Scrivo in calce,
Su questi muri,
Che il vento possa coprirti,
La notte saziarti.
E che io possa, amarti.
Scrivo inni di lode,
Nelle tue infinite pose.
Le foto colmano,
I mari dissetano, il mio pianto.
Struggente, unge la mia anima,
Col suo verso, severo,
M’intima di lasciarti andare,
Per altre mani, volare su altre labbra.
Scrivo versi, pieni di prose,
Che prosperando temono,
D’in variare la tristezza mia.
Lasciami stare, ti prego.
Scrivo e nessuno legge,
Tutto tace e acconsente
L’irrimediabile trapasso del presente.