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Autore: NoceAlVento    22/04/2015    0 recensioni
Cosa succede a Kalos? Forze oscure agiscono nell'ombra, perseguendo i loro ignoti obiettivi ai danni di innocenti; misteriosi frammenti di una gemma celeste sono apparsi nella regione dal nulla; una ragazza, anche se non ancora non lo sa, è stata tenuta sotto segreta osservazione per tutta la sua vita. E in tutto ciò c'è Bellocchio, appena precipitato da un'aeronave in fiamme e portato a scoprire che cela un passato lontano a Kalos, anche se non l'ha mai vista in vita sua. Nuovi capitoli ogni due settimane!
 
***
 
« Ehi, non mi hai detto come ti chiami! ».
« Bellocchio ».
« Bellocchio chi? ».
« Cos’ho appena detto riguardo le domande stupide? ».
« Ma ti chiami davvero così? ».
« Ma certo che no! Chi mai si chiamerebbe Bellocchio, è un nome ridicolo! ».
Genere: Avventura, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Postumi

 

 

 

Il pregiato orologio a pendolo ticchettava metodicamente sul davanzale del camino. Erano quasi le undici di mattina e un tiepido sole rischiarava lo studio privato del Presidente di Kalos, filtrando attraverso un sottile drappo paglierino che fungeva da tenda. Ginger sedeva sulla sedia centrale di fronte alla scrivania da lavoro, dietro alla quale un Faubourg in abbigliamento insolitamente convenzionale la stava osservando da alcuni minuti.

Tale era il tempo in cui il silenzio aveva regnato nell’ufficio dopo che la donna aveva terminato un esauriente rapporto sugli avvenimenti di Altoripoli. Per quanto non strettamente rilevante per l’invasione dei Rotom, argomento della discussione, aveva raccontato anche quanto era successo con Hoopa, avendo cura di omettere dettagli riguardo a universi paralleli e simili. Certe informazioni sarebbero state meglio non divulgate. La versione fornita da lei e concordata con il resto della Seconda Unità era che il demone si era semplicemente suicidato. E ovviamente nessuna menzione della sua parentela con Kashlinsky, o del Pianeta Nero in generale.

Lysandre appoggiò le mani sul tavolo, giocherellando con i suoi indici. Prese un profondo respiro, controllando sull’orologio da polso l’ora precisa in vista del discorso che a breve avrebbe dovuto pronunciare alla Regione. Si passò le dita sugli occhi « Sei sicura? ».

« Ci ho pensato a lungo. Sia io che i miei colleghi crediamo sia la scelta migliore ».

« Non c’è nulla di male nell’arrogarsi i meriti di qualcosa. Specie se quel qualcosa è aver salvato Kalos ».

« Non sarebbe saggio attirare l’attenzione su un’Ufficiale Flare, signor Presidente » rispose educatamente Ginger, sbirciando poi dalla finestra sita alla sua destra. Un vocio indistinto vibrava attraverso gli infissi, segno che fuori dall’edificio il pubblico per la conferenza iniziava a radunarsi.

La scelta di cui parlavano era semplice: l’ingegnera non voleva che fosse divulgato il suo ruolo nella vittoria contro i Rotom, né quello dei suoi amici. Non sarebbero passati alla storia come i difensori dell’umanità, nessuno avrebbe saputo di ciò che avevano passato e dei sacrifici che avevano compiuto. Non potevano rischiare che il nome di Xaad salisse alla ribalta, o la sicurezza interna del Frattale sarebbe stata minata.

Lysandre, pur non condividendo la decisione, la rispettò come un vero politico. « Sono felice che la Fondazione sia in mano a persone come te » le sorrise.

Il pendolo batté in quel momento le undici in punto, annunciandole con altrettanti rintocchi. L’uomo si alzò in piedi e, dopo aver dato un’ultima occhiata ai fogli sparsi sul banco, optò per non portarli con sé sulla balconata. Aveva fiducia sufficiente nelle sue capacità oratorie.

Ginger fece per andarsene anche lei, ma Faubourg la fermò con un calmo gesto del braccio « Ti chiederei di rimanere qui, se non ti spiace. Non vorrei che i giornalisti ti vedessero lasciare il Palais, comprometterebbe la vostra disposizione di segretezza ».

« Ah » sussultò la donna, poi annuì arrendevole « Come desidera, signore. Buona fortuna per il discorso ».

 

 

Persino quando il Presidente Faubourg apparve dalla terrazza del Palais de Saint-Honoré per annunciarsi al pubblico, venendo accolto con un infiammante applauso, Fiorenzo Vittadini non riuscì a capacitarsi di trovarsi realmente lì. Era stata necessaria l’indisposizione concomitante dei tre reporter principali di JT Soleil, notiziario principale di Kalos 2, perché lui fosse scelto per presenziare a quell’evento. La questione paradossale era che, pur essendo lui appassionato di politica, era consuetamente destinato a tutt’altro. Servizi di leghe minori perlopiù, l’ultimo prima dell’invasione si era incentrato sui guasti alle lavatrici Dive. Probabilmente ritenevano che la sua bassa statura e la sua forma fisica deficitaria non lo rendessero sufficientemente fotogenico per quel ruolo.

