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Autore: AlexVause    21/04/2015    3 recensioni
A dare maggior profondità di pensiero non è tanto una grande intelligenza, quanto un profondo dolore.
Riuscirà ciò ad aprire occhi da lungo tempo rimasti chiusi?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 8
 
Quando il Medico Legale rincasò, volutamente dopo un’ora e mezza, Jane era già uscita.
In fondo, la cantina era proprio sotto casa sua ma non sarebbe riuscita ad affrontare lo sguardo dell’amica né voleva vederla uscire con Casey.
Entrando in casa e vedendo solo Angela e i fratelli Rizzoli, sentì una stretta al cuore.
- Ti ho tenuto la cena in caldo Maura.
La voce della madre di Jane si udì dalla cucina.
- No, grazie…ho del lavoro da fare. Vado nel mio studio. Scusate.
Detto ciò la Dottoressa si congedò andando a rifugiarsi nei propri pensieri.
Si sedette alla scrivania. Accese il portatile e controllò la posta.
Niente di nuovo, solo inutile pubblicità.
Decise di fare ciò che sapeva fare meglio in quei momenti: Shopping online.
Nemmeno guardare foto su foto di vestiti e scarpe le servirono a distrarsi dal pensiero di Jane e Casey.
Un lieve bussare si udì alla porta. Angela.
- Sei sicura che non vuoi proprio nulla, bimba mia?
- Grazie Angela, sto bene così.
Sorrise Maura, seppur a fatica.
- Sai…per quel che vale, non mi è mai piaciuto quello.
Udire quelle parole fu come se, in Maura, fosse scattata una molla.
L’autocontrollo della Dottoressa, franò bruscamente, facendola scoppiare in un pianto senza controllo. Fu più forte di lei tanto da non riuscire a trattenersi.
Angela d'altro canto non seppe che fare, se non prenderla fra le sue braccia e consolarla...abbraccio da cui il Medico Legale fuggì.
- Scusami...scusami davvero…
Si scusò la Dottoressa, mortificata per esser scivolata via da quel gesto di tenerezza.
- …ma…sai, il lavoro e lo stress...
La madre di Jane prese la mano di Maura, in silenzio senza dire nulla.
- Maura, tu sei la cosa più bella che sia mai capitata a mia figlia, e Jane è troppo furba per lasciarsi scappare Te.
Maura alzò il viso.
- Come lo sai?
- Vi osservo.
- Scusami...
- E di cosa? Di rendere felice mia figlia? Non chiedere scusa.
Angela accarezzò la mano al Medico Legale.
- Mangia qualcosa bimba mia...ti farà stare un pochino meglio.
- Perdonami, ma non riesco. Vado a letto. Sono davvero stanca.
- Va bene Maura. Riposa e vedrai che domani andrà tutto per il meglio.
 
Passarono circa due ore da quando Jane era uscita.
Maura era già a letto da un po’ ma di certo non riusciva a chiudere occhio.
- Posso stare qui con te?
Una voce…la sua voce, la fece tornare alla realtà. Non l’aveva nemmeno sentita entrare.
- Certo.
Le rispose in un sussurro.
Jane si sdraiò accanto al Medico Legale, cingendola con le proprie braccia e tirandola a sé.
La stanza piombò nel silenzio più totale che sembrò un fardello assai pesante per entrambe.
- Casey mi ha chiesto se mi vedo con qualcuno. La mia risposta è stata “Sì”. Poi mi ha chiesto se ne sono innamorata…
A quella successiva domanda seguì nuovamente il silenzio.
Maura deglutì. La paura le attanagliava lo stomaco.
Tentò di parlare ma non le uscì nemmeno un suono.
- Cos’hai risposto?
Riuscì infine a chiedere cercando di ingoiare quel nodo alla gola.
La Detective accentuò l’abbraccio ma Maura si scostò voltandosi a guardarla.
Gli occhi lucidi.
- Ho risposto di Sì...perché è vero, sono innamorata di te.
Il Medico Legale cinse Jane in un abbraccio che ricambiò sorridendo.
- Non pensare mai più che possa lasciarti. Sei tutto per me Maur e lo sei sempre stata…dovevo solo capirlo.
 
