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Autore: Lumos and Nox    20/04/2015    13 recensioni
Harley Quinn se ne è andata. Notizia che non porterebbe nessun rilevante cambiamento, nella caotica Gotham. Ma il Joker non sembra essere, stranamente, dello stesso parere.
E il Joker non ha pianto, no, non ha fatto una piega, ma ha deciso che doveva andarsene soltanto quando lo diceva lui, e nessuno, nessuno doveva portarla via.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joker aka Jack Napier
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gone



C'è stato un attimo in cui il Joker ha smesso di essere tale. Un attimo la cui durata si potrebbe audacemente paragonare ad un battito di ciglia. Ma almeno crede, il Joker non ne è sicuro, però è certo che quell'attimo coincide con l'ultimo giorno di lei.
Harley Quinn se ne è andata.
Il Joker ha uno scatto, come per scacciare una mosca fastidiosa. Da' una veloce occhiata alle bombe che porta legate alla cintura, un veloce controllo alla loro funzionalità, e poi si avvia a passo spedito, sorridendo.
Harley Quinn se ne è andata. E presto la seguiranno tutti quanti.
Gotham non è degna di godersi le sue giornate, i suoi sospiri che vanno ogni volta a segno, su e giù per i polmoni.
Harley Quinn se ne è andata. Se lei non può respirare, non più, perché gli altri dovrebbero permettersi di farlo?
Il Joker non riesce a concepire perché tutto d'un tratto gli importi tanto- Harley Quinn se ne è andata, ma spesso era stato proprio lui a cacciarla. Qualcuno in un altro tempo, in un'altra vita, gli pare che gli abbia detto che sentiamo la mancanza di una cosa che ci pare inutile soltanto quando ce la tolgono.
Il Joker stringerebbe volentieri la mano all'autore di questa arguta riflessione, prima di ucciderlo, naturalmente.
Si ferma proprio al centro della piazza, e nessuno gli fa poi troppo caso, dato che ognuno è immerso a contemplare la propria felicità, dopo essersi divertito a distruggere e a camminare sopra- a calpestare sino a ridurre in frantumi- quella altrui.
Harley Quinn se ne è andata.
Al ripetere quella considerazione, troppe immagini confuse si amalgamano facilmente con i suoi pensieri, o con ricordi di altre battaglie.
Non crede nemmeno di averla vista andarsene, ora che ci pensa per bene.
Harley Quinn se ne è andata, questo ricorda, gli hanno riportato il suo corpo senza vita, senza respiro. E aveva gli occhi chiusi, e sembrava che dormisse, ma non si svegliava, non si svegliava, perché Harley non si svegliava quando lui glielo comandava?
Harley Quinn se ne è andata.
È la risposta cordiale che qualcuno ha avuto il tatto di scrivere su un biglietto, un piccolo biglietto attaccato sulla schiena di Harley.
Harley Quinn se ne è andata.
E il Joker non ha pianto, no, non ha fatto una piega, ma ha deciso che doveva andarsene soltanto quando lo diceva lui, e nessuno, nessuno doveva portarla via.
Non sa bene perché gliene importi qualcosa proprio in quel momento, ma è così, e lui è folle, il mondo è folle.
E Harley Quinn se ne è andata.
Ma non importa, ragiona il Joker mentre sgancia le prime bombe- e le prime urla e il primo sangue squarciano ogni cosa esattamente al centro della piazza.
Harley Quinn se ne è andata, ma non importa, perché presto il mondo scivolerà ai suoi piedi.
E dato che il mondo è folle e anche lui lo è, poco importa che in quella scia di morte sia compreso anche lui.
Perché Harley Quinn se ne è andata.
E -malgrado lui stesso ne sia disgustato- una parte del Joker l'ha seguita.

  
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