Ma gliel’avrebbe fatta vedere, eccome. Avrebbe dimostrato che la politica non è solo estetica ma anche sostanza, e nessuno aveva più sostanza di lui. Aveva già svolto un’introduzione da manuale all’imminente panegirico, quindi lo scoglio più grande era stato già superato. « Stai riprendendo? » domandò sottovoce al cameraman che lo affiancava, il quale annuì silenziosamente.

Dall’alto del poggiolo Lysandre ammirò la folla riunitasi nel cortile interno del palazzo e, quando le acclamazioni si acquietarono, si schiarì la voce per parlare.

« Miei concittadini, è con dolore che mi rivolgo a voi quest’oggi. È ben compreso che usciamo solo ora da una crisi senza precedente, un attacco dritto al cuore della Repubblica. Mai nella storia di Kalos si ha resoconto di una battaglia tanto sanguinosa dai tempi in cui le Grandi Guerre devastavano i nostri territori. Le mie condoglianze vanno a ogni singola famiglia delle vittime, e possano le loro anime riposare in pace ». Operò una pausa strategica, studiata a tavolino per aumentare l’impatto dei concetti e la conseguente gravitas. Nessuno ancora batteva le mani, ma c’era tempo: in fondo era il miglior oratore di Kalos. « Case sono andate perdute, interi quartieri rasi al suolo, la nostra economia spezzata e la nostra convinzione indebolita. Sarebbe reazione comune arrendersi, scivolare nell’autocommiserazione. E proprio per questo io oggi mi appello a voi, miei concittadini: non lasciate che tutto ciò vi affligga. Non lasciate che le ombre che si sono insidiate nella nostra regione possano affermare di aver trovato avversari arrendevoli. Non lasciate che quei Rotom trionfino. Ricordate il Primo Galà di Luminopoli, ricordate gli anni della Dittatura d’Oltreoceano, ricordate la tragedia della S.S. Cussler affondata al largo di Petroglifari. Abbiamo sempre affrontato gli ostacoli a testa alta ed è sempre stato tale atteggiamento a consentirci di uscirne illesi. Supereremo anche quest’ultimo trauma ».

Questa volta un tenue applauso si levò dalla fiumana di persone. Lysandre sorrise impercettibilmente. Proprio come aveva previsto si stavano gradualmente lasciando coinvolgere dall’argomento. « A tal fine annuncio con effetto immediato un programma di rilancio dal nome di Credo In Kalos. Duecento miliardi dalla gestione emergenze saranno stanziati per retribuire ogni volontario che intenda prendere parte alla ricostruzione e alla rimessa in moto della nostra regione. Non saranno effettuate alcune selezioni su titoli di studio o esperienza pratica, chiunque voglia proporsi per l’assunzione è benaccetto purché fisicamente in grado di contribuire. C’è chi, cinico, sosterrà che è folle da parte mia non attuare altre valutazioni, ma io credo che nel momento del bisogno tutti saranno pronti a fare la propria parte e a mettersi a disposizione degli esperti. Perché io credo in Kalos. Io credo in Kalos! ».

Il consenso si trasformò ora in un’ovazione corale, un elogio univoco che l’intera platea gli rivolgeva.

« Vi ringrazio, vi ringrazio. Concedetemi altri cinque minuti prima di correre ad arruolarvi » scherzò l’uomo, provocando al contempo risate e ulteriori applausi « Come sapete negli scontri dei giorni scorsi ha perso la vita un rispettato membro del Consiglio dei Superquattro, Timeus Argus Wikstrom. Conseguentemente saranno indette entro una settimana elezioni per trovare un suo degno erede. Non avrà tuttavia luogo campagna elettorale, poiché ritengo che in un periodo di tale sofferenza per la mia popolazione non sia accettabile tenere propaganda politica ».

L’esteso uditorio perse il senso del contegno, iniziando a intonare canti in suo onore. Faubourg aveva anticipato anche questo: nessuna popolo sa resistere a quel tipo di demagogia su cui Sauterelle e i Corsari avevano costruito la propria fortuna politica. Osteggia i malcostumi della casta governante e tutti saranno disposti a tralasciare i tuoi.

« È noto inoltre che il ruolo di Intermediario è ancora vacante dopo la mia recente promozione a Presidente. Sappiate che sto vagliando attentamente alla ricerca di un candidato che possa ricoprire adeguatamente ruolo, e nel frattempo continuerò personalmente a svolgerne le mansioni in aggiunta ai miei doveri come massima carica istituzionale ».

La massa eruttò in grida indistinte di approvazione. Fiorenzo Vittadini si asciugò lacrime di commozione che gli inumidivano gli occhi, fiero di aver assistito a un simile episodio di unità regionale. Tutti gli anni di insoddisfazione nel lavoro, di prese in giro da parte dei colleghi, di potenzialità inespresse erano valsi quei pochi minuti di gloria in cui aveva ammirato il Presidente arringare la sua gente. Arringare lui.

« Vi ringrazio. Che Dio vi benedica, e che Dio benedica la Repubblica di Kalos ».

   
 
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