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Autore: Euphemia    22/04/2015    6 recensioni
È passato tanto tempo da quando la battaglia contro il Kishin si è conclusa, eppure Crona deve continuare a fare i conti con i fantasmi del suo passato; questa volta, però, uno Shinigami di nostra conoscenza non permetterà che li affronti da sola.
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One Shot dedicata a una delle mie indiscusse OTP, la CroKid. ♡
{Avvertimenti: Riferimenti femminili per Crona.}
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crona, Death the Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo tu puoi penetrare

l'oscurità della mia anima






Crona detestava la notte. Ogni volta, non appena il sole calava all'orizzonte visibile da una delle molteplici terrazze di quel palazzo, lasciando spazio alle numerose piccole stelle, Crona poteva sentire dentro di sé un'angoscia crescente, come un avvertimento di quello che l'aspettava nelle ore successive, quando nemmeno la luce lunare intravedibile dalla finestra della sua stanza poteva penetrare le desolate tenebre della sua anima. La sognava ancora; Medusa, sua madre - o meglio, colei che l'aveva generata, che l'aveva cresciuta solo per far sì che i suoi progetti venissero compiuti, senza nemmeno preoccuparsi della sofferenza che le provocava, né tantomeno della sua incolumità fisica e mentale. Crona ricordava tutto alla perfezione: la stanza buia, i pugni di Ragnarok, gli occhi freddi di Medusa, quel coniglietto, quel maledettissimo coniglietto che l'aveva fatta diventare pazza. Nonostante fosse passato così tanto tempo, quelle immagini non riuscivano ad abbandonare la sua mente, come se fossero state marchiate lì a fuoco, e quasi ogni notte ritornavano a tormentarla, specchi di un'atroce condanna che anche sforzandosi non sarebbe mai riuscita a sopportare. 

Ritornare al passato; ecco, era questa la tortura che le sue colpe le avevano inflitto. Ritornare in quella stanza buia, risentire la voce di sua madre, dolce e sibilante come quella di un serpente, percepire nuovamente la sensazione del sangue freddo, nero, scorrere tra le sue dita, urlare, sentire l'inferno martellante nella propria testa e urlare disperatamente, fino ad impazzire, fino a perdere persino se stessa. 

Quando sarebbe finito tutto ciò? Quando sarebbe arrivato il giorno in cui, finalmente, il cielo dello stesso colore del suo sangue non le avrebbe più fatto paura? 

Gli incubi non le davano tregua, ma nonostante il dolore, nonostante la voglia di sparire per sempre, abbandonando di conseguenza ciò che lacerava il suo cuore e la sua mente, Crona non demordeva, continuava a resistere, a vivere. Se solo non avesse incontrato i suoi amici, se solo non avesse incontrato lui, forse le sue pene sarebbero terminate parecchio tempo prima, quando la solitudine attanagliava la sua anima, quando non viveva per nessuno - nemmeno per se stessa. Allora sì che a nessuno sarebbe interessata la sua scomparsa, avrebbe cercato qualsiasi modo pur di farla finita e finalmente le sue sofferenze sarebbero rimaste sepolte con lei nella tomba - sempre che sua madre si fosse curata di dargliene una -; le cose, però, erano andate diversamente. Se avesse abbandonato tutto, Maka e gli altri ne avrebbero sofferto; se avesse deciso di fuggire per sempre, lui sarebbe rimasto con un vuoto incolmabile nel petto per il resto della sua lunga vita, e il solo pensiero di quel bel faccino che amava tanto contorcersi dal dolore le faceva male, molto male

Era stato lui a insegnarle cosa davvero significasse amare qualcuno. Certo, i suoi amici avevano un ruolo fondamentale nella sua vita; ma era anche grazie a lui che Crona non cedeva alla distruttrice prepotenza della follia e della paura, che mai si erano arrese, che la tormentavano senza tregua, nel tentativo di farla sprofondare ancora una volta nell'oblio. Era grazie a lui che era forte, che lo diventava sempre di più, giorno dopo giorno, notte dopo notte, quando il passato tornava a farle visita; Death the Kid, per lei, era come un faro, che riusciva a squarciare l'impenetrabile oscurità dei suoi terribili silenzi e che l'aveva portata sulla retta via della felicità e della speranza. Con lui, Crona non si sentiva mai abbandonata; e se lei, a causa di quegli orribili mostri che tentavano di divorarle il cervello, smarriva se stessa nella più totale disperazione, ebbene Kid riusciva sempre a tenerla lì con sé, senza perderla neanche per un solo istante. Era così concentrato, così forte, ma allo stesso tempo così premuroso nei suoi confronti. Crona ne era certa: se prima non credeva all'esistenza di una persona totalmente sincera, adesso sapeva di per certo che Kid non l'avrebbe mai e poi mai lasciata da sola. 

Lo sapeva perché lui le aveva insegnato ad accendere la luce durante la notte, così che lei non dovesse vivere il buio in quella maniera tanto angosciante quanto pericolosa; lo sapeva perché quando trovava Crona rannicchiata in un angolo della sua stanza a piangere sul suo cuscino, lui le si sedeva accanto senza dire nemmeno una singola parola e l'abbracciava, dandole la possibilità di sfogare la sua sofferenza versando lacrime sulla spalla di qualcuno; Crona lo sapeva, perché quando lui le aveva proposto di andare a vivere nella sua sfarzosa villa e lei aveva accettato, ogni notte Kid le faceva compagnia stringendola nel suo petto caldo, accarezzandole i capelli e offrendo la sua forza per proteggerla dagli incubi che attentavano alla sua meritata pace. 

Era per questo che, quando osservava i primi luccichii delle stelle e l'ansia cominciava a farsi sempre più crescente nel suo petto, Crona si voltava, nella speranza di vedere il sorriso e gli occhi dorati che la riportavano alla realtà, quella che avrebbe vissuto insieme a lui; e ogni volta, Kid era lì, pronto a infonderle tutto il coraggio per affrontare i suoi demoni interiori. 

Forse, grazie a lui, dopottutto, un giorno sarebbe anche riuscita a sconfiggere quella maledetta paura per le tenebre della notte.









Visualizza l'immagine a schermo interoNote dell'autrice 
Uhm... Salve! Io sono nuova qui sul fandom di Soul Eater. Beh, in realtà ho già visto l'anime tre o quattro anni fa all'incirca e attualmente sto 
leggendo il manga, ma non so come dopo così tanto tempo mi è tornata la fissa, specialmente per questa coppia qui. Amo la CronaxKid, è 
una delle mie primissime  indiscusse OTP - me lo sento, sarò fissata con questa coppia ancora a lungo, conosco bene questa sensazione che mi tiene incollata mattina, pomeriggio e sera a leggere fanfiction, a cercare immagini, a disegnare 'sti due e a guardare AMV. Ho voluto provare a scriverci qualcosa, e questo è il risultato! Diciamo che non sono per niente sicura di quel che ho scritto... Temo l'OOC come la peste... E poi la grammatica e le forme... Ho ricontrollato tutto mille volte, ma ancora mi sento incerta, ahahah 
Spero comunque che questa piccola OneShot sia stata di vostro gradimento! Se avete consigli o cose da farmi notare, vi prego, fatemi sapere! E per chi shippa la CroKid: ho bisogno di qualcuno con cui sclerarci su, quindi prendetelo come un piccolo annuncio, non trovo nessuno a cui questa coppia piaccia abbastanza! *piange*
Grazie per aver letto fin qui, a presto!
Euphemia >.^
  
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