23/04/2015
1 recensioni Ciao a tutti questa è la prima storia che scrivo spero che in molti la leggano ed apprezzino,ah non dimenticate di recensire perfavore,mi aiuterebbe molto a migliorare^^.
Bhe,non voglio trattenevervi oltre,quindi buona lettura^^^
Il Sogno che si avvera
Cap.1 Introduzione
- Drago Bianco Occhi Blu,ATTACCA!!!! -
- Santo cielo Alex,si può sapere come fai a vincere sempre?! -
-Eheheheheheh -
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- Finalmente a casa,ora devo finire i compiti cavolo!! -
- ALEX!!!!NOM MI DIRE CHE STAVI FUORI A GIOCARE A QUEL DANNATO GIOCO?!?!? -.
- Ehm,no no,stavo facendo una ricerca a casa di Fabio -.
- Certo certo come no,una ricerca su come perdere tempo.......- disse sospirando la madre.
Era una serata d'estate,e Alex era chino sul tavolo cercando di imparare la lezione di storia.
- Cavolo, -pensò Alex,-sempre la stessa roba che noia.. -
Alex aveva 16 anni , viveva in un appartamento a Roma ; la madre biologica lo abbandonò davanti ad un orfanotrofio , e venne adottato da una coppia di sposini sulla quarantina quando aveva 6 anni . Era un ragazzo alto , capelli neri e dei grandi occhi marroni ; inoltre aveva la carnagione sul marroncino chiaro e non bianca , perchè a quanto pare doveva essere nato da una coppia mista.
La vita di Alex aveva due facce : da una parte la vita di tutti i giorni , che Alex odiava ; infatti a scuola era spesso vittima di bullismo , veniva chiamato Alex lo Scemo , e spesso e volentieri i suoi compagni si divertivano a stuzzicarlo , tormentarlo , nascondendogli lo zaino , chiudendolo nei bagni , e nel peggiore dei casi veniva picchiato sotto lo sguardo soddisfatto della classe.
Alex non aveva mai avuto una fidanzata (nonostante fosse un bel ragazzo) ,anzi disprezzava l'amore ; quando una volta provo ad essere gentile con la ragazza che gli piaceva , lei lo derise affermando che non doveva neanche azzardarsi a guardarla negli occhi perchè non ne era degno ; questo perchè nessuno , anche chi disprezzava il comportamento della classe nei confronti di Alex , voleva aveve contatti con quest'ultimo , temendo di finire nella sua stessa situazione .
Alex subiva e subiva senza reagire , ormai si era abituato a quella che lui chiamava "routine quotidiana"; ma nel momento in cui la campanella suonava , sul volto di Alex appariva un sorriso....................era il momento di DUELLARE!!!!
Lo chiamavano il Campione Sadico : questo perchè quando duellava , oltre ad essere imbattuto , cercava sempre in tutti i modi di annientare completamente l'avversario , senza lasciargli la possibilità di reagire . Aveva vinto innumerevoli tornei , che fossero semplicei tornei fra amici , che fossero tornei ufficiali , lui annientava sempre chiunque lo sfidava .
Questo era "l'altro Alex"e la sua vita di Duellante.
Così lo chiamava un suo amico che conosceva Alex sia sul piano di Yu gi oh che su quello della vita reale ; infatti sembrava quasi che ci fossero 2 diverse persone in uno stesso corpo.............
-ALEX!!!!!!La cena è pronta vieni!!! - urlò la madre dalla cucina
-Arrivo!!Un secondo!! - disse Alex mentre prendeva il suo Deck preferito e se lo metteva in tasca . Si sedette sul tavolo ed osservò il suo piatto : pasta al tonno . Dopodichè incominciò a mangiare mentre contemplava fiero il suo Deck preferito , che aveva riposto vicino al piatto . La madre lo guardò infastidita ; - Devi tenere quella roba anche a tavola?!? - strepitò .
- Smettila di chiamarla " quella roba" - rispose secco Alex ..............
Litigarono per circa 10 minuti , ma non c'era nulla di sorprendente in questo , infatti succedeva spesso quando non c'era il padre in casa che faceva da mediatore tra i due .
Alex e la madre se ne dissero di tutti i colori , quando ad un certo punto Alex sbuffò dicendo di essere stanco di litigare inutilmente e fece per ritornarsene in camera a guardare il suo anime preferito , ovviamente Yu gi oh ; la madre , già nervosa , gli disse senza pensarci troppo - Bravo , tornatene alla tua vita da nerd asociale -. Alex si fermò . Quella frase era stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso : - Non osare definirmi in quel modo , TU NON SEI MIA MADRE!!! - gli urlò di rimando Alex alla madre . Quest' ultima furiosa per la risposta gli intimò urlando di andarsene , cosa che lui fece prontamente mentre si infilava il Deck nella tasca della felpa .
Alex e la madre litigavano spesso , ma questo volta ci erano andati giù pesanti con le parole ; Alex camminava furibondo per strada imprecando mentalmente contro la madre , - Stronza - pensava .
- SANTO CIELO!!!!- qualcuno urlò . Alex si girò di scatto e vide due luci accecanti che gli venivano incontro . Poi il buio più totale ........................................................................................
Alex era stato investito.