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Autore: Kiakki66    19/04/2015    0 recensioni
[Nalini Singh - Guild Hunter Series]
[Nalini Singh - Guild Hunter Series]Elena Deveraux e Jessamy stanno facendo ricerche sull'Ambrosia, mitica sostanza prodotta dagli Arcangeli. Entrano in una parte quasi dimenticata della biblioteca del Rifugio, e invece di informazioni, trovano un enigma ad attenderle. Risolvendolo si addentreranno in un mistero ancora più fitto, in un luogo surreale e tra le pagine di quello che sembra un romanzo d'amore ambientato nella Roma di Età Imperiale. Scopriranno che Raphael ed Elena non sono l'unica coppia arcangelo/umana nella storia. Questa è la storia dello spietato Arcangelo di Roma e della sua amata Consorte.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prologo

Presente

Jessamy ed Elena si trovavano nella biblioteca del Rifugio, cercando informazioni sull'Ambrosia nei tomi polverosi lì custoditi.
<< Jessamy, qui non troveremo nulla.>> disse sospirando la cacciatrice. L'altra donna alzò lo sguardo fissandola per un momento, poi annuì. << Hai ragione, Elena. per trovare qualcosa dovremo andare nella zona più vecchia della biblioteca.>>
La cacciatrice emise un gemito soffocato, alla prospettiva di immergersi nella polvere fino al collo. Lentamente, le due si alzarono, dirigendosi verso il fondo della sala, dove campeggiavano due pesanti porte di quercia. Quando vi furono davanti, Jessamy estrasse da una delle pieghe del suo abito una grossa chiave di bronzo dall'aria molto consumata. Mentre l'angelo apriva la porta, si voltò verso Elena. << Qui dietro sono custoditi i volumi più antichi e delicati della biblioteca, per questo la porta è chiusa e io ne sono l'unica custode.>> Detto questo, aprì la porta.

Dentro, una lieve penombra dominava tutta la sala, rendendola ancora più surreale. Avanzarono silenziosamente, avvicinandosi agli scaffali, quasi con reverenza. Le due iniziarono aorre lo sguardo sulle coste dei volumi, leggendo i vari titoli. Elena arrivò in una zona particolarmente buia della parete, perciò estrasse la torcia stilo dalla tasca dei pantaloni, illuminando meglio gli antichi tomi. All'improvviso, presa dalla curiosità, fece vagare la luce per tutta la sala, per capirne meglio la composizione e la grandezza.
<< Wow, è grande il doppio della sala principale della biblioteca!>> esclamò ammirata. fece ancora vagare la luce della torcia, avanzado all'interno della sala nel cui centro campeggiava una fontana raffigurante Apollo attorniato dalle Nove Muse, quando uno strano luccichio colse il suo sguardo. Si avvicinò alla parete, per esaminare la fonte della brillantezza. Subito notò che la luce era riflessa da alcune tessere dorate incastonate in un mosaico a formare della lettere.
<< Elena, cosa stai guardando?>> chiese Jessamy avvicinandosi. Quando anche lei vide il mosaico, a donna emise un sospiro scioccato, sfiorando con reverenza le lettere. <> domandò la cacciatrice guardandola.
<< Io.... Aiutami a spostare lo scaffale.>> disse l'altra. Insieme cominciarono a spostare lo scaffale, che mise un lieve cigolio allo spostamento. Guardando per terra, le due notarono una traccia metallica in corrispondenza dell'angolo dello scaffale, come se già nel progetto fosse stato previsto il suo spostamento. Tornarono a osservare la parete, che aveva rivelato l'intero mosaico, non più grande di un metro quadrato, ma decorato splendidamente. Lo sfondo di tessere bianche portava in risalto la cornice blu, il testo dorato e sei strani simboli, uno sopra le lettere, uno sotto il testo, gli altri quattro agli angoli della cornice.
<< Cosa significano questi simboli?>> chiese Elena rivolgendosi a Jessamy. L'angelo si avvicinò al mosaico, esaminandolo attentamente. << Mmh.... sono simboli particolari... una cornucopia, un cuore perforato da una spada, un elmo nero avvolto da fiori viola, una lira avvolta da mirto, delle chiavi e una lucerna.- disse indicandoli in senso orario- Forse hanno un legame con il testo.>> Elena cominciò a leggere, ma si fermò con uno sbuffo irritato. << Ci proverei anche, ma non so leggere il latino. O quantomeno capirlo.>>
Jessamy sorrise comprensiva, leggendo il testo e traducendolo nello stesso momento.

