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Autore: Last_Sunrise    26/12/2008    4 recensioni
"Scusa ma qui non si può fumare quindi sono costretta a chiederti di uscire" Dissi tutto questo tutto d' un fiato senza guardarlo in faccia e quando alzai la testa due grandi occhi blu mi stavano missando, insieme agli altri quattro sghignazzanti. Non disse niente, si limitò a una fragorosa risata, come se ci fosse qualcosa da ridere. "Perché cazzo ridi!?!" Gli urlai praticamente in faccia, i sue due amici indietreggiarono un po' mentre lui rimase li immobile e imparziale. "Sta calma ..." il suo era quasi un sussurro "...Adesso la spengo" e così fu più o meno, si alzò dalla sedia su cui era seduto, o meglio sdraiato, si mise davanti a me tirò per l' ultima volta la sigaretta e con un gesto così veloce che neanche me ne accorsi e spense il mozzicone esattamente sul mio braccio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – Nirvana

"Ecco Nirvana questi libri devono essere rimessi a posto, sembra che i clienti siano troppo imbecilli per riuscire a sistemarli da soli" Queste erano le prime parole che mi erano state dette da Melanie il primo giorno di lavoro, anche se lavorare nella biblioteca della scuola non era certo un lavoro fantastico e ben retribuito.
Presi il carrello carico di libri che la rossa mi aveva dato, accesi l' I-pod e immediatamente "It's so easy dei Guns n' Roses" mi avvolse, mettevo a posto i libri con un gesto meccanico del braccio mentre tenevo il tempo con il piede.
"Vuoi fare anche un balletto" Melanie mi interruppe da dietro, mi girai verso di lei e tolsi l' auricolare dalle orecchie "Ho bisogno che tieni d'occhio quei tipi laggiù" e con un rapido movimento della testa indicò un gruppo di ragazzi seduti a un tavolo.
"Demetri e .. i suoi amici?"
"Si, il russo"
"Ma perché li dovrei tenere d occhio?"
"Perché il simpaticone laggiù si sta per accendere una sigaretta ... Almeno spero che sia una sigaretta" In effetti era vero Demetri si stava per accendere una sigaretta nonostante davanti a lui era ben posizionato il cartello con scritto "Non fumare" a caratteri cubici.
Presi un gran respiro e mi avviai nella sua direzione.
"Scusa ma qui non si può fumare quindi sono costretta a chiederti di uscire" Dissi tutto questo tutto d' un fiato senza guardarlo in faccia e quando alzai la testa due grandi occhi blu mi stavano missando, insieme agli altri quattro sghignazzanti.
Non disse niente, si limitò a una fragorosa risata, come se ci fosse qualcosa da ridere.
"Perché cazzo ridi!?!" Gli urlai praticamente in faccia, i sue due amici indietreggiarono un po' mentre lui rimase li immobile e imparziale.
"Sta calma ..." il suo era quasi un sussurro "...Adesso la spengo" e così fu più o meno, si alzò dalla sedia su cui era seduto, o meglio sdraiato, si mise davanti a me tirò per l' ultima volta la sigaretta e con un gesto così veloce che neanche me ne accorsi e spense il mozzicone esattamente sul mio braccio.
Rimasi impalata li aspettando che il dolore si impadronisse di me intanto lui mi guardava con quel sorriso, il bruciore incominciava a salire ma io nn persi le staffe stavo li ferma davanti a lui.
"Dovresti farci qualcosa sai ... scommetto che fa male" mi consigliò lui con tono calmo e pacato come se non fosse successo assolutamente niente.
Non gli risposi perché se l' avessi fatto probabilmente avrei urlato come una pazza, quindi me ne rimasi li impalata mentre il bruciore aumentava anche lui mi fissava a sua volta e quel sorriso non voleva scomparire dalla sua inutile faccia.
"Dai vieni" Mi afferrò il braccio come per portarmi da qualche parte, a quel punto non ci vidi più a fanculo le urla a fanculo tutto, ma invece di urlarli in faccia gli impiantai le mie cinque dita sulla faccia, Lo schiaffone fece un tale rumore che tutti i presenti si girarono,Demetri si massaggiava la guancia che era diventata ormai viola e doveva fare abbastanza male. Ero sopraffatta dalla rabbia stingevo i pugni e i denti cercando di trattenermi, Melanie mi si affiancò.
"Nirvana! Ti avevo chiesto di tenerlo d' occhio non di procurargli danni corporali ... Anche se devo dire che hai fatto un' ottimo lavoro"
"Quanto sei simpatica Melanie" Intervenne Demetri, anche se questo mi stupì perchè la guancia si era gonfiata molto e non sembrava neanche in grado di parlare.
"Melanie ... " La mia voce era tesa come una corda di violino "Posso uscire?"

