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Autore: Sawako93    22/04/2015    0 recensioni
"Non essere spaventata,da ora in avanti ci sono io, perciò... afferra questa mano... non posso proprio cambiare il tuo passato...ma posso cambiare questo orrendo presente e trasformarlo per te"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Il mattino dopo non volevo alzarmi dal letto.
Aky: Uhm… che strano, oggi Hellen non viene a darmi fastidio per obbligarmi ad andare a scuola?
Per la prima volta da quando era cominciata la scuola, mi alzai di mia spontanea volontà, diressi lo sguardo verso il letto di Hellen che aveva messo la testa sotto il cuscino.
Aky: Uh? Ehi! Alzati!
Hellen: No non voglio!
Aky: Stai facendo la mia imitazione per caso?
Hellen: No! Non ci vado a scuola!
Aky: E’ incredibile come i ruoli si siano invertiti! Che ti prende? Di solito sei così energica!
Hellen: Non ho nessuna voglia di vedere quel piantagrane di Castiel!
Aky: Ah già, mi ero dimenticata… bè, poche storie! Alzati!
Tirai Hellen per le gambe, ma lei continuava ad aggrapparsi alla ringhiera del letto.
Aky: Hellen!!!
Alla fine ci beccammo una bella sgridata da nostro padre, che furioso ci accompagnò in macchina fino al Dolce Amoris, dopodiché ognuna prese la propria strada.
Quella mattina mi sembrava tutto fin troppo tranquillo, mi sedetti al mio banco ed aspettai l’inizio della lezione.
Prof: Non vedo Ambra oggi.
Aky: ( Meglio così…)
Ad un tratto qualcuno spalancò la porta, e la figura di un Nathaniel scioccato mi si parò davanti.
Nathaniel: A-Aky!
Aky: Che succede?
Nathaniel: C-ci sono dei problemi con tua sorella!
Aky: COME?!
Nathaniel mi afferrò la mano e mi trascinò con se dall’altro lato dell’edificio, la scena che mi si presentò davanti mi lasciò senza parole, Hellen era su Ambra e la stava prendendo a pugni in faccia!
Hellen: Non ci provare più con me hai capito? O quella faccia te la riduco a brandelli!
Ambra: Aiutatemi! Questa è una pazza!
Istintivamente presi Hellen per la spalla e la spostai da Ambra…
Hellen: Lasciami Aky! Devo ridurla in polvere!
Aky: Non fare così, ci rimetti solo tu!
Ambra: Me la pagherete cara, è una promessa!
Ambra era ricoperta di lividi dalla testa ai piedi, si alzò zoppicando e fu presa sotto le braccia da Li e Charlotte, dirigendosi in infermeria.
Preside: Che sta succedendo qui?!
Hellen ricevette una strigliata dalla preside, e si beccò una settimana di sospensione.
Aky: Grande… era proprio per questo che ti dicevo di fermarti…
Hellen: Ormai l’avevo già picchiata, quindi sarei stata sospesa ugualmente, tanto vale sfogarsi su di lei fino all’ultimo…
Aky: Ma cosa ti è preso? E’ la prima volta che picchi qualcuno!
Hellen: Ha cominciato lei, per colpa di quel cretino di Castiel ora mi ha presa di mira! Mi ha fatto cadere per terra e poi ha cominciato ad insultarmi!
Aky: … Vabbè ormai quel che è fatto è fatto… vai a casa ora…
Castiel: Hellen!
Hellen: E tu? Cosa vuoi? Per colpa di chi sono in questa situazione??
Aky: Ehm… io vado, risolvetevela tra voi! Ciao!
Castiel: Stai forse insinuando che la colpa è mia?
Hellen: E di chi altrimenti? Mi hai baciata davanti a lei pur sapendo i suoi sentimenti, ovviamente ora se la prenderà con me, mica con te!
Castiel: Non credevo che arrivassi fino a questo punto!
Hellen: E’ perché ne ho abbastanza!
Castiel: Abbastanza?
Hellen: Ho vissuto tutti i miei anni scolastici in una maniera schifosa! Sono stata vittima di bullismo alle medie, avevo dei problemi… adesso che sono al liceo le cose vanno meglio… ma… ogni volta che vedo qualcuno che fa il prepotente, l’istinto animale scatta!
Castiel: Istinto animale?! Cosa sei un ippopotamo?
Hellen: Fai poco lo spiritoso…
Castiel: Dai, stavo scherzando…
Hellen: Bè c’è poco da scherzare… ci vediamo…
Castiel: …
Erano finite le lezioni, Aky doveva dirigersi al club di letteratura…
Aky: ( Non ho per niente voglia di andarci… ma ho già avuto una lettera di richiamo a casa… poi sono preoccupata per Hellen… )
Lysandre: Ciao Aky, come mai quell’aria pensierosa?
Raccontai tutto ciò che era successo quella mattina a Lysandre, sentivo che con lui potevo confidarmi, perché al momento era l’unica spalla su cui potevo contare.
Lysandre: E’ vero che ha reagito in un modo un po’ troppo violento… avrebbe dovuto lasciarla perdere, ormai sappiamo tutti com’è Ambra… Non pensarci troppo Aky!
Lysandre mi sorrise dolcemente mentre mi accarezzava la mano, come a volermi tranquillizzare… le sue mani erano così calde e delicate… che scaldavano le mie gelide…
Lysandre: Aky… a proposito della canzone di ieri sera…
Aky: Ah, si, molto bella, davvero!
Lysandre: Si , ma.. quello che volevo dirti è che…
Nathaniel: Oh ciao Aky! Sono contento che tu sia tornata a frequentare attivamente le mie lezioni! ^_^
Lysandre: …
Aky: Bè, non ho molta scelta!
Nathaniel: Ahah, effettivamente!
Lysandre: ( Ma perché mi sento un intruso quando arriva Nathaniel? )
Nathaniel: Comunque, ieri sera mi sono proprio divertito…
Aky: Arriva al punto…
Nathaniel: Punto?
Aky: Non vuoi parlarmi di come mia sorella ha colpito la tua?
Nathaniel: Ah, no… sono cose che non mi riguardano queste, ormai ho speso fin troppo tempo cercando di far capire ad Ambra le cose, ma a quanto pare non ne vuole sapere… non sono venuto a parlarti di lei, volevo solo parlare con te…
Lysandre: Allora io levo il disturbo.
Aky: Eh? Perché?
Nathaniel: Ah vai via Lysandre? C’è la tua amichetta fuori che ti aspetta, come si chiamava? Quella che ieri è venuta al ballo… Nina?
Lysandre: Si…
Nathaniel: Ecco, c’è lei in cortile, presto, raggiungila! ^_^
Lysandre: Bene, allora vado avanti.
Per la prima volta Lysandre trasmise freddezza da ogni parte di se… gli occhi erano spalancati e persi nel vuoto, la sua camminata era fiera e lenta… per quanto quel ragazzo mi sembrava speciale, ancora non riuscivo a comprenderlo a pieno… c’era qualcosa di misterioso in lui…
Nathaniel: Aky, vieni con me, voglio mostrarti una cosa!
In quel momento mi sentivo così sola e triste… l’aria di felicità dei giorni precedenti, era svanita nel momento in cui Lysandre iniziò a trattarmi con freddezza… Nathaniel mi apparì come un raggio di sole in un cunicolo buio, il suo volto era sempre sorridente, ed i suoi occhi brillavano, mi trasmetteva felicità.
  
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