Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: auaura    19/04/2015    2 recensioni
Lo so, sto facendo troppe cose. Chiedo umilmente perdono. Storia assurda che mi sono immaginata in una notte in cui non riuscivo a dormire. Fangirl e fanboy di Big Hero 6 e Ralph Spaccatutto, vendichiamoci del successo (un po' esagerato, secondo me) di Frozen con questa "cosa" che forse è una parodia, non so. x)
Eliminate Elsa e Anna, buttateci Ralph e Vanellope, niente Regno ghiacciato ma distrutto, aggiungete canzoni sceme, un Hiro più grande al posto di Kristoff e Baymax al posto di Sven. Rovinate delle scene, scambiate dei personaggi in certi punti e delle battute in altri. Ecco, questa è la schifezza che state per leggere. Chiedo perdono; accetto recensioni. XD
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Felix Aggiustatutto, Ralph Spaccatutto, Re Candito/Turbo, Vanellope von Schweetz
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Passarono sei giorni. Vanellope veniva distratta in tutti i modi possibili dai domestici per farle dimenticare il fratello maggiore che, intanto, se ne stava tutto il giorno in camera, chiuso a chiave. Per la piccola Vanellope i giorni passavano in fretta, giocando con cameriere e combinando guai nelle sale, derubando dolci in cucina. Però sapeva che c'era qualcosa che non andava. Il Re e la Regina le dissero che suo fratello stava molto male, e non poteva uscire. Allora la principessina si arrese e lasciò stare la faccenda per un po'.
Passarono nove giorni. Vanellope capì che Ralph non poteva essere malato! Insomma, non per tutto questo tempo! Provò ad aprire la porta e con sua grande sorpresa, capì che era chiusa a chiave. Chiese ai genitori il perchè di tutto questo mistero, perchè suo fratello non voleva più uscire. I genitori, scacciarono la domanda scomoda portandola a cavallo o regalandole un nuovo giocattolo per altri tre giorni.  Spesso uno dei due sovrani scompariva per ore e tornava triste, Vanellope capì che loro entravano e uscivano dalla camera di Ralph. "Perchè io non posso?"si domandava "Cos'ho che non va?". Passò un altro giorno. Finchè, la principessina, stufa di tutti questi misteri, decise di bussare alla porta del fratello. 
Bussò, si schiarì la gola e cantò, con la sua voce allegra e dolce:
-Ralph?
Sei già sveglio oppure dormi?
Giochiamo insieme, daaaiii!
Da quando non ti vedo più, mi sento giù,
mi manchi mooolto, sai?-

Corse nella sala dei giochi e aprendo un baule, tirò fuori una macchinina e la osservò; era la preferita di Ralph:
-Eravamo molto amci,
o sbaglio?
Cosa ti posso aver fatto maaai??!-

Tornò davanti la porta e intonò, sorridendo:
-Se tu vuoi spiegarmi come....-
Poi bisbigliò, facendo una voce buffa:
-Faremo un bel Go-Kart, insiemeeeee!!-
Ralph, stringendo le gambe al petto e trattenendo un singhiozzo, sbottò:-Vattene via, Vanellope!!-
Lei abassò lo sguardo e si strofinò le mani:-Okay...ciao..-


Ralph passava molto tempo in camera, e anche se solo sfiorava qualcosa, quella si riempiva di crepe. Non credeva di poter essere così forte; non credeva nemmeno di poter provare tanta paura. Suo padre gli consigliò di non toccare nulla.
Vanellope veramente non riusciva a capire cosa succedeva al fratello. Perchè ora l'odiava? Cosa aveva fatto? Pensò a ogni singola marachella che gli aveva fatto, ma nessuna era così grave da poterle procurare l'odio del fratello. Ogni giorno bussava, ma lui non rispondeva. Mai. Una domanda che tormentava la piccola principessa era: quando diavolo mangiava!? E aveva un bagno lì dentro?
Bè, di che vi meravigliate? Sono domande che ogni bambino farebbe, no?
Passarono alcuni anni, lenti e noiosi per Ralph, vivaci e rapidi per Vanellope. Per quanto potevano esserli per una bambina senza fratello. I sovrani facevano di tutto per renderla felice. I suoi capelli corvini si erano allungati un po', tanto da permetterle ora do poter fare una piccola coda alta, mentre prima aveva solo un ciuffettino legato dritto in testa. I suoi occhi marroni color cioccolato come quelli del fratello erano diventati più chiari, color nocciola. Era diventata anche molto più alta, un po' paffutella, ma non troppo. Aveva perso il vizio di bussare; ma ci provò di nuovo, un giorno di maggio.
Bussò:
-Sei già ion piedi oppure dormi??!-
Scivolò per le scale su una bici, piena di pittura azzurra, con tanti schizzi viola:
-Vuoi fare un giro insieme a me...??
Mi annoio troppo non ne posso più...-

Entrò nella sala dei trofei del padre. Anche se non aveva la più pallida idea dello scopo di quella sala. Si tuffò su un enorme divano:
-Fissare le medaglie e i trofei non diverte poi granchèèèè!
Ah! Quello non è lucidato!-

Si mise a contare le persone che passavano sotto la finestra della sua camera:
-Uno...due...tre...quattro...quindici...trentasei...-

-Ho paura!- esclamò Ralph -Sta peggiorando! Distruggerò tutto!- gridò, indicando la parete, completamente coperta da crepe e dei mattoni a terra.  -Devi calmarti, tesoro...-disse sua madre avvicinandosi.  -NO!- fece Ralph, indietreggiando -Non...voglio farvi del male!-
Anche lui era diventato più alto, i capelli castani gli puntavano verso l'alto, i suoi occhi, al contrario di Vanellope, erano diventati più scuri. Era robusto, con le spalle larghe per un ragazzino della sua età.

Un anno dopo, il Regno di Belposto, era molto ricco e importante, anche se molto piccolo. Il Re e la Regina furono invitati a un evento molto importante, e assicurando ai figli che sarebbe andato tutto bene, partirono.
Ma il destino crudele non poteva rendere tutto facile, no?
Passarono otto giorni.

Vanellope stringeva la stoffa della lunga gonna nera, trattenendo le lacrime. I lunghi capelli corvini erano tirati alti, nella sua solita coda. I suoi occhi castani avevano preso una leggera sfumatura verde, evidente quando sorrideva, perchè i suoi occhi brillavano. Il naso a patatina era stato sostituito da uno leggermente all'insù, era alta e magra. Era cambiata tantissimo. Ed era infuriata con Ralph. Era il funerale dei loro genitori, perchè Ralph non aveva partecipato?! Cosa c'era di più importante? Non riusciva proprio a capire.
Dopo la cerimonia, bussò alla porta del fratello, un'ultima volta:
-Ralph?
Puoi...lasciarmi entrare?
Prima eri sempre con me...Vorrei capire perchè tu, proprio tu,
Non vuoi avermi più,
con te...
E ora che farò?
Sono sola...quale conforto avrò?
Vorrei fosse il tuo...
Perchè....Mi manchi troppo...-



Poggiò la schiena sulla portà e scoppiò a piangere, stringendo le gambe al petto.
Ralph, anche lui sulla porta, con gli occhi lucidi, circondato dalla distruzione, mormorò:-Perdonami...-







N.D.A:Le canzoni sono leggermente modificate. 











 
  
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