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Autore: sweeney_piton_morgan    25/12/2008    2 recensioni
ciaoooo!! eccomi con una nuova storia...spero vi piaccia! alan è un giovane archeologo che al suo secondo scavo scopre una coppia di scheletri...ma la scoperta più grande è un'altra...siete curiosi? volete sapere che cos'è?beh, allora leggete Segreti nascosti ^^ please lasciatemi un commentuccio qualsiasi, tanto per sapere se vi è piaciuta oppure no ^^ bacioni dalla vostra piccola jo ^^
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Segreti nascosti-cap 1 Inghilterra. Ore 15.30

In una zona di scavo non lontano da Londra, un uomo camminava rapidamente e pensieroso verso la propria auto, con un semplice zaino su una spalla, cercando di evitare i commenti dei propri colleghi di lavoro, ma senza volerlo, andò a sbattere contro ad uno di essi.

-Ehi, sta più atten…Alan?!-

-Oh scusa Tom, non ti avevo visto…vado un po’ di fretta!-

-Che ci fai qui? Non dovresti essere con gli altri a festeggiare per la tua nuova scoperta? E comunque complimenti, non accade tutti i giorni di trovare una coppia di scheletri!! Presto sarai un famoso archeologo!-

-Beh dai, ora non esagerare…ho semplicemente trovato una coppia, mica un cimitero!-

-Già…ma vorrei ricordarti che questo è solo il tuo secondo scavo che fai…e hai già fatto una scoperta che io non sono ancora riuscito a fare dopo quattro anni di lavoro!! Quegli scheletri devono essere di circa 500-600 anni fa…non essere modesto!- disse il collega sorridendo e dandogli una pacca sulla spalla. –Allora, vieni a festeggiare? C’è un ottimo champagne che ci aspetta!-

-No mi dispiace, non posso intrattenermi…-

-E come mai? La festa è in tuo onore, cos’è che hai di più importante da fare?!- chiese con più curiosità del solito.

-Ehm…mi dispiace, è che…che…ho ricevuto una chiamata urgente! Devo…devo raggiungere un mio amico!- Alan s’inventò la prima scusa che gli venne in mente e pensò di averla espressa in modo sicuro e convincente…vabbè, non ne era poi così certo, ma sperò che il collega sorvolasse e lo lasciasse finalmente andare!

-…Ah…certamente…vorrà dire che berrò anche per te! Beh allora stammi bene e goditi il mese di vacanza…te lo sei guadagnato! Ah, penso anche di venirti a trovare un giorno…ci vediamo, ciao!- poi si allontanò salutando Alan che intanto aveva raggiunto la macchina.

***

Arrivato a casa, chiuse la porta con un piede e si lasciò trascinare dalla stanchezza buttandosi nell’unico divano presente in salotto. Teneva ancora stretto a se lo zainetto e lo osservava con curiosità, incertezza e paura…ma che c’era dentro?!

Stanco, cominciò ad osservare la stanza nei minimi particolari, come se non riuscisse a ricordarla. Alan la chiamava salotto, ma in realtà era una biblioteca con al centro un divano e una piccola televisione. Due pareti erano occupate da un’enorme libreria di legno color nero, vicino a questa si trovava una bellissima scrivania dello stesso colore coperta da cartacce e fogli di giornale, mentre vicino all’entrata si trovava una grande portafinestra.

Mentre osservava, l’uomo tentava di riposarsi stando disteso sul divano, ma veniva continuamente disturbato dai suoi pensieri che continuavano ad assillarlo. Alan era un giovane archeologo di soli 24 anni, alto 1,80 e mingherlino, un uomo molto colto e attraente…sebbene non avesse la ragazza (lo prendo io ^^  n.d. piccola jo). I suoi capelli erano mori con dei riflessi color bronzo e leggermente ricci, mentre i suoi occhi…i suoi occhi erano i più belli al mondo!Grigi-azzurri come il ghiaccio e trasmettevano dolcezza e romanticismo, sicurezza e allegria! Alan era un uomo sicuro e solare, testardo, curioso, determinato e intraprendente…ma in fondo molto dolce e romantico con le donne!

Finito di osservare la sua disordinatissima stanza, fece scorrere nuovamente il suo sguardo sullo zaino e cominciò a pensare all’accaduto del primo pomeriggio…

Inghilterra. Zona di scavo. Ore 14.30


Due colleghi stavano scavando ininterrottamente da ore sotto il sole di luglio, con ben 34 ° C!