Il mattino seguente passò velocemente alla centrale di polizia.
- Ed ecco la lista dei dipendenti del complesso di Harrison Ave. Per esaminare il contenuto della cassetta di sicurezza serve un mandato.
Informò Korsak.
- L’abbiamo già ottenuto. Jane e Frost sono andati sul posto a requisire anche i filmati della sicurezza.
Cavanaugh aveva agito prontamente.
- Ciò significa che Jane ha già interrogato il Tenente Coleman.
- Esattamente Vince. Alibi di ferro, come già sapevamo. A proposito del nipote, invece, risulta che gli ha insegnato a sparare sin da quando era piccolo e perché il desideri del giovane era entrare nell’esercito come tiratore scelto ma è stato esonerato.
- Motivo?
Chiese Frankie incuriosito.
- Fattore psicologico.
La Dottoressa li raggiunse con in mano una cartella.
- Dal test sulla personalità affrontato durante la visita di leva da Joshua Jr Coleman, nipote del Tenente Christopher Coleman, è risultato alto e determinante il fattore della sociopatia. L’esonero è stato dato in quanto la Sociopatia o altrimenti detta disturbo antisociale di personalità, viene collocata dal manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali all’interno dei disturbi di personalità del “Cluster B”.
Cluster B o Gruppo B è caratterizzato da comportamenti “emotivi” o “drammatici”, oltre che da mancanza di empatia e altruismo da parte del soggetto.
Maura, come il solito, era stata molto eloquente.
- Quindi abbiamo a che fare con un sociopatico armato in grado di imbracciare, senza  indugio e con precisione, un fucile da cecchino? Perfetto.
Ironizzò abbattuto Frankie. Ora era davvero preoccupato per la sorte di Maura.
- Cos’ha detto il Tenente riguardo il nipote? Domicilio eccetera.
Korsak sperava in un aiuto da parte di quell’uomo che però non avvenne.
- Il Tenente ha allevato il nipote dopo la morte del fratello, padre del ragazzo già orfano di madre dalla nascita. Dopo questa “Diagnosi” scaturita dalla visita di leva, parlò con il nipote di possibili cure. Tutto ciò alimentò litigi che sfociarono nella “fuga” di Joshua dalla casa dello zio. Da quel giorno non l’ha più rivisto.
Spiegò Cavanaugh in un riassunto dell’interrogatorio durato alcune ore.
- Non ci voleva.
Sbottò Vince frustrato.
- Non ha più avuto contatti di alcun tipo, con il nipote?
Chiese Maura pensante.
- Nessuno, a detta sua.
Alcuni passi diretti verso di loro attirarono l’attenzione su chi stava arrivando.
- Abbiamo il contenuto della cassetta di sicurezza…
- …e i nastri della videosorveglianza.
Frost terminò la frase iniziata da Jane, che si avvicinò all’amica sfiorandole la mano con la sua.
- Che avete trovato?
Jane porse una busta trasparente con dentro un foglio elencante cinque nomi e conseguenti date.
Cavanaugh era perplesso. Bastò uno sguardo verso Frost perché il giovane comprendesse le intenzioni del capo della omicidi.
- Cerco subito a cosa corrispondono questi nomi e le date.
Disse poi mettendosi alla scrivania.
- Userò il mio pc così nessuno può vedere cosa cerco.
- La micro SD?
Chiese poi Jane ricordandosi della scheda.
- È lì. Sta ultimando il processo di ricostruzione e decodificazione. Manca poco.
Rispose Frost con un sorriso.
- Dovrei scendere nell’obitorio.
Maura informò i presenti.
- Ti accompagno.
Si offrì Jane ottenendo il consenso da Cavanaugh. Le due si congedarono portandosi verso gli ascensori.
 
- Cosa cerchi nel computer?
- Guardo se mi è sfuggito qualcosa.
Jane si guardò intorno prima di avvicinarsi all’orecchio con le proprie labbra.
- Sei bellissima oggi.
La voce così bassa e sensuale dell’amica le fece venire un brivido lungo la schiena.
Maura si voltò sorridendo alla Detective.
Le due si guardarono negli occhi e il Medico Legale le accarezzò una guancia scostandole i capelli dietro l’orecchio.
- La telecamera?
- È sopra la nostra testa. Non riescono a vederci a ridosso del muro.
Le parole di Maura furono un bisbiglio mentre tirava a sé l’amica baciandola dolcemente.
Jane era al settimo cielo e la faccia buffa che fece, scatenò una risata da parte della Dottoressa…risata che si spense subito.
- Casey...
- Maur...avevamo già chiarito questo punto o sbaglio?
Domandò la mora con sguardo corrucciato.
- E' Qui.
Jane si voltò all'istante verso la porta dell'obitorio, staccandosi dall'abbraccio con Maura.
L'ufficiale dei Marines era pietrificato.
- Casey...
La Detective cercava qualche frase non troppo dolorosa, per spiegare ciò che il Marine aveva visto.
- E pensare Maura, che ho sempre avuto paura di te. Sin da quando stavo con Jane tu, in un modo o nell'altro, riuscivi sempre a portarmela via o a distrarla da me. E ora...ora me l'hai portata via d'avvero.
- Casey...
Jane ci riprovò.
- No Jane...non serve spiegare nulla. Ero sicuro che un giorno sarebbe successo. Speravo solo, non ora. Ero venuto qui a chiederti un'altra possibilità per noi. Pur sapendo che stai con un altro…ho voluto provarci comunque…ma contro Maura, io non posso competere. Addio Jane.
Detto ciò Casey, lasciò sulla scrivania della Dottoressa Chang il mazzo di fiori per Jane e se ne andò.
Jane abbassò lo sguardo. Non avrebbe voluto che l’uomo assistesse a quella scena…non voleva fargli male ulteriormente.
I suoi pensieri furono distratti dalla vibrazione del proprio cellulare.
- Rizzoli. Arriviamo.
 
