Percy non fece in tempo a rispondere che un tremore scosse la terra, mentre la barriera che proteggeva il Campo si incrinava e modellava attorno alla figura esile di una ragazza. Il figlio di Poseidone non poté che rabbrividire quando la giovane aprì i suoi occhi tanto azzurri da sembrare quasi trasparenti, come l'acqua limpida di un fiume, che scorre tempestosa.
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Dal ruscello poco distante dell'acqua fu attirata al corpo della figlia di Oceano, il liquido risalì le gambe della ragazza, accarezzandole la pelle pallida senza bagnarla.
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"Molto bene" un sorriso gelido dipinse il volto della ragazza "Allora a momenti arriveranno gli altri" commentò, compiaciuta "Non vedo l'ora di ricongiungermi a loro. Tutti insieme governeremo il mondo"
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Poche erano le creature di tale potenza che avevano posato piede sulla terra. I piccoli fiori bianchi attorno a lui sfiorirono, l'erba si scurì, il terreno si incurvò sotto il suo corpo.
I suoi crini color petrolio, decorati con ciocche rosse, ondeggiavano al vento tiepido della sera, come fuoco nero che arde impetuoso.
Kain si mosse, portando il piede destro avanti al sinistro, una lenta e inesorabile macchina da guerra, pronta a distruggere qualsiasi cosa sul suo cammino.