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Autore: Dany Art 99    23/04/2015    0 recensioni
[JackxSally]
Giorno a tutti popolo di EFP:) Eccomi tornata con una storia romantica su Jack e Sally in versione umana:) In questa scrittura entrambi i due protagonisti hanno di segreti che nessuno sa, e non riescono a sopportarsi ma qualche volta l'odio è l'anticamera dell'amore.. riusciranno a dirsi tutto?
S volete scoprirlo dovete leggere.
*Dal testo "-Skellington e Doll- disse con voce annoiata il professore seguendo l'ordine che si era appuntata sul foglio che aveva davanti.
-Cosa?- chiese d'istinto Sally guardando ad occhi sbarrati il professore, -signorina Doll lei è in coppia con Skellington per il lavoro di gruppo- ripetè sempre più annoiato il professore.
No.. in una classe di venti persone.. proprio lui! Che diavolo! Pensò Sally cominciando a stringere fra le dita la matita fino quasi a spezzarla; proprio lui!"
Vi lascio alla storia, un bacio :) e buona lettura e ricordatevi RECENSITE :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bau Bau, Jack Skeletron, Sally
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi qui con il 14 capitolo :) vi avviso già che il finale di questo capitolo vi sconvolgerà muahahaha sono malvagia, vi ringrazio di leggere le mie storie e se voleste recensire mi riterrei soddisfatta a vita ahaha
Buona lettura;
[Revisionato]




Jack era chino sul libro di storia di fianco alla sua ragazza che prendeva appunti come una piccola macchinetta... eh sì, era una bella secchiona.
La professoressa stava parlando di qualcosa che assomigliava al consiglio di Nicea, ma sinceramente non stava ascoltando, come al solito, non gli importava di storia.. sinceramente non gli piaceva nemmeno.
Sally era china sul foglio e continuava a scrivere, le loro gambe si sfioravano e visto che faceva ancora caldo lei aveva indossato una gonna a scacchi rossa e nera, che a Jack piaceva molto.. si decisamente molto.
Poi qualcosa successe.. vide la mano che teneva la penna di Sally tremare e non come il tick classico dell'alunno che si annoiava (sinceramente Jack credeva che Sally non riuscisse ad annoiarsi a scuola); ma proprio un tremore similare a quanto era spaventata.. terrorizzata.
Di nuovo Jack la guardò con aria preoccupata ma si costrinse a togliersela prima di fare qualsiasi cosa, lui doveva essere quello forte, doveva farlo per lei.
Fece un respiro profondo e sussurrò, -hey.. calma, ci sono io qui con te- disse appoggiandole una mano sulla gamba ed avvicinando il viso al suo orecchio.
Lei abbassò di scatto il viso e tremò, glielo aveva già visto fare qualche volta, stava cercando di trattenere le lacrime e di non scoppiare a piangere.
Fece qualche respiro profondo e si girò verso di lui, -va..va tutto bene- disse ricominciando a prendere appunti con la matita ancora leggermente tremante.
Successo un'altra volta e anche quella Sally riuscì a controllarlo, poi suonò la campanella e la classe si spostò in palestra.
L'aria fresca sembrò rinsavire la ragazza che sorrise e poi la classe si sarebbe allenata con quella di Rachel quindi non poteva fargli altro che bene.
Quel giorno si sarebbero allenati su un campetto di beach volley che la scuola usava quando faceva troppo caldo per rinchiudersi dentro al piccolo palazzetto dello sport.
Si andarono a cambiare e prima di separarsi, le diede un leggero bacio sulle labbra, come era solito fare poi andò a cambiarsi.
Quando andò fuori con gli altri maschi, vide Sally con una maglietta bianca larga e un paio di pantaloncini corti con Rachel che le posava un braccio intorno alle spalle mentre ridevano entrambe.
Questo sollevò Jack.. almeno se c'era Rachy sembrava non pensare troppo a Venezia.
Uscirono tutti quanti e si diressero al “campo” che avevano; do di fianco ad esso c'era una fila di gradinate mezze già occupate dagli alunni che non volevano cominciare per primi a giocare.
Si sedettero anche loro e un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi chiari si avvicinò a Rachel mettendogli un braccio intorno alle spalle e dandole un bacio sulla guancia.
