, non avendo né soldi né voglia, non chiamai il tecnico e me ne andai direttamente in camera a dormire. Un minuto dopo entrò mia sorella, vestita solo con un accappatoio e con un asciugamano in testa. Ciò che mi disturbava di più nel suo aspetto era che sul suo volto c'era un sorriso forzatissimo. Inquieto le chiesi: << Ehi, Emily, qual è il problema?>> e lei mi rispose nel modo più freddo e sarcastico possibile: << Qual è il problema? Qual è il problema? Oh, nessuno, tranne il fatto che mi è mancata l'acqua mentre mi facevo la doccia. Hai pagato la bolletta, vero? Vero?>>. A quel punto non sapevo se rispondere o meno, sembrava che da un momento all'altro mi sarebbe saltata addosso e che mi avrebbe strangolato. Piano piano le dissi: << C-credo di essermene scordato...>>. Il sorriso era totalmente svanito dal suo volto. << COME SAREBBE A DIRE TE NE SEI SCORDATO, CRETINO! NON ABBIAMO ACQUA, LUCE E SCOMMETTO CHE NON HAI PAGATO NEMMENO LA BOLLETTA DEL GAS!!!>>
<< NON E' COLPA MIA SE NON HO UN SOLDO!!!>>

<< E INVECE SI, OGNI VOLTA CHE TROVI UN LAVORO TI ADDORMENTI O FAI UN CASINO, E VIENI SEMPRE LICENZIATO!!!>>

<< Va bene, va bene, sentiamo, che idee avresti?>>
<< Il figlio della signora di sotto, ha bisogno di un babysitter. Paga bene, eh...>>
<< Ma chi? La madre del piccolo Jeremy?>>
<< Proprio lei.>>
<< Ma Jeremy non è lo stesso che ha dato fuoco ai pantaloni di Spencer?>>
<< Proprio lui...>>
Prima che potessi ribattere mi aveva già buttato fuori di casa, e riaprì la porta solo per buttarmi contro il portafogli. Vuoto. Ovviamente.

Tremendamente riluttante bussai alla porta della signora Boundless. Quest'ultima aprì e mi trascinò immediatamente dentro. Non le avevo neanche spiegato cosa fossi venuto a fare lì che già mi stava dando le istruzioni: << Allora, Jeremy non deve andare a letto dopo le nove, non dargli ASSOLUTAMENTE il frullato alla fragola, lo fa diventare una bomba umana, più di quanto non lo sia normalmente, poi assolutamente niente musica Dubstep, Drumstep, Trap, House e quelle cose del genere, lo fanno impazzire, ed essendo già folle è tutto dire. E per finire non può uscire per andare in giro, neanche per andare al parco, è in punizione da quando ha usato la calibro 38 di suo padre per sforacchiare la televisione. Questo è tutto!>>, detto questo si fiondò come un fulmine fuori dalla porta, lasciandomi solo con il mostriciattolo. Per quel che lei ne sapeva potevo volere solo dello zucchero in prestito! Comunque, mi girai verso il piccolo e malauguratamente gli chiesi cosa voleva fare. Fu l'inizio della fine. Non sto scherzando. Mi strappò di tasca il lettore MP3 e cominciò a spararsi tutti insieme i generi musicali che la madre gli aveva proibito. "Perfetto", pensai, e mi accostai a lui con fare minaccioso. << Senti, ragazzino...>>, gli dissi; << Forse non hai capito bene con chi hai a che fare... Tua madre ti ha proibito di ascoltare quel genere di musica, e non sarò sicuramente io ad assecondarti!>>. Senza neanche girarsi, Jeremy tirò fuori da dietro uno dei cuscini del divano un fascicolo e me lo porse. Incuriosito lo aprii, e una volta visto il contenuto non volevo credere ai miei occhi.

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<< Ho le mie fonti, amico!>>, disse, sfottendomi.