-Alan ti prego…riposiamoci almeno 5 minuti! Capisco che ti piaccia lavorare senza mai fare una pausa per il semplice motivo che questo è solo il tuo secondo scavo…ma io sono distrutto!!!!- Owen, collega di Alan, nonché suo più grande amico, parlò con un filo di voce supplichevole.

-Dai, ancora 15 minuti…ti preeeego!- disse Alan come un bimbo che vuole rimanere ancora al parco dei divertimenti.

-No, mi dispiace…tu fai quello che vuoi, ma io vado a prendermi dell’acqua!- detto questo si avviò verso il campo.

Nel frattempo il giovane archeologo continuò a scavare, semidisteso sul terreno intento a togliere quello che sembrava un sasso!

“Maledetto sasso, non riesco a toglierti!…un momento…q-questo…questo non è un sasso!”

-…t-teschio…ho…ho trovato un…un teschio!!-

Alan cominciò a scavare sempre più in fretta, emozionato e agitato, cercando di trovare anche lo scheletro…ma quello che vide lo lasciò di stucco!
Ben due scheletri giacevano in quel momento davanti a lui…e non c’erano solo quelli…

“Cos’è questa?! Non sembra un reperto molto comune…io…io credo di averla già vista…ma dove?!” “…forza Alan…non lasciarti attrarre da questo strano oggetto…urla a tutti di raggiungerti, annuncia la tua scoperta e consegna questo reperto!” “No un momento…credo…credo di averlo visto in qualche libro…ma non riesco a ricordare cos’è…” “…e forse se lo consegni, gli esperti lo analizzeranno e sapranno soddisfare la tua curiosità…per una volta, ti prego…ascolta la tua coscienza!!” Alan, mentre discuteva con la sua vocina interiore, teneva fra le mani una scatola di legno nera a forma di cubo e di media grandezza. “…uno scheletro la teneva stretta sul suo torace…come per proteggerla…come per nasconderla…ho deciso! La porto a casa e scopro che c’è dentro…dopo averlo scoperto la restituisco! Dov’è il mio zaino?” “No un momento, non farlo…magari è pericoloso! E poi rischi di cacciarti nei guai!” “Ormai ho deciso…”
Alan si guardò intorno per vedere se qualcuno lo stesse raggiungendo, poi mise la scatola nel suo zainetto impolverato.

Fuori dal p.v. di Alan

“Guarda un po’ chi ha trovato qualcosa…il novellino comincia già a starmi antipatico! E poi s…un momento…cosa sta osservando?! Dannazione, sono troppo lontano…vedo solo una cosa nera…ma cos’è?!” l’omino curioso, nonché suo collega, cominciò ad avvicinarsi e ad osservare Alan, nascosto in un angolino.
“…ma che fa? Maledizione, se in questo momento ce l’avessi io sarei già a casa ad analiz…oddio…lo…lo ha messo nello zaino!! No no no no…non può farlo!…quello lo devo avere io…ad ogni costo…”

-Ciao Tom! Che stai osservando?- la voce del collega lo fece sobbalzare, interrompendo così i suoi pensieri.

-C-ciao O-Owen! Mi hai spaventato…niente, mi stavo semplicemente rilassando…credo che il nostro ‘caro’ Alan abbia scoperto qualcosa di interessante- disse al collega alzandosi e guardando nella zona scavo, fingendo di aver notato solo in quel momento che il compagno di lavoro aveva trovato due scheletri.

Ritorno al p.v. di Alan


“Bene, ora che ho il reperto nello zaino e che nessuno sa che ce l’ ho, posso anche chiamare tut…”

-Alan…HAI TROVATO DUE SCHELETRI!!!!!- Owen saltò addosso all’amico abbracciandolo.

-S-si, scusa ma pensateci voi qui…io devo tornare a casa-

-Cosa?! Ma sei matto?!-

-No, ma dopo ti chiamo…è molto importante!- disse Alan sussurrando nell’orecchio del collega.

-…ok, allora ci sentiamo…e complimenti!!!!!!!ciao!-

-Grazie, ciao!!- detto questo, prese il suo zainetto impolverato e se ne andò in direzione dell’auto.

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