-Hey tu? Ma non dovevi essere a Parigi?- chiese Sally indicando il ragazzo, -uoi.. ma sono riuscito a prendere un altro po' di giorni, dovrei partire dopodomani- disse il ragazzo con uno spiccato accento francese.
-Chi sei se posso chiedere?- chiese Jack, -io sono il receptionist francese, piacere Alexandre- disse porgendo la mano al ragazzo e stringendola.
-Piacere- disse Jack e sorrise leggermente, -Skelligton e Doll in campo, una partita da dieci minuti per scaldarvi- disse il professore di ginnastica fischiando nel suo fischietto rosso come se la sua vita dipendesse dal suono stridulo che ne usciva.
Sally sospirò, non era il tipo sportivo e si alzò, Jack la raggiunse velocemente, -oh.. ma questo è uno scherzo vero?- sussurrò così piano che quasi Jack non la sentì.
Poi si girò e capì il commento della ragazza, davanti loro, come loro sfidanti, c'erano Oogie e la bionda della bancarella dei dolci, quella che Sally stava per strozzare.
Jack sorrise alla fidanzata e lei annuì poco convinta, -tu passami la palla Bambolina- disse ridendo e prendendo al volo la palla che gli aveva lanciato il prof.
La partita fu un disastro.. uno snervante disastro, almeno per lei. Jack fin dal primo momento in cui aveva battuto la palla si era divertito, rispondendo a tutto quello che la bionda-senza-cervello e Oogie gettavano.
Lei aveva toccato rarissime volte la palla e sinceramente le andava benissimo così.
Ma Oogie era molto più incentivato degli altri, voleva vendicarsi per tutto.. per il pugno di quel damerino, per il rifiuto di quella rossa.. per tutto.
Tirò una schiacciata perfetta che colpì il ragazzo in viso, diretto.. Jack cadde seduto sul suolo sabbioso tenendosi con una mano il labbro e guardando con odio il ragazzo che stava ridendo.
-Palla tua- disse scoccando un'occhiata alla ragazza che stava correndo verso il ragazzo, -stai ..bene?- chiese mettendosi nella visuale del ragazzo.
-Sì..- disse lui togliendosi la mano mostrando un bel labbro spaccato a metà, -Doll Skelligton, fuori!- disse il professore lanciandogli un po' di ghiaccio avvolto in un asciugamano.
Quel prof era così. Ti facevi male, cavoli tuoi, ti dava il minimo indispensabile.
-Lo ha fatto apposta- disse Jack appena seduto con il ghiaccio sulla bocca, -lo so- disse Sally poggiandogli una mano sulla guancia ed accarezzandogliela leggermente.
-Beh.. ragazzi, cercando a non pensare a quel brutto ceffo.. vi andrebbe di fare qualcosa stasera?- chiese Rachel passando un braccio intorno al ragazzo dai capelli biondi.
-Niente vicoli- disse Sally guardando nel vuoto davanti lei, Jack se ne accorse e le accarezzò un braccio per fermare quella crisi prima ancora che cominciasse.
-Allora che ne dite di un bel film davanti alla tv, sul divano con una bella ciotola di patatine in mano?- disse Rachel sorridendo verso l'amica con nonostante con preoccupazione nello sguardo.
-Direi che è perfetto- disse Jack sorridendo alla ragazza che annuì di rimando.
Rachel riuscì per miracolo a non giocare nascondendosi ogni volta che il professore cercare nuovi giocatori, dietro la schiena di Alexandre che rideva ogni singola volta.
-Io non so come fai madamoiselle- disse quando il professore andò avanti per l'undicesima volta.
-Io nascondo molti segreti- disse la ragazza dandogli un bacio a stampo sulle labbra.
Loro risero leggermente e Jack strinse la presa su Sally che sorrise nel vedere l'amica così felice, finalmente.
-Noi andiamo a lavarci.. tu vai a casa o ci aspetti qui?- chiese Rachel ad Alexandre, -rimango qui, vi aspetto all'entrata- disse lui dandole un altro bacio a stampo e alzandosi dalle gradinata.
Rachy prese a braccetto Sally e camminarono verso lo spogliatoio femminile, dopo una veloce doccia Sally si vestì in pochi minuti contro la decina di minuti che Rachel ci impiegò  come al solito.