"Immortali che cercate
la Via degli Déi,
il Canto delle Muse
sarà la Chiave degli Elisi.
DivinaVesta
allontana la Notte
per trovare la Melodia dei Cieli
Custode del Cuore."

<< Sembrerebbe un'enigma...>> disse Elena. Jessamy annuì, esaminando di nuovo i simboli.<< Elena, passami un attimo la torcia, per favore.>> Quando la donna gliela passò, l'angelo appoggiò la torcia alla parete, in modo che il mosaico fosse illuminato di lato. 
<< Come sospettavo. I simboli sono la chiave, non so per aprire cosa....>>
<> ribattè Elena, studiando il testo con occhio critico.<< Bisogna capire solo l'ordine giusto.>> Jessamy si mise al suo fianco, anche lei studiando l'enigma.
<< Cominciamo con un verso alla volta, no? Allora.... "Immortali che cercate" chiaramente si riferisce ad angeli o vampiri. La "Via degli Dei" potrebbe riferirsi...>>
<< All'Ambrosia! Nella mitologia greca e romana l'ambrosia e il nettare erano considerati cibo degli dei, ed il mezzo per i mortali per diventare come loro. Ma noi sappiamo che l'ambrosia è una sostanza creata da un'Arcangelo per la persona, per Crearla....>> Jessamy battè le mani entusiasta. << E nell'epoca antica angeli e arcangeli erano venerati quasi come dei! Perciò il primo simbolo da premere è la cornucopia, simbolo dell'abbondanza e della ricchezza dell'Olimpo, dimora degli dei.>> Terminò l'angelo, posando le dita sul simbolo in alto a sinistra della cornice. Lo schiacciò, e lieve e in lontananza, si udì uno scatto.
<< Okay, il secondo simbolo deve riferirsi al "Canto delle Muse" quindi.... la lira.>> Questa volta fu Elena a premere il tasto nascosto in basso a destra, facendo risuonare nella sala un'altro scatto. << Poi... la "Chiave degli Elisi" dovrebbe riferisi a questo elmo nero avvolto da fiori viola... -disse Jessamy indicando il terzo elemento- Certo! L'elmo nero è l'elmo dell'invisibilità di Ade, il dio degli Inferi e i fiori rappresentano i Campi Elisi, il Paradiso degli eroi.>> Lo schiacciò, e un terzo scatto risuonò. 
<< "Divina Vesta allontana la Notte" indica la lucerna. Vesta era la dea del focolare domestico, anche utilizzato per tenere lontano dalla domus gli spiriti maligni, figli della Notte.>> Elena premette il quarto simbolo, in basso a sinistra. Dopo il quarto scatto, questa volta abbastanza forte da farle voltare per vedere se nella sala si fosse mosso qualcosa, tornarono a esaminare il testo. Jessamy, insospettita passò delicatamente i polpastrelli sulle lettere, quando notò che alcune erano lievemente più incassate delle altre. << L-U-S-C-I-N-I-A.... Luscinia, in Latino: Usignolo. - Jessamy schiocciò le dita, folgorata da un'idea improvvisa. La "Melodia dei Cieli" indica l'usignolo il cui canto è così bello che nacque il mito che racconta di come, da umile e insignificante uccellino divenne il favorito degli dei, tanto da cantare a fianco delle Muse.>> Ragionò guardando Elena. Insieme le due cominciarono a premere le lettere, facendole emergere dal muro. Questa volta le udirono una serie di piccoli scatti e due piuttosto forti, che le fece voltare per la seconda volta. I loro occhi si posarono sulla fontana al centro della sala, e avvicinandosi, notarono che sette delle nove Muse avevano cambiato posizione. In fretta, le due tornarono alla parete per risolvere l'enigma.
<< "Custode del Cuore".... Le chiavi, simbolo del custode - Jessamy schiacciò il simbolo ma non udendo lo scatto, continuò- La spada che trafigge il cuore.>> La donna schiacciò anche quello ed entrambe si voltarono verso la fontana. Le braccia dell'ottava musa e la testa della nona si piegarono, ma dopo un attimo ritornarono su. Jessamy ed Elena si guardarono, poi tornarono a guardare le immagini.
<< Forse vanno premute insieme?>> azzardò la cacciatrice, posando le dita sulla spada. Jessamy pose le dita sulle chiavi e dopo essersi lanciate uno sguardo, schiacciarono le immagini contemporaneamente. Subito si voltarono verso la statua, vedendo l'ottava e la nona musa spostarsi con due scatti metallici. Le due donne si avvicinarono alla statua, piazzandocisi davanti. Fissarono lo sguardo su Apollo, che abbassò la testa fissandole, e facendo cenno con il braccio che teneva la lira di avanzare, proprio mentre la fontana cominciava ad arretrare, rivelando una scala a chiocciola. 
Elena e Jessamy si scambiarono uno sguardo, poi cominciarono a scendere la scala a chiocciola.

