Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: lalle_jackson    17/04/2015    1 recensioni
Spoiler la Casa di Ade!
Da quando Nico aveva accettato il fatto di essere gay, aveva sempre guardato i ragazzi.
Ma, quando al Campo arriva September, ragazza vivace e carina, le sue convinzioni scompaiono.
Dal testo:
-Beh, quando una persona si innamora veramente, si innamora di quello che una persona è interiormente, non esteriormente. Sei gay perchè ti sei innamorato di ragazzi, ma che ti attraevano per quello che erano dentro, non fuori. Perciò che male c'è se ora ti piace una ragazza?-
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CONVICTIONS

 

Capitolo 1.

 

Nico p.o.v

 

Mi sveglio nella mia cabina alle otto in punto.
Mi alzo, prendo dei vestiti e vado in bagno.

Mi lavo la faccia e i denti, poi mi sistemo i capelli.

Piper ha insistito a tagliarmeli per il mio primo appuntamento con Will.

Ora io e Will non stiamo più insieme, ma li porto corti comunque, sono più comodi.

Negli ultimi due anni sono cambiato, anche grazie a lui.

Lui è più socievole ed è sempre sorridente. Io invece ero tetro e tutto tranne che socievole. Un po' sono cambiato stando con lui e un po' perchè mi sono accorto che spaventavo le persone.

Certo, non vado in giro distribuendo fiori, ma non vesto più di nero, metto anche la maglia arancione del Campo, sorrido e rido di più e sono anche più abbronzato, visto che ora vivo tutto l'anno al Campo, inoltre non sono più bassino e smilzo, sono diventato alto e ho un fisico niente male (purtroppo spesso mi accorgo che quando dico queste cose ho passato troppo tempo con Leo).

Mi vesto e poi vado a fare colazione.

Incontro Annabeth, che mi saluta. Ricambio e le sorrido.

Ora non ho più una cotta per Percy e nemmeno per Will.

Io e Will ci siamo lasciati circa un anno fa, lo abbiamo deciso insieme.

La nostra relazione andava alla grande, però non ci sentivamo più legati come una volta. Jason credeva che avessi usato questa scusa perchè amavo ancora Percy, ma non è affatto così. Voglio bene a Percy come a un fratello e comunque non farei una cosa così ad Annabeth, abbiamo legato molto, è la mia migliore amica.

Vado a fare colazione, poi vado a lezione di tiro con l'arco.

L'insegnante è Will. Non è un problema per me, siamo ottimi amici.

Finita la lezione vado a fare un giro, dato che fino al pomeriggio non ne ho altre.

-Nico, corri!- mi grida Percy, che sta correndo verso l'albero di Thalia.

-Cosa succede?- gli chiedo.

-Corri e basta!- mi risponde.

Inizio a correre, supero l'albero di Thalia e corriamo giù dalla collina, lontano dal Campo e dai suoi confini che lo proteggono.

Quando ho raggiunto Percy vedo che sta rallentando, poi si ferma e si inginocchia.

Non capisco perchè lo faccia, ma poi vedo la figura di una ragazza, sdraiata a pancia in giù, che non si muove e ha un taglio lungo e profondo sulla gamba.

-E' morta?- chiedo a Percy, chinandomi al suo fianco.

-No, ma penso di essermi rotta tutto- risponde una voce, che deduco essere quella della ragazza.

Percy si alza e la prende in braccio.

-Come hai fatto a romperti tutto?- le chiede Percy.

-Un mostro mi ha lanciato contro al suo compare, io mi sono aggrappata alla sua schiena e gli sono salita sulle spalle, se si potevano definire spalle, e gli ho infilzato la testa con la spada. Ma poi quello si è sbriciolato e il problema è che era alto, molto. Oh, a proposito, il suo compagno deve essere da queste parti- dice, poi inizia a guardarsi attorno.

-No, l'ho fatto fuori prima, è grazie a lui che ti ho trovata... e beh, anche al tuo grido di battaglia- le dice Percy e lei inizia a ridacchiare.

-Comunque io sono Percy, Percy Jackson, figlio di Poseidone-

-September Williams, figlia di Ermes-

-Sei la sorella gemella di Samuel? Ha detto di avere una sorella, ma che non era qui. Oh, comunque sono Nico di Angelo, figlio di Ade- dico.