<< E comunque che cosa significano?>>

<< Quelle foto significano che se non mi fai fare tutto quello che voglio le posto sulla mia pagina di FastBook.>>
<< Da quando i seienni hanno un profilo su FastBook?>>
<< Da quando sono fighi come me...>> e detto questo si diresse in cucina. Sapevo quello che voleva fare.
<< Bene, ora preparami un frullato.>>
<< Senti, tua madre mi ha detto...>>
<< NON MI INTERESSA QUELLO CHE DICE MIA MADRE! FAMMI UN FRULLATO O METTO IN RETE QUELLE FOTO COMPROMETTENTI!>>
<< Avevo solo quattro anni, è un'ingiustizia! Non ero consapevole di quello che stavo facendo!!!>>
<< Allora me lo fai si o no questo frullato?>>
<< Si, va bene...>>
Dovetti subire ogni tipo di angheria da quel diavolo in miniatura, finchè non mi disse che voleva uscire. Accettai, era inevitabile, ma a questo punto penso che fosse stato meglio vedere le mie foto compromettenti di quando avevo quattro anni su Internet che accontentarlo...

Alle sei e mezza uscimmo di casa e ci dirigemmo al parco. Ad un certo punto però Jeremy si voltò sorpreso verso una vecchia pizzeria e mi chiese: << Kyle, che cos'è quel posto?>>

<< Ah, roba di altri tempi, andava forte quando io ero piccolo. "Freddy Fazbear's Pizzeria", mi pare si chiamasse. Era un posto assurdo: c'erano quattro robot con sembianze animali che cantavano, parlavano, suonavano e cantavano. Ha chiuso quasi quindici anni fa, nel 1987, per un "incidente"... Uno degli animatronics, la volpe, mi pare, ha ferto una bambina durante un malfunzionamento. Da allora la pizzeria è rimasta chius... Ehi, dove credi di andare?>>

Jeremy stava correndo a tutta birra verso la pizzeria, io lo inseguii, inutilmente, si era già cacciato dentro.
"Merda, e ora cosa faccio?", pensai. Riuscii ad infilarmi anch'io nella porta sbarrata da quattro assi di legno marcio.