Arrivarono ai piedi della scala a chiocciola e dopo un breve tunnel entrarono in una grotta. Fissarono stupite l'interno, illuminato da un lucernario posto al centro della volta, la cui luce veniva riflessa dai cristalli alle pareti. Al centro della grotta, una piccola isola rocciosa, su cui era adagiato una specie di sarcofago di cristallo, circondato da acque scure e profonde.
<< Mi chiedo cosa ci sia all'interno di quel cristallo.>> mormorò Elena. Poi si volse verso Jessamy, con faccia contrita. << Perdonami Jessamy, ma non sono ancora abbastanza forte da portarti fin laggiù.... ma possiamo tornare su e portarci dietro Raphael e Galen.
<< Ottima idea, torniamo indietro.>> ribattè l'altra voltandosi verso il tunnel da cui erano venute. Proprio in quel momento, un cigolio fortissimo venne dalla galleria, e le due corsero a controllare. Alzando lo sguardo, Le due videro la fontanaritornare al suo posto, e i gradini della scala rientrare nel muro. Elena, irritata, diede un calcio al muro. 
<< Grande! Ora siamo bloccate qui finchè non notano la nostra assenza e non ci vengono a cercare!>> Jesamy, molto più calma dell'altro angelo, si avviò di nuovo verso la grotta, guardandosi intorno. << Invece di prendere a calci il muro, ci conviene esplorare questa grotta, magari troviamo una via d'uscita.>> Arrivò esattamente dall'altro lato della grotta, di fronte al tunnel, notando incuriosita la presenza di un cippo vicino alla riva.
<< Elena, vieni!>> esclamò chiamando l'amica. Quando questa arrivò, lesse l'iscrizione sulla pietra.

"Anime Immortali 
che in questo sacro luogo
siete entrate,
se il vostro cuore 
di sentimenti maligni è pieno
andatevene! O le Furie vi perseguiteranno
per l'Eternità.
Se il vostro cuore
conosce solo sentimenti gentili
avanzate senza paura, 
nella dimora dell'Arcangelo di Roma
e della sua Amata Consorte."

Elena emise un sospiro scioccato, sfiorando le parole sulla lastra, quando avvertì sotto le dita un movimento quasi impercettibile. << Jessamy, aiutami un secondo.>> disse mettendosi a lato della lastra, con di fronte l'altra donna. Insieme, non senza qualche sforzo, riuscirono a sollevare la lastra e a posarla per terra senza romperla. Entrambe guardarono nella nicchia nascosta, in cui era adagiato un libro rilegato in cuoio. Delicatamente, Jessamy lo prese tra le mani, tirandolo fuori. << Incredibile. È un libro molto antico, ma conservato perfettamente.>> commentò l'angelo toccando la copertina con reverenza. Delicatamente sollevò la copertina, rivelando la prima pagina. Incuriosita si avvicinò anche Elena, che osservò il testo, anch'esso in Latino. 
<< Cosa dice, Jessamy?>> chiese la cacciatrice. << Sembra una storia...>> sussurrò Jessamy.
<< Bè, allora mettiamoci comode e iniziamo a leggere mentre aspettiamo i soccorsi, che ne dici? Tu traduci e io registro, così se la storia è interessante la trascriviamo al computer.>> Propose Elena facendo sedere accanto a sè l'altra donna immerse nella lettura. < Jessamy ritornò alla prima pagina, fece un bel respiro prima di focalizzarsi sul testo davanti a sè. << Sei Pronta a registrare? - Al cenno di assenso di Elena prese respiro profondo.- Va bene, allora comincio....>>

Tutto cominciò con un sogno molto particolare....
   
 
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