Ci sarebbero dovuti venti minuti affinchè Ryuji fosse venuto fino a casa della sua dolce Kyoko, in trepida attesa. Così ecco che la ragazza così, tanto per rompere il ghiaccio decide di portare i regali ai suoi vicini del piano di sopra. Aveva comprato un profumo per la madre, una bambola per sua figlia, una macchinina per il figlio e una cravatta per il padre.
Sale di corsa le scale, dopo aver chiuso per bene la porta di casa.
Bussa sulla porta d’ebano.
Le viene aperto
“Salve”
“Oh ciao Kyoko … buon Natale”. La signora Fujima si presenta in vestaglia, con i capelli arruffati e una sigaretta in bocca che si infila tra le dita per poter salutare la vicina con un paio di baci sulla guancia.
“Buon Natale” afferma la ragazza, un poco
disgustata dal nauseante odore di tabacco che attraversa le cavità
dentali della signora Fujima “ho portato dei pensierini”
“Oh grazie…non dovevi” esclama la donna, strappando di mano con avidità i pacchetti
confezionati con cura.
“Beh…si…dopotutto…siamo amiche”
“sì…ma io non ti ho fatto nulla”
“Che stronza”
“Cos’hai detto?”
“Uhm…no…niente…farneticavo”
“Ah..certo”
“kyoko! Kyoko” i piccoli Tatsuya e Kaori corrono a salutare la loro amica Kyoko con abbracci e baci.
“Kyoko…vieni a vedere che bella Barbie mi ha portato Babbo
Natale” strattona Kaori, in preda ad una crisi di euforia
“No…Kyoko viene con me a giocare alle macchinine” Tatsuya afferra con uno
sfrattone violento l’altro braccio della ragazza, disorientata
“Su…lasciate stare la povera Kyoko” consiglia la madre,
aspirando un po’ di tabacco. L’aria che entra nelle cavità nasale è talmente
tangibile da far venire il voltastomaco.
“Ma…Ma” farneticano i due bambini all’unisono
“Niente ma!” esclama la madre, porgendo i doni di Kyoko a
loro “Kyoko ha avuto la bella idea di farvi qualche pensierino”
“Grazie! Grazie!” urla Kaori, sempre più euforica “Che bambola graziosa! Che vestitini
glamour!”
“Ma guarda” esclama Kyoko sorpresa “conosci anche delle parole inglesi, ma che
brava e hai solo quattro anni…ammirevole”
“La mia Kaori legge spesso con me Cosmopolitan” esclama fiera di sé stessa la
signora Fujima, sotto un paio di sopracciglia inarcate e beffarde.
“Non è una lettura da bambini…”
“almeno capisce qualcosa degli uomini”
“…ma… questa macchinina ce l’ho già” sussurra tra le lacrime Tetsuya
“Ecco” irrompe con invadenza la madre “Gli uomini sono incontentabili”
“Beh…ora vado…” dice Kyoko agitando la mano per salutare,
quasi fosse stanca di starsene in quella famiglia così bizzarra
“No…vai già?” gridano i bambini, nuovamente all’unisono
“Essì…purtroppo ho molte cose da fare”
“Ma è Natale…non stacchi un po’?” la signora Fujima non si fa mai gli affari suoi
“beh…”
“A…prima che mi dimentichi”
“Che cosa, signora Fujima”
“Ho trovato nella mia cassetta delle lettere una cosa strana…c’è scritto il suo indirizzo sopra…evidentemente hanno sbagliato ad imbucarla”.
A Kyoko improvvisamente si ghiaccia il sangue nelle vene. I suoi occhi diventano vitrei dal terrore.
“Ecco” acclama la donna, porgendole una lettera marrone, circondata da una corda di violino.
Il respiro di Kyoko si fa affannoso.
“è lei che me le manda” sussurra insospettita e con il fiato pesante
“Che cosa?”
“Non faccia la finta tonta!” alza la voce. Comincia a gridare
“Ma non so di che cosa parli!”
“E lei che mi scrive queste minacce!”
“Minacce?”
“Io…io ho solo trovato quella lettera nella mia cassetta…tutto qui”
“Se…”
“Ho letto il tuo indirizzo sulla busta e mi sembrava una cosa carina darla al destinatario”
“Certo”
Il terrore non se n’è andato e la signora Fujima, nonostante il suo comportamento strambo non ha certo tempo né voglia di fare certi scherzi a persone che le fanno i regali gratuitamente!