<< Jeremy? Esci fuori, dai, non è divertente! Mi stai ascoltando?!?>>

Nessuna risposta. Anche per colpa dell'ambiente cupo cominciai a sudare. "E se gli fosse capitato qualcosa? Non me lo potrei perdonare..."
<< Avanti! Esci fuori!>>
Ancora nulla. Ero davvero preoccupato. Uscii dall'ingresso e mi diressi nella sala da pranzo. Emozione mista a nostalgia mi colpì: era tutto come me lo ricordavo, i tavoli con i cappellini da festa, il palco, gli strumenti e... Gli animatronics. Già, mi ero scordato che li avevano abbandonati lì dentro, disattivati.
<< Freddy, Bonnie, Chica... Sono proprio come me li ricordavo, però ora che li guardo un po' più da vicino sembrano davvero inquietanti...>>
Totalmente immerso nei miei pensieri tentavo di ricordarmi quando quei robot strampalati cantavano "Eye of the Tiger" dei Survivor.
Per questo motivo non mi accorsi che qualcosa si era mosso dietro di me. Uno dei cappelli cadde a terra, mi voltai di scatto per vedere Chica che mi saltava addosso. Tirai un urlo fortissimo e caddi di schiena a terra, ma in breve mi resi conto di quello che era realmente accaduto.
<< Brutto... Che ti salta in mente? Stavo per crepare di paura!!!>>
Una sonora risata si levò da dietro la maschera della gallina gialla.
<< Mi spiace, Kyle! Sembravi completamente imbambolato, così ho voluto darti una piccola scossa...>>
<< E tu la chiami una piccola scossa? Jeremy, sta zitto che è meglio, vieni, usciamo da qui...>>
<< Va bene, va bene...>> e detto questo lasciò cadere la maschera, dirigendosi all'ingresso con me.
<< E allora?>>, mi chiese scocciato.
<< L'uscita era qui, me lo ricordo benissimo! Non è possibile che si sia chiusa...>>
Infatti l'ingresso era sbarrato da un'enorme parete di ferro. Non mi ricordavo che per motivi di sicurezza la pizzeria chiudeva alle otto e mezza e veniva chiusa con pareti isolanti di ferro, ma sicuramente non potevo immaginare che fossero ancora funzionanti!
<< Kyle, chiamiamo qualcuno che venga a liberarci! Ce l'hai il cellulare?>>
<< Certo, ovvio, un attimo che lo prendo...>>
Perfetto, non si accendeva. Così imparavo a giocare tutta la mattinata a Asphalt 8.
<< Ora siamo davvero fregati...>>
Cosa potevamo fare? Eravamo bloccati in una dannatissima pizzeria di fine anni '80, al buio, senza nulla da mangiare e senza avere la possibilità di chiamare aiuto.
<< Jeremy, io vado a cercare qualcosa da mettere sotto i denti, sempre che ci sia, tu invece rimani qua, non ti muovere, intesi?>>
<< Intesi...>>
Non riuscivo a ricordarmi dove si trovasse la cucina, perciò ebbi bisogno di un po' di tempo per trovarla. Quando tornai con tonno e fagioli in scatola si erano già fatte le nove.
<< E' davvero un miracolo aver trovato questa roba, e per di più non è marcia o avariata! Sembra quasi che qualcuno di recente sia passato di qui a rifornire la dispensa!>>
Mangiammo in fretta e passammo il resto della serata tentando di spaccare il muro di ferro, inutilmente.
Era mezzanotte, Jeremy ronfava della grossa già da due ore. Pensai che era meglio trovare un posto più comodo dove dormire, tanto verso le sei il muro si sarebbe tolto, forse.
Trovai l'ufficio della guardia di sicurezza, e con delicatezza vi portai Jeremy, senza svegliarlo. Lo posai su una vecchia sedia imbottita ed esplorai la stanzetta: c'erano una scrivania, un ventilatore completamente arrugginito, degli schermi, qualche poster e qualche disegno appesi qua e là sui muri, una sorta di muffin con gli occhi e... Un... Un tablet?
Esatto: un tablet.
"Non è possibile, negli anni '80 non esisteva nulla del genere! Ce lo deve aver portato qualcuno, per forza! Comunque meglio cogliere l'occasione al volo: se funziona ancora riuscirò a chiamare aiuto!"
Lo accesi e con mia grande delusione vidi che era privo di qualsiasi applicazione. Sullo schermo ve ne era solamente una: "SEC.", la quale sigla stava probabilmente per "SECURITY".
In quel momento mi colpì l'illuminazione. Capii perchè c'erano provviste, perchè il muro era attivo, perchè c'era un tablet e perchè la pizzeria non sembrava in uno stato di totale abbandono. Entro cinque giorni la pizzeria avrebbe subito una ristrutturazione e avrebbe riaperto al pubblico!
Qualcosa portò fuori dalla mia testa tutti quei pensieri: uno squillo.
<< Un telefono! Finalmente!>>
Mi precipitai verso la fonte del suono, trovai un obsoleto telefono fisso ed acchiappai rapidamente la cornetta.
<< Pronto? Vi prego, mi serve aiuto, sono rimasto bloccato nella pizzeria e...>>
Inutile, era una chiamata registrata. Non potei fare altro che ascoltare.