- Allora…dall’archivio i nomi e le date coincidono con persone scomparse.
Iniziò Frost per poi interrompersi. Un suono aveva attirato la sua attenzione.
- La micro SD ora dovrebbe essere funzionante.
Disse poi digitando qualcosa sulla tastiera.
- Mostraci ciò che contiene.
Ordinò Cavanaugh autoritario.
- Subito.
Il giovane digitò qualche altro codice e sullo schermo comparvero immagini di articoli di giornale.
- 15 Agosto 2009. “Primo ostacolo nella costruzione del centro commerciale, opera della Double M costruzioni. Il proprietario del terreno, il critico gastronomico Frank Miller, ha ingaggiato battaglia contro i finanziatori del progetto”.
Maura lesse a tutti il primo articolo di giornale. Frost cambiò immagine.
- 3 Gennaio 2012. “A quasi tre anni dalla scomparsa di Frank Miller, il critico gastronomico, sembra proprio che la costruzione del noto centro commerciale venga messa costantemente alla prova. Il gruppo “Uniti per la salvaguardia dell’ecosistema”, capitanato da Robert Johanson e Patrizia Foster, minaccia una guerra contro il disboscamento dell’area verde per la creazione dell’ampio parcheggio. Riusciranno a scamparla anche stavolta i finanziatori della struttura?”.
- Aspetta un attimo…il primo nome della lista trovata nella cassetta di sicurezza è proprio Frank Miller.
Puntualizzò Jane leggendo il piccolo foglio nella busta di plastica trasparente.
- Scomparso il 23 Agosto 2009. Poi Jane scommetto che a seguirlo sono proprio Robert Johanson e Patrizia Foster.
Ipotizzò Korsak.
- E, infatti, eccoli qui scomparsi entrambi l’8 Gennaio 2012.
Aggiunse poi.
Alcune nuove immagini si videro sullo schermo.
- Sono tutti documenti. Estratti conto, elenco finanziamenti…nessuno di questi approvato. Qualcosa non quadrava nei conti, a quanto pare.
 Disse Jane leggendo le intestazioni e le diciture.
- Guardate…
Indicò Maura puntando il dito verso la firma posta alla fine di ogni documento.
Con lo sguardo poi lesse il prossimo nome della lista.
- …sono tutti firmati da Scott Finnegan, Assessore alle Finanze del Massachusetts.
Continuò la Dottoressa.
- Scomparso il 28 Aprile 2013.
Puntualizzò Korsak.
- 24 Settembre 2014. “Dallo stop del 18 Aprile 2013, i lavori per il centro commerciale Albatros sono ripresi alla velocità della luce. Un nuovo ostacolo, però, si para davanti a questo gigantesco complesso. Il dirigente capo e fondatore della Double M Costruzioni, Morgan Morrison, si oppone al processo di completamento della struttura. Voci di corridoio, giunte alle nostre orecchie, annunciano il ritiro da parte del giovane titolare a causa di alcune indiscrezioni cui è venuto a conoscenza. Sarà vero? Se sì, quali saranno? ”.
Lesse Maura.
- Morgan Morrison, scomparso il 27 Settembre 2014.
Disse Jane.
- Possibile, che a nessuno fosse venuto in mente di collegare le persone scomparse ai finanziatori del centro commerciale?
Sbottò poi la mora che iniziò a innervosirsi.
- Ricapitolando, abbiamo: Frank Miller, proprietario del terreno su cui è stato edificato il centro commerciale Albatros, scomparso il 23 Agosto 2009 in seguito alla sua protesta che non permetteva l’inizio dei lavori. Robert Johanson e Patrizia Foster, attivisti del gruppo ambientalista, scomparsi l’8 Gennaio 2012 dopo aver tentato di dichiarare guerra contro il disboscamento per il parcheggio. Scott Finnegan, Assessore alla Finanza, scomparso il 28 Aprile 2013, dopo aver rifiutato molti dei documenti e quindi si può dire un rigetto del finanziamento e infine Morgan Morrison, Fondatore della Double M Costruzioni, scomparso il 27 Settembre 2014, forse dopo aver scoperto qualcosa di strano.
Jane sospirò dopo aver fatto il punto della situazione.
- Soldi sporchi, persone scomparse, omicidi…abbiamo tanti di quei reati su cui investigare…fin troppi.
Disse Frankie frustrato.


Nota di Alex: Eccomi con la complicazione di questo caos :D Lo so che mi odiate ma vi ringrazio moltissimo perché siete in tanti ad apprezzare questa storia. Grazie di cuore e alla prox :*
  
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