Come una pianta in mezzo al deserto,
il mio cuore appassisce, muore,
in mezzo all’ arido, sciupato, terreno del mio essere.
L’ amore, ridotto a un secco rogo, perisce,
assieme alla gioia, oppressa dal dolore straziante e dall’infelicità del mio Io.
Il lontano ricordo della felicità,
vaga, senza pace, nell’abisso disperato del mio petto,
affogando, lentamente, in esso.
La fiducia, sfinita,
cade a terra priva di vita, vinta dall’odio,
che, affiancato dal rancore,
ribolle nel mio sangue scarlatto.