<< Pronto? Pronto? Mi senti? Perfetto, direi che il registratore funziona. Allora, questa è la tua prima notte qui, vero? Mi spiace che non ci potremo incontrare, a me hanno affibbiato il turno dalle otto alle undici e mezza, quindi a meno che tu non venga in anticipo non credo che ci vedremo. Allora, io ero guardia qui dagli anni '80, perciò credo proprio che potrò darti tante dritte utili per sopravv... Per cavartela bene fino alle sei... Cominciamo! Gli animatronics possiedono un timer, all'inizio del tuo turno si attiveranno e si disattiveranno alla fine, sai, ormai devono sgranchirsi le gambe, quindici anni da fermi non fanno bene a nessuno. Dovrai fare molta attenzione: quei robottoni ti vedono come uno di loro, tranne che per un piccolo particolare, infatti secondo loro sarai privo del costume, quindi se riusciranno a prenderti ti cacceranno con forza dentro ad un travestimento e... Non è una cosa piacevole, perchè sono pieni di viti, cavi, componenti meccaniche... Perciò se sei fortunato potresti rimanere paralizzato a vita. Nel peggiore dei casi invece morirai. Beh, utilizza il programma "SECURITY" per tenerli d'occhio ma fa attenzione a non sprecare troppa energia, non ce ne danno mai abbastanza. Ai lati delle porte avrai un pulsante per chiuderle e degli interruttori per la luce. Tieni gli occhi bene aperti e buona fortuna, ci si sente domani.>>

Finalmente aveva finito di blaterare, non ne potevo più. Preoccupato per la nostra sorte detti un'occhiata alle telecamere. Cazzo, fra tutte le morti finire compresso dentro un costume da animale stravagante non era proprio il massimo!
Tutto a posto, ed era già l'una. Rilassato uscii un momento dall'ufficio per andare a prendermi dell'acqua in cucina. Tornai e ripresi in mano il tablet. Sala da pranzo vuota, Covo dei Pirati chiuso, bagni completamente in ordine. Sorrisi, pensando che gli animatronics non si fossero attivati davvero, ma quando tornai a guardare il palco mi accorsi che il coniglio non c'era più.
"Dov'è finito Bonnie? Merda, è tutto così inquietante..."
Controllai rapidamente tutto il locale, nulla. Bonnie era come sparito, non si trovava da nessuna parte.

"Probabilmente è in un punto cieco. Prima o poi dovrà uscire!", pensai irritato.