-Piacere Nico, comunque si, non sono venuta qui quando è venuto lui perchè volevo finire la scuola- dice.

Arriviamo in cima alla collina e poi passiamo davanti all'albero di Thalia.

La nostra corsa non deve essere passata inosservata, perchè ad aspettarci ci sono Chirone e degli altri semidei.

-Tutto a posto?- chiede Chirone venendoci incontro.

-Hey, Tep!- grida una voce che capisco provenire da Samuel.

-Hey!- lo saluta lei.

-Grazie Percy, grazie Nico. Ora ci penso io- dice, prendendo in braccio la sorella.

-Piacere, io sono Chirone. Tu devi essere September, Samuel mi ha parlato molto di te- dice Chirone.

-Piacere, le stringerei la mano se mi sentissi ancora le ossa- le dice lei.

Chirone ride e poi scorta Samuel in infermeria.

September esce dall'infermeria nel pomeriggio.

La vedo mentre vado verso l'Arena, Samuel le sta facendo fare un giro del Campo. Lei mi riconsce, mi sorride e mi saluta con la mano.

Io le sorrido di ricambio e le faccio un cenno con la testa.

La osservo meglio e noto che ha gli stessi occhi azzuri che caratterizzano tutti (o quasi tutti) i figli di Ermes, ha i capelli lunghi, che le arrivano alla vita, castano chiari e ha qualche lentiggine sul naso. E' molto carina.

Oh dei! Ma cosa mi ritrovo a pensare? Dovrei guardare suo fratello, non lei.

Eppure in qualche strano modo mi incuriosisce. Non so perchè, ma mi fa uno strano effetto.

Nel pomeriggio seguo altre lezioni. Spesso mi ritrovo a pensare a lei.

" E' solo perchè è l'ultima arrivata" mi ripeto.

Verso le sei e mezza torno in cabina, mi faccio la doccia e mi corico un po'.

Poi vado a cena. La cerco con lo sguardo e la trovo.

E' seduta al tavolo di Ermes, vicino a Samuel, Connor e Travis, e ride.

Dio se è bella quando ride.

Nico basta!

Finisco velocemente di cenare e torno nella mia cabina.

Per una settimana è così, spesso la incrocio mentre andiamo in giro per il Campo e ci salutiamo, oppure facciamo lezione insieme e parliamo. Un paio di volte abbiamo anche passato il pomeriggio insieme oppure siamo andati a fare una passeggiata dopo cena. E' simpatica, intelligente. Molto solare e nonostante sia bellissima non si vanta, anzi non ha molta autostima. Mi ritrovo a pensare a lei troppo spesso.

Sono seduto sugli spalti dell'Arena a osservarla mentre duella con Samuel (per la cronaca, ha vinto lei), quando sento qualcuno dietro di me.

-Cos'hai?- mi chiede una voce.

-Ciao Annabeth-

-Allora, cos'hai?- insiste.

-Cosa ti fa pensare che abbia qualcosa?- le chiedo.

-Sei il mio migliore amico, ti conosco-

-E' normale che non riesca a non pensare a una persona?- le chiedo.

-Chi è il fortunato?- mi chiede, sorridendo.

-Questo è il problema, non è un lui- le dico.

-Allora riformulo la domanda: chi è la fortunata?-

-Ma non capisci! Io sono gay!-

-Beh, quando una persona si innamora veramente si innamora di quello che una persona è interiormente, non esteriormente. Sei gay perchè ti sei innamorato di ragazzi, ma che ti attraevano per quello che erano dentro, non fuori. Perciò che male c'è se ora ti piace una ragazza?- mi chiede Annabeth. Poi mi saluta e se ne va a lezione di tiro con l'arco.

 

 

Angolo dell'Autrice.

Ciao a tutti!

Spero che vi piaccia la mia storia.

E' da un po' che quest'idea mi frulla per la testa e mi sono detta " perchè non farla? Non c'è nulla di male a provare" e allora eccomi qui!

Spero veramente che vi piaccia.

Cercherò di pubblicare abbastanza spesso, dato che questa storia è più semplice da scrivere dell'altra.

Non so cos'altro aggiungere, perciò ciao a tutti. Recensite!

Kiss, kiss,

la vostra lalle!

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: lalle_jackson