Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: MartinaUchiha    18/04/2015    0 recensioni
Johanna Claws è una ragazza molto forte e combattiva, disposta a fare di tutto per ottenere ciò che vuole. Originaria di Beacon Hills e data in adozione appena nata ad una famiglia australiana. Jo è stata cresciuta a Melbourne normalmente come un’umana fino al suo sedicesimo compleanno quando i sui genitori adottivi le rivelano la sua adozione e lei, in preda alla luna piena presente quella sera, si trasforma in un licantropo per la prima volta uccidendo la sua “famiglia”. Appena realizza i fatti accaduti, Jo scappa in America per cercare i suoi veri genitori che, da quanto aveva dedotto, sarebbero dovuti essere due licantropi. Cosa succederà nella vita di Johanna? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Malia Hale
Note: Lemon, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo.

Beh, come iniziare? C’è tanto da raccontare, così tante parole da scrivere ma non c’è un inizio. Forse è partito tutto dal giorno della mia nascita. Non so nulla di quel giorno, avevo solo poche ore di vita quando i miei genitori mi diedero in adozione, l’unica cosa che mi lasciarono era un nome, Johanna.

“La luna piena bianca e candida come la neve splendeva alta in cielo, e poi un urlo. Quell’urlo straziante sembrava così vero, ma era un sogno.. giusto?”

Era una notte piovosa Melbourne, Australia. La pioggia picchiettava violentemente contro il vetro della mia camera mentre io ero lì, imbambolata a fissare il vuoto mentre mille pensieri mi affollavano la mente. A che cosa pensavo vi starete chiedendo, beh a tante cose. Il giorno seguente sarebbe stato il mio compleanno, 16 anni non si compiono tutti i giorni, no?
Era una vita monotona la mia, casa - scuola - casa. Niente amici, ma non ero una di quelle nerd brutte e piene di brufoli, anzi. “Alta, bionda, bella da far paura” così mi descrivevano tutti a scuola, ma a me non interessava uscire con il quarterback della squadra di football oppure essere la capo-cheerleader. Preferivo starmene da sola in un angolo con le cuffiette che pompavano musica ad altissimo volume così da isolarmi da tutti gli altri suoni mentre leggevo un libro, ma tutto questo fino a quella sera.
Mi svegliai stranamente felice, il sole illuminava il mio volto sorridente poi bussarono alla porta di camera mia.
< Buon compleanno tesoro! > Disse mio padre portandomi la colazione a letto.
< Grazie. > Risposi freddamente come mio solito.
< Non ti smentisci mai, vero? >
< In che senso? > Ribattei a mio padre.
< Sempre fredda e distaccata. > Affermò.

Accennai un piccolo sorriso quasi invisibile e poi lui se ne andò via.
Mangiai tutto e mi preparai velocemente, mi aspettava ancora una lunga giornata in cui, a mio malincuore, era compresa la scuola.
Prima ora: Biologia. Poteva andare peggio? Il professor Wilson mi odiava e non avevo proprio voglia di passare la prima ora con lui, ma mi feci coraggio ed entrai nell’aula sedendomi in uno degli ultimi posti liberi vicino alla finestra. L’ora passò in fretta e, appena la campanella suonò, mi precipitai al mio armadietto per posare il libro di biologia e prendere quello di matematica, “Di bene in meglio.” Pensai ironicamente.
Le seguenti tre ore passarono e finalmente era ora di pranzo, seguii tutti gli altri ai tavoli all’aperto e mi sedetti da sola come sempre, presi il mio sacchetto del pranzo che conteneva solo una mela, non amavo mangiare molto. Notai che insieme alla mela c’era anche qualcos’altro, era un fogliettino di carta così lo presi e lo lessi.

“Io, Samuel Claws, autorizzo mia figlia Johanna Claws ad uscire prima da scuola il giorno quattordici settembre.”

Ora si che ero felice, potevo uscire prima da quella gabbia di matti. Lo presentai subito al preside che mi autorizzò a lasciare l’edificio qualche ora prima degli altri.
Mentre mi incamminavo verso casa sentii un telefono squillare, ma non era il mio. Mi guardai attorno e non c’era nessuno, tranne per una signora che era molto distante da me, troppo per sentire il suo telefono. Vidi in lontananza questa persona che frugava nella sua borsa impaziente, poi trovò un telefono e rispose, nello stesso instante la suoneria che rimbombava nelle mie orecchie cessò. Dissi cercando di spiegarmi lo strano evento appena accaduto.
Tornai a casa da mio padre, lo ringraziai per la “sorpresa” e salii al piano di sopra in camera mia.
Aspettai la sera per scendere giù per cena, la tavola era imbandita, tutto quel cibo solo per festeggiare il mio compleanno. Mentre consumavo il mio pasto, i miei genitori si scambiavano degli strani sguardi quasi come se mi stessero nascondendo qualcosa e poi quella frase:
< Io e tua madre dobbiamo parlarti. >
Non mi sembrava di aver fatto nulla di male, anche se quel tono era quello classico delle punizioni. Senza perdere tempo chiesi:
< Cosa ho fatto ‘stavolta? >.
< Oh no, tesoro non hai fatto niente. > Mi interruppe subito mia madre.
< Beh, allora sputate il rospo non ho voglia di aspettare. > Dissi impaziente.
< Sei stata adottata, in realtà sei nata in America. > Disse mio padre di colpo come per liberarsi da qualcosa.

Restai muta per qualche secondo alle parole di quella persona che fino a qualche istante prima consideravo mio padre. Non ci potevo credere, all’improvviso la rabbia prese possesso di ogni centimetro del mio corpo e non ero più in me. Era una sensazione ambigua, come se un’altra persona entrasse nel mio corpo e lo muovesse al posto mio, mi guardai per un attimo le mani e vidi degli artigli al posto delle unghie, sentii un forte dolore alle gengive. Non capivo cosa mi stesse succedendo e poi il vuoto totale, ricordo solo le mie zanne, sangue dappertutto e un urlo straziante, speravo fosse un sogno.. ma non è così.


                                                                                                ***


 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: MartinaUchiha