Le tre del mattino, e del coniglio ancora nessuna traccia. Ormai mi ero arreso, ero sicuro che non si sarebbe fatto più vedere per il resto della notte. Cominciai a riflettere: "Va bene, la pizzeria sta per riaprire, ma perchè delle due guardie notturne non c'è nessuna traccia? Dovevano coprire praticamento tutto l'orario da quando siamo entrati, invece di loro non c'è neanche l'ombra... Proprio non riesco a cap..." i miei pensieri vennero nuovamente interrotti da uno strano rumore. Evidentemente quel giorno non volevano proprio lasciarmi pensare! Sembrava un motivetto, cantato in modo strano e meccanico. Quel "Dum dum da dum" si faceva sempre più forte, insistente e... Vicino.
Sudavo, e avevo davvero molta paura. Per farmi coraggio, cominciai a cantare pure io quel motivetto.
<< Dum dum dum da dum... Du du dum da dum...>>
Sentii un rumore accanto la porta. Lentamente mi alzai, mi diressi all'interruttore e lo premetti. Un piccolo lampo di luce mostrò l'orribile volto dell'animatronic viola. Non so se fosse solo la mia immaginazione che ormai aveva preso a galoppare, ma ero sicuro che il mostro stesse masticando. Spero un trancio di pizza.
Gridando tirai un pugno al bottone per la chiusura della porta, corsi dall'altra parte dell'ufficio e feci lo stesso con la porta destra. Mi ranicchiai in posizione fetale sotto la scrivania e non ebbi il coraggio di controllare il tablet per il resto della notte. Quando si erano fatte le sei il contatore segnava solo il 3% dell'energia. Insomma, ce l'avevamo fatta per un pelo.
Una spia luminosa  mi avvertì che gli animatronics erano di nuovo spenti. Svegliai Jeremy, che di tutta risposta mi tirò un calcio sul naso, per farsi dare altri cinque minuti. Scaduto il tempo corremmo all'ingresso e con nostra estrema gioia lo trovammo spalancato. Sulla soglia della porta c'era un uomo robusto, un po' grassoccio, che stava rimuovendo faticosamente le assi. Ci vide e ci rivolse uno sguardo confuso. Comprendendo il motivo di quello sguardo gli dissi: << Ehm, salve, ieri sera siamo rimasti bloccati per sbaglio qua dentro e...>>
<< I soliti curiosoni amanti del brivido, eh? Non vi preoccupate, lo fanno spesso da queste parti. Piacere, il mio nome è Fred Fazbear, direttore di questa pizzeria.>>
<< Io sono Kyle Rogers, e lui è il piccolo Jeremy.>>
Jeremy mi rivolse uno sguardo carico di rabbia, evidentemente l'aggettivo "piccolo" non lo lusingava più di tanto.
<< Scusi la domanda, stanotte ho ricevuto una telefonata da una guardia notturna indirizzata a quella del turno dopo, il problema è che non ho visto nessuno dei due. Mi sa dire come mai?>>
<< Ah, giusto. L'ufficio non era ancora stato sistemato a dovere, per questo motivo il vecchio Mike ha fatto il suo turno nel mio ufficio.>>
<< Allora c'era qualcuno nella pizzeria!!!>>
Allora Jermy disse: << Ma se quel tipo era dotato di videocamere come mai non ci ha aiutati?>>
<< Vedi, Mike è un po' eccentrico. Avrà voluto divertirsi un po'.>>
<< E soprattutto come ha fatto ad uscire senza che lo vedessimo?>>, disse Kyle, perplesso.
<< C'è un'uscita d'emergenza, la utilizza il personale, solitamente.>>
Jeremy mi tirò un'altra occhiataccia. Evidentemente pensava che conoscessi a memoria l'intera piazza del Freddy Fazbear's Pizza. Beh, NON ERA COSI'.
<< E invece la seconda guardia?>>
<< Ah, giusto. Paul aveva sentito troppe voci riguardanti questo posto, così si è subito licenziato. Grazie mille per aver coperto il suo turno!!!>>
<< Di nulla. A proposito... Adesso avete un posto libero no?>>
<< Esatto. Vuoi proporti come guardia notturna?>>
<< Si.>>
<< OTTIMO!!!>>, esclamo a quel punto Fred, e sfilò dalla sua giacchetta un contratto. Evidentemente era pronto ad ogni evenienza.