-Vuoi che ti aspetto?- la chiese fuori dalla porta, -no vai.. tranquilla, ci metto un minuto, devo solo ritruccarmi- disse la bionda guardandosi allo specchio.
Sally pensò da quanto tempo non si truccasse... in quel periodo piangeva così tanto che non ne valeva più la pena.. ormai.
-Ti piace molto eh?- chiese la rossa appoggiando la schiena alla porta, -si.. si vede molto?- chiese Rachel fermandosi un momento a guardarsi allo specchio.
L'aveva visto anche lei.. sorrideva molto più spesso e sinceramente.
-Io ti conosco e anche se non ti conoscessi, si vede un mondo che sei follemente innamorata di Alexandre- disse Sally sorridendo.
-Beh.. lo sono- disse uscendo dal bagno perfettamente truccata e pettinata, Sally sorrise ed insieme uscirono dallo spogliatoio, tempo due passi Rachy si fermò.
-Oddio.. dov'è?- disse preoccupatissima tastandosi tutte le tasche della felpa, dei jeans e della borsa, -cosa?- chiese Sally ridendo leggermente.
-Il cellulare!!!- disse lei, -tu vai intanto, io vado a cercarlo in spogliatoio- e prima che la rossa potesse dire o fare nient'altro era già scomparsa di nuovo negli spogliatoi.
Sally rise leggermente e si sistemò la borsa a tracolla in spalla, -finalmente.. credevo che non ti lasciassero mai da sola quei tuoi amici- disse una voce dietro di lei.
Una voce che le fece venire i brividi lungo la schiena, -Oogie lasciami in pace- disse cercando di mantenere la voce calma.
-Hai paura? Doll volevo solo fare quattro chiacchiere- disse con calma il ragazzo sorridendo, -peccato.. io non voglio farlo, quindi se mi permetti- disse cominciando a camminare molto più in fretta nel normale per non cercare di correre.
Una mano le prese la borsa e la strattono leggermente, -eddai- disse lasciandola.
“Respira” si disse, “calmati”, “non ti toccherà un'altra volta.. non sei da sola”disse ripetendo mentalmente le parole che le diceva Jack quando aveva le sue crisi.
-Voglio chiederti una cosa.. Skellington è già venuto a letto con te?- chiese con tono malizioso inarcando un sopracciglio, -c..che?- chiese lei spalancando gli occhi.
-Hai capito bene, Doll, ci sei andata a letto?- disse di nuovo, -non.. non sono affari tuoi!- disse lei facendo qualche passo indietro.
-Ah.. lo vedo sai? Ha colto il frutto proibito.. mmm..sai avevo sempre desiderato essere il primo per una vergine- disse puntando gli occhi dentro quelli della ragazza che abbassò lo sguardo.
-Che cosa vuoi davvero? Perchè non mi lasci in pace!?- disse quasi urlando, -perchè mi diverto- rispose semplicemente, -e ammettiamolo.. non sei male.. una mia fantasia è quella di venire a letto con te e magari con la tua.. amichetta bionda..magari mentre i vostri ragazzi ci guardano- aggiunse dopo avvicinandosi alla ragazza.
-No..basta aver paura- disse, tirò indietro il braccio e prima che lui se ne rendesse conto gli tirò un pugno ben piazzato sulla guancia destra.
Prima che lui se ne rendesse conto e riuscisse a tirarle un schiaffo, lei si abbassò e gli tirò una ginocchiata sui “gioielli” giusto per fargli capire quanto fosse malsana quell'idea e la sua possibilità di avversarsi si era abbassata quanto la possibilità per lui di avere figli dopo quel colpo.
Una mano le si appoggiò sulla spalla e lei si girò pronta per tirare un altro a quello che l'aveva toccato ma si fermò di colpo quando capì che si trattava solo di Jack.
-Ja..Jack.. -sussurrò lui la guardò, guardò il ragazzo che si contorceva a terra imprecando e in un momento Sally fu stretta fra le sue braccia mentre le lacrime cominciavano ad uscire, bagnando la camicia bianca del ragazzo.
-Va tutto bene.. sei stata forte Bambolina- disse lui stringendola e sorridendo, lei riuscì a ridere e si asciugò con le maniche gli occhi umidi dicendo -non..chiamarmi.. bambo..lina- disse lei tirando su con il naso.