Me ne filai subito a casa, uno dei posti che avrei evitato volentieri.
Mio padre sdraiato sul divano on una pila di lattine di birra completamente svuotate.
Mia sorella maggiore in lacrime.
Mio fratello con gli ac\dc a tutto volume chiuso in camera sua.
Mia mamma beh ... lei faceva finta di non vedere niente.
Non guardai ne mia sorella ne mio padre e con passo deciso attraversai la stanza fino alla porta della camera di mio fratello, lui era il mio gemello e nonostante tutti si odiassero in questa famiglia io a lui non lo odiavo al contrario ci ero molto affezionata , Bussai la porta energicamente per farmi sentire sotto le note di "Highway To Hell"
"Nirvana?"
"Si"
Dopo un paio di schiava ture aprii la porta.
"Credi siano necessarie tutte quelle serrature?"
"Quando vivi in questo buco sono necessarie"
La sua camera era in disordine del solito, cercai di farmi spazio tra i vestiti e di sedermi sul letto.
"Com' è andato il turno in biblioteca?" Mi chiese subito, e dal mio silenzio capii tutto “che hai combinato?”

Ho dato una schiaffone a Demetri ...” che era anche il migliore amico di mio fratello.

Hayden sghignazzo.

Non fa ridere … credo di averli lasciato una mora” Dissi in tono preoccupato, non che fossi davvero preoccupata. A questo punto si butto praticamente a terra dal ridere.

Come hai fatto a lasciarli una mora?”

Non lo so” Incrociai le braccia e feci il broncio.

Demetri può essere insopportabile … Bisogna saperlo prendere”

Mi ha spento una sigaretta sul braccio!” alzai la manica per farli vedere la fantastica scottatura.

Fa male?”

Non più ...”

Li dirò qualcosa ...”

Non ho bisogno che tu mi protegga, e comunque non ti è venuto mai a trovare da quando sei in libertà vigilata” Hayden era in libertà vigilata per aver bruciato la casa del suo prof di ginnastica.

Ha detto che veniva uno di questi giorni”

Wow fantastico!” Mi sdraiai sul letto quasi disperata da quella notizia oserei dire catastrofica.

Domani è il compleanno di qualcuno vero?” Mi riportò alla realtà.

No domani è Halloween”

No domani è il tuo compleanno”

è anche il tuo … siamo gemelli”

Eterozigoti … Gemelli eterozigoti”

E che differenza c'è?”

Ridacchiò “Cosa fai?”

Appena Melanie la saputo ha insistito per uscire” Sbuffai a quel' idea. “ Ma e vuoi posso stare così” Lo guardai con occhi speranzosi.

NO devi uscire”

Ma io non voglio!”

Fece spallucce e mi invitò ad uscire con un gesto del braccio, lo perforai con lo sguardo.

Stronzo”

Grazie ti voglio bene anche io”

Attraversai il corridoio e andai in camera mia, aperta la porta mi ritrovai immersa nel disordine più assoluto, le pareti pitturate di blu, alcune pitturate di blu, vestiti sparpagliati in giro e in fondo alla camera la batteria che oramai era diventata un' appendi abiti.

Mi buttai sul letto e portai le mani sul viso, mi lascia andare a un sospiro di liberazione e poi mi addormentai così di colpo, non mi ero resa conto di essere così stanca.

Aprii a fatica le palpebre.

Un rumore mi aveva svegliato.

Ma quello non era un rumore, era una canzone, suonata con una chitarra, Hayden!

Mi aiutai ad alzarmi con i gomiti e mi sedetti a gambe incrociate, davanti a me Hayden che suonava una piacevole melodia probabilmente inventata sul momento, mi guardò e cambiò melodia, questa volta era un' arrangiamento di “tanti auguri a te” .

Evita”

Sghignazzo divertito.

Cosa fai stasera?”

Demetri e Kaleb vengono qui”

Cosa?” Sbuffai “ Non capisco perché tu non voglia passarlo con me”

Nirvana tu hai la possibilità di uscire da questo buco, fallo cazzo!” Disse tutto senza smettere di suonare.

Forse hai ragione”

No io ho ragione”

Fottiti” mi ributtai nel letto e alzai le coperte fin sopra la testa.


  
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