Riportai Jeremy dalla signora Boundless ( che fortunatamente sarebbe tornata solo mezz'ora dopo il nostro rientro) e andai a casa mia a stendermi sul letto, pronto alla mia seconda notte.
Mia sorella irruppe in camera mia.
<< Allora, dove sei stato, fratello degenere? Ad ubriacarti in qualche pub tutta la notte?>>
Ed io le risposi: << Emily, Emily, Emily... Mia cara sorellina di poca fede, sai cos'ho qui?>>, detto questo sfilai dalla tasca il contratto, sfoggiando il mio sorriso più trionfante e lasciandola esterrefatta.
Si ricompose subito dopo, mostrnado un ghigno di scherno: << Vedrai che ti licenzieranno come le altre volte!>>
<< Non contarci, menagrama...>>
Finalmente mezzanotte. Giunsi puntuale alla pizzeria, passai per l'ingresso di servizio e mi sedetti nell'ufficio, su una nuova e comodissima poltrona imbottita. Come mi aspettavo, arrviò la telefonata di Mike.
<< Ehi, ciao! Sembra che ti sia andata benissimo la prima notte!!!>>
"Già, una meraviglia", pensai.
<< Allora, per cominciare alla grande tanto vale dirti che durante il corso della settimana gli animatronics diventano sempre più attivi, quindi non rilassarti troppo. Probabilmente avrai visto all'opera solo Bonnie, ma sappi che anche gli altri non scherzano. Chica, ad esempio, predilige il lato destro del locale. Invece Freddy non si muove più di tanto, strano, no? Comunque ti devo ricordare l'importanza degli interruttori, perché le videocamere hanno diversi punti ciechi, tra cui appunto le porte dell'ufficio. In questo modo dovresti essere ben coperto. Allora buona notte e buona fortuna!!!>>
"Okay", mi dissi, "Devo fare molta attenzione, non voglio diventare paralitico!!!"
Tirai su lo schermo del tablet, e mentre osserva le diverse videocamere sorseggiavo una birra. Lo abbassai un attimo e mi stiracchiai, stanco.
Una voce metallica alle mie spalle disse:<< Ehi, ne posso avere un sorso?>>
<< Certo.>>, risposi, e allungai la lattina, la quale non mi tornò più indietro.
<< Quel bastardo si è rubato la mia birra!!!>>, urlai, adirato. Ci misi almeno una buona quarantina di minuti per rendermi conto che non c'era nessun altro oltre a me e gli animatronics nella pizzeria.
Come se avessi ricevuto un pugno allo stomaco, tornai a controllare lo schermo: Bonnie era nello stanzino di servizio, Freddy era al suo posto sul palco e Chica era in bagno a vomitare, barcollando qua e là.
"Ecco chi mi ha preso la birra!!!", mi dissi adirato.
Continuai così fino alle quattro, quando Chica non si avvicinò alla porta destra e cadde a terra, probabilmente era caduta in coma etilico dopo aver scoperto le delizie della birra.
"Notte piuttosto tranquilla", ridacchiai allegro.
Giunsero le sei e me ne uscii dal locale per tornare a gettarmi nel miobel lettone caldo.
La terza notte mi segnò nel profondo.
Ero seduto già alla mia postazione da una decina di minuti quando il telefono cominciò a squillare.
<< Ciao! Sei davvero grande! La maggior parte delle vecchie guardie non... Durava così a lungo... Ma fa niente, ovviamente non sto implicando che siano morti. Uh, ma meglio non occupare troppo del tuo tempo, è da questo momento in poi che il tutto comincia a farsi complicato. Hai presente il Covo dei Pirati? Ecco, stamattina abbiamo riattivato dopo molto tempo l'animatronics che risedeva al suo interno, Foxy. Attenzione, non gli piace essere guardato troppo spsso o troppo a lungo. Ma anche troppo poco. Insomma, è un tipo introverso. Se te lo fai sfuggire correrà per il corridoio e salterà nell'ufficio. Heheheh... Ti auguro una buona notte, come al solito! Ciao!>>