-Hey.. che è successo?- chiese Rachel guardando Oogie che si contorceva sempre imprecando, sul pavimento.
-Non ho avuto paura di colpire per una volta.. andiamo, vi prego- disse Sally guardando negli occhi la bionda che capì ed annuì e la seguì.
Una volta trovato Alexandre filarono direttamente a casa di Rachel, vuota come al solito e si chiusero dentro.
Con molta riluttanza Sally raccontò quello che era successo ma non disse le parole esatte che le aveva rifilato Oogie; nonostante lo odiasse, era certa che sapendole Jack lo avrebbe ucciso di botte.. e se lo avesse fatto.. sarebbe finito nei guai, ne avevano già passate abbastanza.
-Io lo uccido quello!- urlò Rachel stringendo i pugni tanto da conficcarsi le unghie nei palmi.
-Rachel..- sussurrò Alexandre mettendole le mani sulle spalle e accarezzandole le braccia.
-Sì.. sono calma.. CALMISSIMA- disse più irritata di prima; -Rachel siediti- disse Sally con lo sguardo fisso sul pavimento.
-Devi andare alla polizia- disse la bionda guardando l'amica, -sia per lui.. non può continuare a molestarti in questo modo.. e poi potresti dire di Venezia- disse cercando di apparire sicura, sopratutto sull'ultima frase.
-Lo so.. ma se racconto di Oogie, dovrò raccontare di te che lo picchi.. e sai molto bene che se non è la vittima a difendersi può essere solo aggressione- disse Sally guardando il suo ragazzo che le stringeva la schiena.
Ci fu qualche minuto di silenzio e poi Jack disse -che ne dite di cominciare quella serata di film e schifezze da mangiare? Credo che ne abbiamo bisogno tutti quanti.. forse tu, Rachy, di una camomilla-.
Dieci minuti più tardi erano tutti sul divano multiposto del salotto di Rachel con rispettivamente, per la coppia di Rachel ed Alexandre dei biscotti, del succo per il ragazzo ed una bella tazza di camomilla per la bionda e dall'altro lato, con Sally appoggiata a Jack con in mano una ciotola di salatini.
Jack le continuava ad accarezzare la schiena con movimenti circolari e tranquilli.. tanto tranquilli da quasi innervosire la ragazza che gli si stringeva contro.
Perchè Oogie si ostinava così tanto?
-Ti amo.. Bambolina- sussurrò lui al suo orecchio posandole un leggero bacio sulla guancia, -anche io.. e non chiamarmi Bambolina- disse sorridendo e guardandolo.
Chiuse gli occhi e si godette quel calore umano emanato dal ragazzo..
***
-Nelson.. finalmente- disse l'uomo dai radi capelli guardando il ragazzo che gli aveva aperto la porta, gli occhi neri come la pece scrutarono quel giovane con un aria di disapprovazione.
-Che vuoi?- disse lui bruscamente, -mia madre non c'è rispose Oogie, -eddai..non possiamo ricominciare?- chiese l'uomo entrando nonostante il ragazzo tenesse la porta.
-No. Hai lasciato mamma per vivere a Venezia solo per correre in giro alle ragazzine e alle donne sposate.. come quelle che ti porti appresso.. tu sei malato- disse Oogie guardando con disprezzo il cinquantenne, guardando una donna sul restro della macchina che si guardava le mani annoiata.
-Io sono guarito.. sto con una donna e non farmi la predica ragazzino.. Come se tu non lo facessi.. ti ho visto sai? Ti tengo d'occhio da un po'.. ti piace una certa ragazzina che però ti ha tirato un bel gancio- disse l'uomo ridendo.
Oogie lo guardò toccandosi il livido sul mento, -va bene entra- disse aprendo la porta.
-Grazie.. figliolo- disse l'uomo, Oogie sospirò e disse -non chiamarmi così. Nonostante tu lo sia.. io non ti chiamerò mai papà-.




vi ha sconvolto eh? lo sapevo XD :)
comunque al prossimo capitolo .. che sarà ancor più sconvolgente :) ma non voglio anticiparvi niente ...
UN bacio, Dany
   
 
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