Trovai davvero raccapricciante la risatina che fece alla fine del suo discorso. Ripresi in mano il tablet e scorrei una dopo l'altra tutte le telecamere. Chica aveva organizzato un Alchool Party in bagno con qualche scarfaggio, per cui non c'erano molti motivi per preoccuparsi, Bonnie era nel suo solito sgabuzzino a spippettarsi davanti un poster di Justin Bieber, Freddy leggeva il giornale di sei o sette giorni fa (un robot molto aggiornato). Quando posi lo sguardo sul Covo dei Pirati mi si gelò il sangue.
Due enormi occhi mi stavano fissando.
Ero davvero atterrito. Sinceramente non ero ancora pronto ad affrontare una cosa di quel calibro. Cosa mi aveva detto Mike? Che sarebbe corso nel mio ufficio. Dovevo tenere tutti i miei sensi all'erta, così mi sparai undici caffè in tre minuti.
Mi rimpossessai del tablet e detti un'altra occhiata al Covo dei Pirati, trovandolo vuoto. Gridai dal terrore e mi fiondai contro la porta, ma era troppo tardi. Foxy irruppe all'interno. Gridai. Gridò anche lui. Gridai più forte, gridò anche lui più forte. Fece un salto all'indietro e battè violentemente la testa sullo stipite. Si ranicchiò piagnucolando in un angoletto mentre imprecava come uno scaricatore di porto.
Stranito gli chiesi: << Ehm... Tutto a posto?>>
<< Sniff...  Si, si... Tutto a posto...>>
<< Sei venuto qui p-per infilarmi in un costume di F-Freddy?>>
<< Eh? Ovvio che no! Ho scordato la ricarica del mio 3DS qua dentro.>>
<< 3DS?>>
<< Certo. Mai sentito nominare?>>
<< Sì, l'ho già sentito, ma la cosa che mi suona strana è...>>
<< Secondo te un animatronic non può giocare a Super Mario?>>
<< No, il fatto è che pensavo che voi voleste uccidermi...>>
<< Affatto. Ma ci hai preso per dei Terminator? Siamo strani, certo, ma non facciamo male ad una mosca.>>
<< E il morso dell'87? Sei stata tu a ferire mortalmente quella ragazzina...>>
<< E' vero, ma avevano manomesso il mio hard disk. E poi sono maschio.>>
<< Oh...>>
Seguì un lungo minuto di silenzio imbarazzato, il quale fu infine rotto da Foxy, che si offrì di presentarmi gli altri animatronics.
Il resto della notte la passammo a fare baldoria: bevemmo, guardammo programmi demenziali in TV, facemmo qualche gara di rutti (vinta alla grande da Chica) e quando arrivarono le sei ci salutammo allegramente.
Durante tutta la giornata non vedevo l'ora di tornare al Freddy Fazbear's Pizza per farmi una bella partita di Poker. Ormai mancavano giusto due giorni e la pizzeria sarebbe stata di nuovo esposta al pubblico.
Alle undici e venti presi la mia bicicletta e pedalai veloce fino al posto di lavoro, la legai ad un lampione ed entrai. Mi aspettavo di incontrare i miei amici robotici già svegli, ma non era così.
<< Freddy? Bonnie? Foxy? Chica? Siete svegli?>>
Nessuna risposta. Essendo mio compito, li dovetti attivare manualmente. Freddy improvvisamente mi sollevò per aria e mi strinse in un abbraccio mostruosamente soffocante.
Bonnie sbraitò: << Smettila, mammommoletta!!! Così lo ammazzi!!!>>
<< Oh, mi spiace.>>
Se non fosse stato un robot avrei giurato che da un momento all'altro sarebbe arrossito.
<< Che succede ragazzi? Come mai siete stati disattivati? Mike il primo giorno mi ha detto che non dovreste mai restare disattivati...>>
<< Infatti è così. Durante il suo turno qualcuno ci ha assaliti e disattivati!>>
<< Avete visto chi è stato?>>
<< Purtroppo no. Eravamo tutti sdraiati con gli occhiali da sole, per vedere se ci potevamo abbronzare con le lampadine.>>
<< Voi non vi potete abbronz...>>
<< Sssssh!!! Non rovinare il sogno di Chica!!! Potrebbe diventare isterica!!!>>
<< Ok, fa niente. Vado un attimo nell'ufficio, magari Mike ha lasciato un messaggio in cui mi spiega il motivo.>>
<< D'accordo, noi veniamo con te.>>
Ci stringemmo tutti dentro l'ufficio ed aspettammo con trepidazione la chiamata.
<< Ecco, ecco!!! Sta squillando!!!>>
<< Zitti, tutti zitti!!! Se non la finiamo non riusciremo a sentire quello che dice!!!>>
<< Avete capito, Foxy e Chica?>>
<< BUUUURP>>
<< Sei disgustosa!!!>>
<< BASTA!!! HA COMINCIATO A PARLARE!!!>>
<< Pronto? Ehi, ciao.>>
Quel giorno aveva uno strano tono di voce. Non sembrava eccentrico e zelante come al solito, sembrava stanco e... Preoccupato.
<< Come va? Qui da me è una nottata... Difficile. Insomma, te l'avevo detto che piano piano sarebbe diventata sempre più dura... Comunque volevo chiederti, sai...>>
<< SBANG SBANG SBANG>>
Violenti colpi alla porta dell'ufficio indicavano che Mike si era barricato dentro.
<< Cazzo, l'energia... Comunque, dicevo... Dovresti, ehm, dare un'occhiata ai costumi, quelli nei locali privati, a sinistra del palco. Li ho sempre trovati strani e credo che forse potrebbero ess...>>
<< SBANG SBANG SBANG SBANG SBANG SBANG SBANG>>
I colpi si facevano sempre più insistenti, veloci e furiosi.
<< Vieni fuori, avanti, lo so che sei là dentro...>>
Una voce rauca e agghiacciante lo chiamava da fuori la porta.
<< Non farci caso. Dicevo che probabilmente c'è qualcuno dentro a quei costumi e...>>
<< Ora basta giocare, vieni fuori ho detto! Non farmi arrabbiare Mike...>>
<< Non importa. Non mi rimane abbastanza tempo per dirti tutto. Fa attenzione al viola e tieni gli occhi bene apert...>>
Un ultimo sordo colpo e la porta si aprì, doveva essersi esaurita l'energia.
<< N-no, ti prego, no!!! NO!!!>>
L'urlo di Mike risuonò fortissimo dalla cornetta, e poi si sentì solo rumore di statico.
<< Oh, porca puttana!>>
<< BONNIE? CHE DIAVOLO HAI COMBINATO?!?>>, disse Freddy, spaventato.
<< Secondo voi sono stato io? Ma che cacchio state dicendo?>>
<< Bonnie ha ragione, è stato il primo a disattivarsi, l'ho visto.>>, replicò con calma Foxy.
<< Va bene, dobbiamo mantenere tutti la calma, credete... Credete sia morto?>>
<< Non ne ho idea, ma tutti gli indizi me lo fanno supporre Ha terra cè il tablet, è rotto.>>
<< Oh, Dio. Questa proprio non ci voleva! A soli due giorni dalla riapertura!!! Che possiamo fare?>>
<<  Boh..:>>
<< Chica, non sei d'aiuto.>>
Cosa potevamo fare? Mike era stato ucciso da una misteriosa creatura viola e noi avevamo le mani legate. La polizia avrebbe indagato e sarebbero giunti alla conclusione che era stato Bonnie, e noi non avremmo potuto fare nulla per evitare la sua rottamazione. Avremmo potuto dirlo a Fred, aveva creato lui stesso gli animatronics e li amava più di ogni altra cosa al mondo, ma come avrebbe reagito sapendo che una sua creazione aveva aggredito per l'ennesima volta un essere umano?
Ogni ragionamento che facevamo ci riportava sempre il punto di partenza.
Sconsolato salutai i miei amici e tornai a casa. Emily mi stava aspettando, aveva l'aria piuttosto stanca.
<< Com'è andato il lavoro, mollaccione?>>
<< Bene, bene...>>, le dissi, mentendo.
<< Ottimo, almeno stavolta non ti hanno buttato fuori i primi due giorni di permanenza... Nuovo record!!!>>
<< Spiritosa...>>
Mi coricai, ma non riuscivo a dormire, ero troppo sconvolto per quel che era successo. Così, tormentandomi per riuscire ad addormentarmi. Non ci riuscii, così andai nello scantinato a prendere la bicicletta, sarei andato al bar a prendermi qualcosa.
La bicicletta non c'era.
"Cazzo, che scemo che sono! L'ho lasciata al Freddy Fazbear's Pizza!!!", pensai immediatamente.
Feci una corsa fino al locale e lo ritrovai pieno di polizia. Uno degli agenti si girò verso di me ed esordi con: << E' lei il signor Rogers?>>
Inquieto risposi: << Sì, sono io. Ci sono problemi?>>
<< Sì, ci sono problemi. Signor Rogers, la dichiaro in arresto.>>

 

------- ANGOLO DELL'AUTORE -------

Ebbene sì, un finale a sorpresa. Ma la storia non finisce qui, eh! Farò una seconda parte a breve. Spero che questa storia vi sia piaciuta, perché è davvero da tanto tempo che ci lavoro.
Saluti da Megalodonte2000.

 

   
 
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